Economia

Donne e giovani al centro: al Sud il microcredito crea lavoro e riduce le disuguaglianze

Oltre 9.000 beneficiari e quasi mille posti di lavoro in 16 anni grazie a PerMicro e Fondazione Banco di Napoli

Avere accesso al credito fa davvero la differenza nella vita delle persone. Un’indagine approfondita condotta da un gruppo di ricerca universitaria ha analizzato l’operato di PerMicro, una realtà che si occupa di dare piccoli prestiti a chi ne ha più bisogno, collaborando con una fondazione bancaria. Nel corso di sedici anni, dal 2009 al 2022, questo tipo di sostegno economico ha aiutato quasi novemila individui e piccole imprese svantaggiate nel Mezzogiorno e nelle isole, creando circa mille nuove opportunità lavorative e portando nelle casse dello Stato oltre trentatré milioni di euro grazie alle tasse generate e ai maggiori consumi.

Solo nel 2024, PerMicro ha aiutato oltre mille realtà – famiglie e piccole attività – investendo 12,4 milioni di euro. Notevole come quasi la metà dei fondi siano andati a imprese dirette da donne (38%) o gestite da ragazzi under 35 (37%). Un segnale chiaro: si punta a dare una mano a chi ne ha più bisogno al Sud.

Benigno Imbriano di PerMicro sottolinea come più di sette italiani su dieci senza conto corrente vivano al Sud o nelle isole. Di conseguenza, ottenere un prestito è molto più difficile lì: oltre la metà delle domande proviene dal Nord, appena poco più di un quarto dal Mezzogiorno. Dal 2007 cerchiamo di equilibrare questa situazione; con l’aiuto della Fondazione Banco di Napoli, a partire dal 2014, siamo diventati più presenti nel Meridione.

La ricerca dimostra che il microcredito fa più che dare una mano economica; aiuta le persone a diventare autonome, a stare meglio e a rafforzare i legami nella comunità. Quasi quattrocento imprenditori si sono trovati in una situazione lavorativa migliore, oltre seicento hanno guadagnato di più ogni mese, mentre molte famiglie ora contano meno sugli aiuti statali – questo ha permesso al governo di risparmiare circa 4,5 milioni di euro.

Da ormai undici anni, la Fondazione Banco Napoli collabora con PerMicro. Come spiega Andrea Carriero, membro del consiglio direttivo, insieme ad “Amico Sud” hanno iniziato un progetto per aiutare il Sud Italia. L’obiettivo? Mettere in contatto chi è in difficoltà – sia individui che aziende – con risorse economiche utili a cambiare le cose.

Stando a un’indagine di Banca Etica basata sui dati della Banca d’Italia, si direbbe che circa 600mila famiglie italiane – ovvero 1,3 milioni di persone – non abbiano accesso ai servizi bancari normali, soprattutto nel Mezzogiorno. Nonostante una lieve diminuzione dell’esclusione finanziaria, chi è in difficoltà economica risiede prevalentemente al Sud o guadagna meno di 17mila euro l’anno; infatti, il 77% rientra in questa categoria.

La microfinanza? Un modo concreto per far crescere un po’ di equità, dare a tutti una mano e coinvolgere chi è sempre stato tenuto fuori. Non solo soldi, ma anche rispetto.

I dati del Sud Italia rivelano che per un’economia capace di reagire ai cambiamenti, accogliere tutti e rispettare l’ambiente, è fondamentale poter ottenere prestiti.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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