Sociale

Reddito di Cittadinanza, erogazione marzo 2023 e novità

Novità per l’erogazione di marzo del Reddito di Cittadinanza, la discussa misura introdotta dal Governo italiano nel 2019 per contrastare la povertà e l’esclusione sociale. Attualmente, i beneficiari del Reddito di cittadinanza che hanno fatto domanda a febbraio 2023 riceveranno i messaggi di consegna della Carta Rdc a partire dal 15 marzo.

Questa è una buona notizia per coloro che hanno dovuto presentare una nuova richiesta dopo aver aggiornato l’ISEE 2023 o per chi ha dovuto presentare un ISEE corrente.

Entro il fine settimana, la maggior parte dei richiedenti di Reddito di Cittadinanza del mese scorso godranno di una nuova mensilità che andrà conteggiata con le altre in pagamento nel 2023 per valutare il decorso dei 7 mesi, limite massimo di percezione per tutte le famiglie, eccetto per coloro che tra i componenti hanno minori, disabili o over 60.

Per coloro che non rientrano in queste categorie, il Reddito di cittadinanza verrà pagato come al solito il 27 del mese, tra due settimane. In quell’occasione verranno corrisposti anche gli arretrati per coloro che hanno rinnovato l’ISEE dopo la scadenza del 31 gennaio, per i quali il Reddito di cittadinanza a febbraio non è stato pagato in quanto sospeso.

Presto il MIA, a sostituzione del Reddito di Cittadinanza

Il Reddito di cittadinanza sarà presto sostituito dalla Misura di Inclusione Attiva (MIA), che ha suscitato molte polemiche. La MIA sostituirà il Reddito di Cittadinanza verosimilmente a partire dal prossimo autunno e non verrà cancellato per le categorie degli “occupabili”.

I nuclei beneficiari verranno divisi tra famiglie in difficoltà senza soggetti occupabili e famiglie in difficoltà con soggetti occupabili. La soglia minima del MIA sarà di 500 euro per un nucleo composto da una sola persona che rientra nella categoria dei “non occupabili”.

A questa cifra potrebbe aggiungersi un ulteriore contributo per l’affitto, non ancora quantificata, che sostituirebbe i famosi 280 euro previsti dal Reddito di Cittadinanza. La durata del MIA, in caso di nuclei con soggetti non occupabili, è di 18 mesi e dovrebbe trascorrere almeno un mese per una nuova richiesta, ma con durata massima, in questo caso, di 12 mesi.

La misura però continua a essere nell’occhio del ciclone. In primis per il concetto di occupabili che è al centro di diverse interviste e nelle disquisizioni di intellettuali, economisti e accademici. In secondo luogo resta il problema non indifferente delle politiche attive per il lavoro che da più parti sono ritenute essenziali da affiancare alla nuova misura di sostegno sociale voluta dal Governo Meloni.

Redazione

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