Economia

La crescita demografica? Passa anche per la riforma previdenziale

Il punto duratne l'appuntamento del CNPR Forum con esponenti di maggioranza e opposizione.

Nell’attuale panorama italiano, un dibattito cruciale riguarda la necessità di una riforma profonda delle pensioni che vada di pari passo con politiche mirate a stimolare la natalità. Questo imperativo emerge poiché la decrescita demografica incide direttamente sulla sostenibilità del sistema pensionistico, il quale dipende dai contributi dei lavoratori attivi. Secondo autorevoli studi, se non si registreranno inversioni di tendenza nelle scelte demografiche nei prossimi 20-30 anni, il nostro sistema sociale e di welfare, inclusa la previdenza, sarà messo a dura prova.

Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, ha sottolineato questa urgenza durante il recente Cnpr Forum “Pensioni in crisi: a quando la riforma?” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca. Nevi ha enfatizzato la necessità di attenzione alle professioni usuranti e di trovare un equilibrio nell’età pensionabile all’interno di una riforma più ampia che ponga al centro la sostenibilità. Secondo lui, la soluzione non può limitarsi a fissare un rigido tetto di età, ma deve creare le condizioni per un adeguato ricambio generazionale e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Annamaria Furlan, parlamentare del Partito Democratico, ha evidenziato che il tema delle pensioni va al di là delle questioni economiche, riguardando direttamente i diritti di cittadinanza e il lavoro giovanile. Propone la creazione di una “pensione di garanzia” per i giovani, che li protegga durante periodi di studio o precarietà lavorativa. Inoltre, sottolinea l’importanza di una flessibilità nell’uscita dal mercato del lavoro, superando le attuali rigidità che ostacolano il ricambio generazionale.

Francesco Saverio Romano, deputato di Noi Moderati, ha ribadito l’importanza di una riforma inclusiva delle pensioni, garantendo un contributo pensionistico dignitoso per tutti, compresi coloro che svolgono lavori gravosi. L’aumento delle pensioni minime è una delle possibili soluzioni per raggiungere questo obiettivo, e il governo sta valutando anche l’estensione dell’anticipo pensionistico garantito a categorie di lavoratori particolarmente fragili. Romano insiste sull’importanza di affrontare la questione della denatalità per garantire una forza lavoro sufficiente per sostenere il sistema pensionistico nel futuro.

Elisa Pirro, senatrice del Movimento 5 Stelle, ha evidenziato che, secondo i dati dell’INPS, la spesa per le pensioni è sostenibile nei prossimi anni. Tuttavia, si preoccupa per le risorse destinate alle misure socio-assistenziali, il cui costo aumenta a causa dell’invecchiamento della popolazione. Propone un maggiore investimento nella prevenzione sanitaria per migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre il peso sul bilancio statale.

Infine, i professionisti del settore, rappresentati da Pasqua Borracci, commercialista e revisore legale, suggeriscono una riflessione sulla necessità di una riforma strutturale o di un restyling del sistema previdenziale, considerando le dinamiche demografiche in evoluzione e le sfide del mondo del lavoro. Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto Nazionale degli Esperti Contabili, sottolinea l’importanza di un intervento equo per i soggetti in regime contributivo, equiparando le loro condizioni a quelle di chi gode di sistemi previdenziali più vantaggiosi.

IIl dibattito sulla riforma delle pensioni in Italia, a prescindere dalle posizioni di sorta e con una crescente consapevolezza delle sfide demografiche e del lavoro, deve essere centrale. Sembra quindi chiaro che l’approccio futuro dovrà essere integrale e mirato a garantire una previdenza equa, sostenibile e in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze della società italiana.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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