Il mercato del lavoro italiano migliora, ma le criticità restano
L'Italia sta vivendo un importante periodo di crescita economica che sfida le aspettative degli osservatori più cauti. Continua però l'affanno delle aziende nel trovare figure altamente qualificate e i motivi sono tanti.
L’Italia sta vivendo un importante periodo di crescita economica che sfida le aspettative degli osservatori più cauti. Nel primo trimestre del 2023, il PIL italiano è cresciuto in modo significativo, registrando un aumento dello 0,6%, superando addirittura le economie di riferimento come Germania, Francia, Regno Unito, Spagna e perfino gli Stati Uniti. Le previsioni non fanno che confermare questa tendenza positiva, con un aumento previsto del PIL dell’1,2% nel 2023 e dell’1,1% nel 2024. Questa crescita è sintomo di un’epoca caratterizzata da cambiamenti continui e innovazioni senza precedenti, con particolare risonanza in settori chiave dell’economia italiana.
Se questo è vero, perché in Italia non abbiamo la sensazione di stare poi così meglio rispetto a qualche mese fa? Perché va detto che sebbene il PIL sia uno straordinario indicatore dell’andamento economico del Paese, non va decontestualizzato. Il PIL è infatti un indicatore economico che misura la produzione di beni e servizi, ma non tiene conto di molti altri fattori che contribuiscono al benessere delle persone, come la salute, l’istruzione, l’ambiente, la sicurezza sociale e la qualità della vita. Su tutto, il PIL può aumentare grazie a settori specifici come il finanziario o il settore delle risorse naturali, o come nel caso che vedremo con manifattura e ICT, ma questo non necessariamente si traduce in un miglioramento del benessere generale. Se questi settori non reinvestono abbastanza nella società o se i benefici non si diffondono ampiamente, la crescita economica potrebbe non avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle persone.
Assoconsult: crescita di domanda per figure altamente specializzate
Un’indagine condotta dal Gruppo “HR e Ricerca e Selezione del Personale” di Assoconsult, su un campione di 5000 aziende, ha gettato luce sulla crescita e sulla domanda di figure altamente specializzate nel mercato del lavoro italiano. I risultati dell’indagine sottolineano il ruolo cruciale di settori specifici nell’impulsionare la domanda di talento qualificato. Il settore manifatturiero guida la classifica con il 31,2% delle richieste, seguito dai settori dell’ingegneria e delle costruzioni (23%), l’ICT & Digital (17,7%) e l’energia (9%, con prospettive di crescita ulteriori grazie agli investimenti collegati al PNRR).
Ognuno di questi settori riveste una fondamentale importanza nell’adozione di processi efficienti, automatizzati e sostenibili, contribuendo all’accelerazione della produzione intelligente e della digitalizzazione industriale. Tuttavia, la distribuzione geografica delle opportunità di lavoro varia notevolmente. Il settore dell’ingegneria, della consulenza e della manifattura, soprattutto nell’ambito dell’automazione e della robotica, è concentrato nel Nord Italia. Nel Centro Italia, spiccano le opportunità nei settori delle costruzioni e della moda, mentre al Sud emergono opportunità significative nei settori delle costruzioni, dell’energia (come testimonia la nascita dell’Hydrogen Valley in Puglia) e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Per comprendere appieno questa dinamica, abbiamo intervistato Luca Lovati, Coordinatore del Gruppo “HR e Ricerca e Selezione del Personale” di Assoconsult e Managing Partner di Lovati&Associati. Lovati afferma: “Stiamo vivendo un periodo di forte crescita che genera, però, una forte difficoltà nelle ricerche di figure altamente qualificate, in grado di far fronte al cambiamento tecnologico che stiamo vivendo. La carenza di competenze specializzate è una delle principali sfide che le aziende affrontano quando cercano personale. In alcuni settori, come ad esempio nel mercato ICT, l’offerta di professionisti altamente qualificati può essere limitata anche a causa di una competizione accesa tra aziende per attirare i migliori profili”.
Manager cercasi
La crescente domanda nel mercato del lavoro ha innescato la necessità di professionisti altamente qualificati, in particolare per le posizioni di Middle e Senior Management. Dai Project Manager esperti nelle Energie Rinnovabili, ai Construction Manager, ai Data Analyst e Programmatori, le opportunità si moltiplicano. La domanda di figure esperte nell’ambito finanziario è in crescita del 4%, con una particolare enfasi sul controllo di gestione. Settore in crescita anche per il consulting, con una domanda che registra un aumento del 6%.
Vittorio Villa, Managing Partner di Villa&Partners Executive Search, afferma: “Negli ultimi due anni, abbiamo osservato una crescente domanda, alimentata dai fondi di Private Equity, per figure di staff che investono in progetti di rilancio e sviluppo di piccole e medie imprese che passano da una gestione familiare a una gestione manageriale”.
All’estero, le figure più ricercate sono varie ma rispecchiano la trasformazione del mercato del lavoro. Valerie Schena Ehrenberger, Vicepresidente di Assoconsult e Presidente di ECCSA, la Federazione Europea delle Associazioni di Ricerca e Selezione del Personale e Executive Search, spiega: “Stiamo parlando di persone che portano competenze in ambito Digital e Sustainability nei svariati settori, dal manifatturiero alla finanza e servizi. Bisogna però valutare maggiormente inclinazioni personali, quali approccio alla leadership, innovazione e la capacità di gestire il cambiamento, che non un reclutamento plug and play, quindi provenienza da una posizione analoga”.
Il ruolo dei consulenti
Di fronte a un panorama così variegato, il ruolo delle Società di Consulenza assume un’importanza cruciale per anticipare il problema delle ricerche di personale. Queste società offrono servizi di consulenza specializzati, competenze multidisciplinari e una prospettiva esterna e oggettiva, aiutando le organizzazioni ad affrontare sfide complesse e a prendere decisioni informate.
Enrica Ferrari, Partner di Sinthema di Biella, una società RPQ specializzata nei settori tessile e moda, sottolinea: “Tradizionalmente, le aziende assumevano cercando sul mercato una figura simile a quella da sostituire, tuttavia, oggi c’è un cambiamento in atto, poiché le persone stanno cercando esperienze diverse, e non un rilancio economico all’interno di una carriera già tracciata. Questo fenomeno è una delle cause principali del mismatch di competenze. La consulenza svolge un ruolo fondamentale nel facilitare inserimenti in discontinuità”.
Le società di consulenza identificano le esigenze specifiche dell’azienda, valutano le competenze necessarie per le posizioni aperte e prevedono e preveniscono eventuali lacune nel personale. Questi tre pilastri contraddistinguono le società di consulenza, che giocano un ruolo fondamentale nell’affiancare le aziende che operano in un ambiente in continua evoluzione.
Joelle Gallesi, membro del Consiglio Generale di Assoconsult e Managing Director di Hunters Group, conclude: “In un mercato del lavoro sempre più competitivo, il ruolo delle società di Consulenza diventa fondamentale, sia per contrastare il mismatch di competenze in un mercato in rapida crescita ed evoluzione, sia per affiancare le aziende nella ricerca di profili altamente specializzati e anticipare il problema delle ricerche. Grazie all’approccio orientato al cliente, il settore della consulenza si concentra sulla creazione di valore e sull’ottimizzazione delle performance per i propri clienti”. In un’epoca caratterizzata dalla crescita economica, la consulenza si rivela un alleato indispensabile per guidare le aziende verso il successo nel mercato del lavoro in continua trasformazione.