Economia

Basta caldaia a gas? Rischio maxi stangata: l’allarme del Codacons sulle nuove direttive EU

"Per tale motivo se l’Unione Europea vorrà imporre l’addio alle caldaie a gas, dovrà prevedere non solo eccezioni per quelle case che non sono in condizione di installare pompe di calore, ma anche incentivi e bonus per aiutare le famiglie ad affrontare la spesa legata alla sostituzione dei vecchi impianti”.

Ben presto potremmo dire addio alla caldaia del gas. Non si fa in tempo ad abituarsi ad una notizia complessa che ne arriva subito un’altra: non solo l’obbligo di dotarsi di case green, ma il Codacons in queste ore “denuncia” la proposta europea per l’efficienza climatica, secondo la quale, a partire dal 2029 la “care e vecchia” caldaia a gas diventerà una fuorilegge. Ma cerchiamo di capire bene cosa sta accadendo.

Stop caldaia a gas, cosa sta accadendo

Secondo quanto diffonde il Codacons, l’Unione Europea il prossimo 12 giugno deciderà circa la bozza di revisione del regolamento 813/2013/Ue che prevede proprio il divieto di vendita della caldaia a gas dal settembre 2029.

L’addio alla tanto amata caldaia a gas all’interno delle abitazioni private, però, rappresenta una “misura insostenibile” per le famiglie, che non solo comporterà “una stangata sul fronte della spesa da sostenere“, ma rischia di non determinare nemmeno vantaggi sul piano ambientale.

Per le rilevazioni del Codacons, infatti, oggi per l’acquisto e l’installazione di una pompa di calore, il costo varia tra i 6mila e i 16mila euro a seconda dell’impianto scelto: “una spesa proibitiva sia per i costi in costante crescita di tali impianti, sia per la manodopera sempre più costosa”.

Non tutte le abitazioni, poi, possono dotarsi di pompe di calore, e il rendimento energetico in alcune case potrebbe essere ben al di sotto degli standard previsti: “le dimensioni non indifferenti dell’impianto rendono necessario uno spazio dove poter mettere l’unità esterna, circostanza che rende difficile l’installazione in quelle abitazioni che non hanno aree all’aperto dove poterla collocare; se inoltre la casa non è ristrutturata, e quindi non gode di isolamento e coibentazione ottimale, e se dispone di termosifoni tradizionali al posto dei moderni impianti a pavimento, la resa scende e di parecchio, vanificando gli effetti positivi sull’ambiente”.

“Qualsiasi misura volta a migliorare l‘efficienza energetica delle abitazioni deve essere equa, proporzionata ma soprattutto sostenibile, e non deve pesare come un macigno sulle spalle dei consumatori – afferma il presidente Carlo Rienzi – Per tale motivo se l’Unione Europea vorrà imporre l’addio alle caldaie a gas, dovrà prevedere non solo eccezioni per quelle case che non sono in condizione di installare pompe di calore, ma anche incentivi e bonus per aiutare le famiglie ad affrontare la spesa legata alla sostituzione dei vecchi impianti”.

Cara vecchia caldaia a gas: e adesso? Non ci tocca che sperare di tenerti ancora a lungo fra le mura domestiche.

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

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