Gli italiani hanno speso più dell’anno scorso per le vacanze estive
Un indicatore positivo che però va contestualizzato: le rinunce gli italiani le hanno fatte eccome, pur di non rinunciare nella metà dei casi a una settimana fuori.
Nel corso dell’estate del 2023 sono stati ben 37,5 milioni gli italiani che hanno deciso di andare in vacanza per almeno alcuni giorni, con una spesa media di circa 668 euro a persona. Il tutto si traduce in una crescita di spesa per le vacanze degli italiani nell’estate del 2023, che raggiunge la ragguardevole somma di 25 miliardi di euro registrando un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Insomma, crisi o non gli italiani sembrano non rinunciare alle ferie – a costo di rinunciare ad altro. Questo il ritratto tracciato da Coldiretti e Ixè dopo l’ultimo weekend di controesodo.
Molti fattori – spiega l’associazione dei coltivatori – contribuiscono a questa crescita. Nonostante l’incremento dell’inflazione, infatti, ci sarebbero alcune rinunce che vengono fatte per permettere alle persone di godersi al massimo il loro periodo di riposo estivo.
Estate 2023, i numeri Coldiretti
Analizzando i numeri in dettaglio, la Coldiretti sottolinea che il 41% dei turisti italiani ha mantenuto una spesa inferiore ai 500 euro, mentre il 44% ha speso tra i 500 e i 1000 euro. Inoltre, il 12% ha speso tra i 1000 e i 2000 euro, mentre solo il 3% ha superato questa soglia.
Il mese di agosto si conferma come il periodo più gettonato per le vacanze degli italiani, con oltre la metà (53%) dei turisti che hanno scelto di partire in quel periodo. Nonostante i listini più elevati, gli affollamenti e il traffico, agosto rimane il mese preferito da molti. Per quanto riguarda la durata delle vacanze, la maggioranza degli italiani (50%) ha optato per soggiorni inferiori a una settimana, mentre il 25% ha scelto di prendersi una vacanza di una o due settimane. Sorprendentemente, il 4% dei fortunati vacanzieri si godrà oltre un mese di vacanza. La durata media delle vacanze, quindi, si attesta a oltre 11 giorni, tornando alle percentuali del periodo pre-pandemia.
Analizzando la spesa dei turisti italiani, circa un terzo del budget è stato destinato alla consumazione di pasti presso ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per assaporare cibo di strada o specialità enogastronomiche, secondo quanto riportato dall’indagine. Il 31% dei vacanzieri ha principalmente consumato pasti al ristorante durante le proprie vacanze, mentre l’8% ha scelto gli agriturismi come luogo di ristoro. Tuttavia, uno su tre (il 32%) ha preferito mangiare a casa, sia in case di proprietà che in case affittate. Non mancano poi coloro che hanno scelto pizzerie, paninoteche, fast food, cibi di strada e pranzi al sacco come opzioni più convenienti e veloci per soddisfare il proprio appetito durante la pausa estiva.
L’Italia che tira
La Coldiretti sottolinea che” l’Italia è l’unico paese al mondo ad avere primati in termini di qualità, sostenibilità ambientale e sicurezza nella produzione agroalimentare”. Questo ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica. Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha affermato che “il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame territoriale”. Pertanto, per la Coldiretti sarebbe evidente che l’Italia offre un’esperienza di viaggio unica che combina la bellezza dei paesaggi, la ricchezza culturale e la delizia culinaria per rendere le vacanze estive indimenticabili. Andando in controtendenza rispetto a tante legittime polemiche che anche hanno accompagnato l’ultimo mese di vacanze.