Stangata vacanze 2023: costano 710 euro in più a settimana
Le stime del Centro Consumatori Italia: quasi il 20% in più rispetto all'anno scorso. "Arriveranno meno turisti dall'estero, ne guadagneranno Spagna, Croazia e Portogallo"
Il costo della vita in aumento e l’inflazione che galoppa verso mete più che preoccupanti si tradurrà anche in una stangata per le immancabili vacanze 2023? Sembra proprio di sì. Secondo le stime del Centro Consumatori Italia una settimana di vacanza estiva al mare per un nucleo famigliare di tre persone (due adulti e un bambino) arriverà a costare mediamente 4.350 euro. Rispetto alla media calcolata nel 2022 di 3.640 euro parliamo di quasi il 20% in più.
“Dall’estero preferiranno Spagna, Croazia e Portogallo”
Conseguenza direttamente prevedibile di questo caro – vacanze, secondo il presidente del Centro Consumatori Italia Rosario Trefiletti, sarà dirottare parte delle scelte dei turisti stranieri verso Paesi al momento più economici rispetto all’Italia. Parliamo della penisola iberica, ma anche delle sempre economiche Grecia e Croazia. “L’aumento dei costi – spiega Trefiletti – provocherà effetti negativi come minori flussi turistici in entrata dall’estero, per la concorrenza di Paesi meno cari, quali Croazia, Spagna e Portogallo”.
Ma non solo. “Ci saranno minori consumi voluttuari da parte delle nostre famiglie, dai gelati alle bibite, dalle escursioni alle discoteche, ma soprattutto una riduzione piuttosto forte dei flussi interni dei vacanzieri che scenderanno dal 42% al 36% di presenze di chi usufruirà della settimana di vacanza, con forte nocumento agli stessi operatori del mercato”, continua Trefiletti.
Dove nasce la stangata vacanze estive 2023?
Secondo Trefiletti, la responsabilità di tali aumenti va ricercata soprattutto negli operatori del settore turismo a vario titolo. “I maggiori rincari – snocciola il presidente di CCI – si compongono soprattutto del costo dei ristoranti e degli alberghi con un +23% e dei servizi balneari che mantenendo il record internazionale delle tariffe da sempre, raggiungeranno cifre giornaliere medie di circa 33 Euro per un ombrellone e due lettini con una percentuale di aumento del 22,5%“. “E tutto ciò – chiosa amaramente – per mantenere sempre e comunque stabili i loro profitti in presenza di un potere di acquisto delle famiglie in caduta libera“.
L’esperto: “Prenotare in anticipo o scegliere mete con volato breve”
Fatti i dovuti conti con le ristrettezze finanziare che la congiuntura mondiale impone, come fare a rendere la vacanza estiva, quella che nell’immaginario collettivo è mare e relax, il meno costosa possibile? “Restare in Italia ha sicuramente i suoi costi, ma anche bellezze impareggiabili”, racconta Luca Napoleone (su IG LucaNapoleoneviaggiaora).
Prezzi che salgono se ci si avvicina al mare nei mesi caldi. “Il prezzo varia in base alla soluzione che si va a scegliere, certo. I villaggi turistici sicuramente hanno un costo elevato”, racconta Napoleone. Il consiglio, classico, è quello di muoversi con netto anticipo. “Se ci si anticipa nel prenotare la vacanza qualche euro lo si risparmia perché spesso applicano scontistiche sino al 20% se si prenota ad esempio entro febbraio”.
Preso appunto per il 2023, per chi si è mosso tardi come conviene provare a godersi il mare senza svenarsi? Una possibile soluzione è l’estero. O meglio, quell’estero non distante dal nostro Paese e con voli relativamente brevi per essere raggiunte, ideali anche per una vacanza con bambini senza costringerli a permanenze in aereo impegnative.
“Personalmente – svela Napoleone – quest’anno ho venduto molto Grecia e Malta per quanto riguarda destinazioni low-cost europee. Hanno un buon mercato, il volato è basso e si riesce a creare un pacchetto a basso costo inserendo tutti i servizi”.
Resta comunque il consiglio chiave di “affidarsi a professionisti del settore, perché in questo periedo di rincari la miglior soluzione la si trova sempre attraverso chi già conosce le mete e può dare consigli utili e strategici che rendano la vacanza del cliente più gradevole“. E che mette al riparo dalle classiche “trappole per turisti”, ovviamente.