Impresa e Startup

Good Food Makers Barilla: al via la call per startup del food. Premio da 10mila euro

Al via la nuova call per startup firmata Good Food Makers del gruppo Barilla: l’iniziativa, che nasce per supportare gli innovatori del food e catalizzare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili, prevede un programma di otto settimane, in cui le startup lavorano fianco a fianco con i manager Barilla per sviluppare insieme le idee e un business plan per la loro realizzazione.

Al termine del percorso, le 4 startup selezionate per il programma avranno un premio da 10.000 euro e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il Gruppo Barilla.

Good Food Makers: il progetto

Ma come nasce Good Food Makers? A rispondere alla domanda è Claudia Berti, Barilla global open innovation senior manager:

“C’è una consapevolezza sempre maggiore rispetto all’importanza di investire e di portare nuove idee nel settore alimentare, non solo per soddisfare la domanda globale, ma anche e soprattutto per creare prodotti sani, sostenibili e che sappiano rispondere alle nuove esigenze dei consumatori” dichiara .

“A distanza di 5 anni Good food makers rappresenta sempre di più una finestra aperta sull’intero panorama del Food&Beverage, che a livello internazionale convoglia abitudini, costumi e stili di vita differenti. Il progetto permette alla nostra realtà di impegnarci a collaborare con le aziende di tutto il mondo che operano in questo settore e che condividono con noi la missione di creare un futuro all’insegna del progresso”.

In più, anche quest’anno, per il secondo anno consecutivo, Good food makers si avvale della collaborazione di Plug And Play, la più grande piattaforma di open innovation al mondo, con una rete di 60.000 startup, oltre 550 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative. Dal momento del lancio nel 2019 ad oggi, il Food&Beverage Program di Plug And Play ha accelerato oltre 200 startup a livello globale.

“L’obiettivo comune – ricorda Arianna Elena Maschietto, direttrice Plug and Play Milano – è quello di accompagnare le realtà più promettenti del settore in un percorso di sviluppo finalizzato al processo di internazionalizzazione, mettendo a disposizione quotidianamente il know-how specifico proprio degli esperti del settore.

Siamo convinti che sperimentare l’applicazione di nuove tecnologie lungo tutto l’arco della filiera, dai processi agronomici alle tecniche di conservazione, dal trasporto dei prodotti alla preparazione dei pasti, sia la chiave del successo per tutti coloro che intendono fare la differenza in questo ambito, con uno sguardo sempre più attento alla sostenibilità ambientale e sociale”.

Le edizioni precedenti del programma Good Food Makers: i consigli

In 5 edizioni, Good Food Makers vanta più di 600 startup partecipanti e il coinvolgimento di oltre 150 manager del Gruppo Barilla. Alle 18 startup vincitrici è stata data la possibilità di co-sviluppare le proprie idee in collaborazione con i manager aziendali testando e validando le soluzioni alle sfide proposte. Con alcune di loro la collaborazione con il Gruppo Barilla continua anche oggi.

“Il successo della partecipazione a Good Food Makers può essere misurato dalla grande mole di nozioni, best practice e relazioni che siamo stati in grado di portare con noi al termine del programma e integrare nel nostro lavoro quotidiano.

Il mio consiglio alle prossime startup è di partecipare già dalla fase di kick-off con un gruppo in possesso di diverse competenze (nel nostro caso a prendere parte al programma sono stati un analista di dati, uno sviluppatore di ricette culinarie e un responsabile di processo) per poter condividere la più ampia gamma possibile di conoscenze ed esperienze all’interno dei team” avverte Matthew Savage, BI Lead di Allplants.

Soluzioni alimentari sostenibili: cosa sono?

In generale, è importante sapere che le soluzioni alimentari sostenibili (come quelle ricercate da Good Food Makers) sono approcci e pratiche che mirano a garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale a lungo termine senza compromettere la salute dell’ambiente, il benessere degli animali e il benessere sociale ed economico delle comunità coinvolte. Queste soluzioni cercano di affrontare le sfide legate alla produzione, alla distribuzione e al consumo di cibo in modo sostenibile.

Le soluzioni alimentari sostenibili includono diverse strategie e pratiche, tra cui:

  1. Agricoltura sostenibile: promuovere pratiche agricole che riducono l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, conservano la biodiversità, migliorano la salute del suolo e riducono l’impatto ambientale complessivo della produzione alimentare.
  2. Produzione di cibo locale: incoraggiare la produzione e il consumo di cibo a livello locale, riducendo così la dipendenza dai trasporti a lunga distanza e supportando le economie locali.
  3. Consumo di cibo a basso impatto ambientale: promuovere una dieta equilibrata che includa meno carne rossa e prodotti lattiero-caseari ad alto impatto ambientale, e favorire invece fonti proteiche alternative come legumi, noci e semi.
  4. Riduzione dello spreco alimentare: combattere lo spreco di cibo a tutti i livelli della catena alimentare, dal momento della produzione fino al consumo finale.
  5. Tecnologie sostenibili: sviluppare e utilizzare tecnologie innovative per migliorare l’efficienza della produzione alimentare, ad esempio l’agricoltura di precisione, l’uso delle energie rinnovabili e la riduzione dell’impatto ambientale delle operazioni di trasformazione e distribuzione.
  6. Consapevolezza e educazione: promuovere la consapevolezza del consumatore riguardo alle implicazioni sociali e ambientali delle loro scelte alimentari, e fornire educazione sulle pratiche alimentari sostenibili.

L’obiettivo principale delle soluzioni alimentari sostenibili è quello di garantire una produzione e un consumo di cibo che sia ecologicamente sano, socialmente equo ed economicamente vantaggioso per tutte le parti coinvolte, contribuendo a un futuro sostenibile per il nostro pianeta.

Per maggiori informazioni sul bando Good Food Makers e sui requisiti di partecipazione, si consiglia di visionare la pagina ufficiale dell’iniziativa.

Redazione

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