Più formazione, meno incidenti nel settore edile: l’appello che viene dal Casertano
Secondo i dati dell'INAIL relativi al primo semestre del 2021, in Italia si sono registrati oltre 60mila infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni, di cui 128 mortali. La soluzione è nella formazione.
Più formazione, meno incidenti. Si potrebbe riassumere così quello che emerge dal convegno: “Nuove opportunità per garantire sicurezza e salute in edilizia”, organizzato dal Centro formazione sicurezza Caserta con il patrocinio di INAIL e ordini professionali. L’obiettivo dichiarato è di creare un momento di confronto tra gli addetti del settore in un territorio ad alta densità di popolazione. Un tema abbastanza sentito in un territorio, quello casertano, che da solo incide per circa il 15% per l’apporto economico al settore costruzioni campano, come recitano i numeri illustrati in convegno.
Secondo i dati dell’INAIL relativi al primo semestre del 2021, in Italia si sono registrati oltre 60mila infortuni sul lavoro nel settore delle costruzioni, di cui 128 mortali. Questi numeri rappresentano una diminuzione rispetto al primo semestre del 2020, quando ci furono 63.020 infortuni e 142 decessi. Si tratta, chiaramente, di una stima al ribasso legata al fatto che le rilevazioni sono riferite ai soli lavoratori regolari con assicurazione INAIL.
Se ci riferiamo al solo territorio campano, il trend è di nuovo tristemente in aumento dopo un periodo di leggera flessione legato anche alla congiuntura pandemica: sono oltre 1.200 gli infortuni registrati nei cantieri edili nella regione nel 2021 (di cui 25 con esiti purtroppo mortali), contro i 1.095 del pre-pandemia. Riferiti al solo casertano, anche in questo caso c’è un aumento: 151 nel 2019, 188 nel 2021 (di cui 5 mortali).
Lo scenario è confermato dal Quaderno di Emergenza in Edilizia “Misuriamo il pericolo, gestiamo il rischio” presentato da Annalisa Lama di Eris, e ribadito dal professor Mario Gallo dell’Università degli Studi di Cassino che si è concentrato nel far luce sugli aspetti normativi in un settore che “a volte, però, sembra non aver chiari quali siano gli strumenti di sicurezza messi a disposizione”.
La risposta per invertire questo trend, secondo gli intervenuti, è da individuare in una maggiore formazione. Prevenire formando e informando. Gaetano Barbarano, aprendo i lavori, ha affermato: “Il sogno è quello di rendere possibile il cantiere a rischio zero. Forse un’utopia per alcuni, ma un obiettivo da provare a raggiungere grazie alla formazione e alla creazione di una rete di settore che metta al centro la sicurezza e la salute di chi lavora”.
Anche in campo edile, quindi, la richiesta di una formazione adeguata si fa sentire forte, come viatico di professionalizzazione sì, ma anche per una maggiore sicurezza dei dipendenti del comparto. “Si deve mettere a sistema la formazione – spiega Solimene – al centro e in un’epoca di digitale non era possibile non essere all’avanguardia”, spiega il cordinatore Cfs Caserta Giovanni Solimene che presenta per l’occasione addestramentoedilizia.it. “Con questo portale – afferma Solimene – sarà possibile procedere all’addestramento sulle procedure di sicurezza tramite un software che ottimizza la gestione della formazione nella propria azienda”.
Un sogno e un modello che potrebbe ipoteticamente mettere anche Caserta e la Campania al centro di questo impegno comune per aumentare in maniera esponenziale la sicurezza sui cantieri come sottolineato dai rappresentanti degli ordini professionali presenti e da Giovanna Iovino, direttrice della Direzione territoriale Inail Caserta che ha sottolineato come la chiave spesso sia nella “mancanza di know-how” di chi lavora.
“Fondamentale è anche dialogare e creare sinergie – ha concluso il vicepresidente Cfs Caserta, Massimo Sannino – per garantire la qualità della sicurezza sul lavoro dal primo all’ultimo cantiere. Indistintamente”.