Milleproroghe, sì alla fiducia: cosa passa fra gli emendamenti nel 2023
Il Milleproroghe rinnova smartworking, stralcio cartelle esattoriali, ricetta elettronica, bonus Imprese 4.0
Nella serata di ieri il Milleproroghe ha ottenuto la fiducia della Camera, necessaria per la sua conversione: con 198 voti a favore, 128 contrari e tre astenuti, il DL è stato quasi ufficialmente licenziato. In questo momento, infatti, in Aula è ancora in corso l’esame degli ordini del giorno del provvedimento, ma salvo spettacolari cambi di programma il testo del Milleproroghe 2023 è ormai definitivo.
Cosa troveremo nel Milleproroghe 2023
Numerosi sono i provvedimenti che con certezza saranno definitivi nel Milleproroghe relativo a quest’anno. Fra questi, sicuramente troveremo:
- Proroghe in termini fiscali
– Sono prorogate all’interno del DL Milleproroghe i termini per la dichiarazione IMU 2021 fino al 30 giugno 2023 per l’anno 2021;
– è prorogata dal 1° gennaio 2023 al 1° gennaio 2024 il divieto di emettere fattura elettronica per le prestazioni sanitarie rese nei confronti delle persone fisiche;
– nel Milleproroghe è stato rinviato al 1°gennaio 2024 il termine a decorrere dal quale i soggetti sono tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria;
– sui bonus edilizi è stato rinviato dal 16 marzo al 31 marzo 2023 il termine ultimo per trasmettere all’Agenzie delle Entrate le comunicazioni per l’esercizio delle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute nel 2022 e per le rate residue riferite alle spese sostenute nel 2020 e 2021;
– in termini di tregua fiscale o rottamazione quater viene data facoltà agli enti territoriali di stabilire, entro il 31 marzo 2023, i provvedimenti con cui scegliere di applicare l’agevolazione; - Il Milleproroghe su Lavoro e contratti stabilisce che
– è prorogato al 30 giugno lo smartworking per lavoratori fragili e dipendenti con figli di età inferiore ai 14 anni;
– amplia i contratti di somministrazione oltre la scadenza prevista dei 24 mesi;
– conferma fino al 2026 l’ampliamento a 7 anni (in luogo dei 4 anni previsti a regime) il periodo massimo di fruizione dell’isopensione;
– infine, nel Milleproroghe è estesa l’operatività del Fondo nuove competenze a tutto il 2023. - Su impresa e agevolazioni il Milleproroghe stabilisce
– la proroga fino al 30 novembre 2023 del termine per completare gli investimenti in beni materiali e immateriali ordinari e in beni materiali 4.0 “prenotati” entro il 31 dicembre 2022;
– viene esteso fino a dicembre 2023 la misura di Simest per le aziende esportatrici nei Paesi colpiti dalla guerra in Ucraina.
Tra le altre misure contenute nel Milleproroghe, infine, vi è la proroga di un anno della scadenza delle attuali concessioni balneari e il rinvio delle gare. Così come viene prorogata la delega del governo sulla mappatura della situazione in essere.