Cultura e Spettacoli

Napoli, la memoria in forma di colore: “Sedimenti” di Guido Palmadessa a Palazzo Ricca

Dal 5 al 30 novembre la Fondazione Banco di Napoli ospita la mostra del celebre street artist argentino. Ventuno opere e un ciclo di disegni per raccontare il corpo come archivio emotivo

Un dialogo tra memoria e materia, tra l’istinto del gesto e la cura del ricordo. È questo il cuore di “Sedimenti”, la mostra personale di Guido Palmadessa che inaugura il 5 novembre alle ore 18 negli spazi di Palazzo Ricca (via dei Tribunali 213), sede della Fondazione Banco di Napoli, a cura di Noemi Verdoliva.

In esposizione ventuno dipinti a olio di medio e grande formato e una serie di venti disegni su carta riuniti sotto il titolo First Thoughts. Un percorso che, come spiega la curatrice, “ripercorre la ricerca dell’autore come indagatore delle connessioni interpersonali, tra corpi che si cercano e immagini che resistono all’immobilità. Ogni tela diventa un deposito emotivo, una traccia che trattiene il passaggio del tempo e delle relazioni umane”.

L’artista argentino, tra i nomi più riconosciuti della street art internazionale, costruisce un archivio sensibile in cui la pittura si fa corpo, affiorando tra segni, cancellature e stratificazioni. Il “sedimento” – scrivono gli autori del catalogo – non è soltanto materia che si deposita, ma patina viva del vissuto, resto del pensiero e forma minima dell’affetto.

“Per la prima volta – sottolinea Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco di Napoli – ospitiamo nelle sale dell’ala ovest le opere di Palmadessa, in un incontro che mette in dialogo due forme di memoria: quella conservata nei documenti dell’Archivio Storico e quella evocata dalle immagini dell’artista. Entrambe nascono dal desiderio di trattenere tracce del tempo e restituire continuità alle storie umane”.

Nato a Buenos Aires e oggi residente a Berlino, Guido Palmadessa si è formato presso l’Università Nazionale delle Arti argentina. I suoi murales e dipinti si trovano in oltre quindici Paesi, dall’Europa all’America Latina, dagli Stati Uniti al Medio Oriente. Nella sua opera convivono gesto e costruzione, empatia e memoria, in una continua riflessione sul corpo e sulle relazioni come spazio condiviso.

La mostra Sedimenti sarà visitabile fino al 30 novembre 2025, con ingresso gratuito, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 14 (chiuso il mercoledì).

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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