Ivan Fedele e la pagella di Sanremo/2: resisteremo, come trottolini amorosi
La seconda serata parte con Morandi che fa un po’ di karaoke col pubblico su “Grazie dei fiori”. Morandi che sarà poi protagonista del momento canoro con Al Bano e Massimo Ranieri. All'una e trentotto poi riappare Fiorello, o, forse, lo stiamo solo immaginando. Domani ascolteremo tutti i 28 artisti in gara. Tutti insieme. Ci sarà bisogno di Redbull e caffè. Ma resisteremo, forti come trottolini amorosi!
Ed eccoci alla seconda puntata del festival di Sanremo. Un po’ di stanchezza per l’orario della sera precedente lo avvertiamo. Ci siamo addormentati con Fiorello e ci risvegliamo con Fiorello senza capire se ciò che vediamo appartiene al mattino o alla notte. Riascolto i pezzi su Spotify.
Quello di Grignani ne esce valorizzato rispetto all’ascolto live. Il pezzo di Mengoni è effettivamente bello, molto sanremese, testo un po’ ripetitivo con sta luna che scoppia e loro che si fottono fuori dal locale, ma ci sta. La seconda serata parte con Morandi che fa un po’ di karaoke col pubblico su “Grazie dei fiori”. Morandi che sarà poi protagonista del momento canoro con Al Bano e Massimo Ranieri. Tre grandi interpreti che probabilmente potranno dar vita a una tournée targata Friends and Partner, la produzione che unisce gli artisti per un tempo lungo un tour. Personalmente li trovo molto bravi, ma preferisco la linea dei cantautori o di chi, comunque, la musica la scrive oltre che cantarla. Ma…rispetto per loro e per la loro storia!
Non c’è più Chiara Ferragni, stasera c’è Francesca Fagnani che è davvero bella e brava. La conduttrice di Belve, nonché compagna di Enrico Mentana, si contraddistingue per eleganza e garbo. Una personalità di spessore. Ci racconta delle condizioni nelle carceri minorili con autorevolezza e maestria.
Per inspiegabili motivi l’Ariston si collega con l’esterno per le esibizioni di Nek e Renga (in strada… ma perché???) e Fedez (in una discoteca… ma perché???). Quest’ultimo non risparmia stilettate a nessuno, dai Codacons al Governo, e se ne assume tutte le responsabilità in nome di quell’articolo 21 della Costituzione italiana esaltato la sera prima da Benigni.
I Black Eyed Peas fanno ballare tutto l’Ariston. Una ventata di ritmo e di colore che diverte il pubblico a teatro e anche quello a casa.
Angelo Duro fa un monologo di dieci minuti dove affronta in maniera caustica (e totalmente inconsueta per la platea sanremese) il tema del matrimonio. A me piace molto Angelo, ma qui era totalmente fuori contesto. Dopo il suo intervento Amadeus chiosa: “Può darsi che stasera inizi una grande carriera di Angelo Duro… e finisca la mia”.
Sul finale la Fagnani intervista i conduttori. Morandi racconta di un suo squaraus, proprio in un concerto in cui aveva i pantaloni bianchi.
Ma ora passiamo agli artisti in gara:
WILL: Non ha nessun album all’attivo, il destino sembrava portarlo a diventare un calciatore. E invece fa il rapper. Faccia da bambino, anche un po’ la voce. Da risentire.
MODA’: Vent’anni di carriera alle spalle. In questo Sanremo provano a raccontarci la depressione. O forse a provocarcela.
SETHU: Scrive col fratello gemello. Dice di avere una visione negativa della vita. E di sentirsi un perdente. Pezzo ritmato e coinvolgente con venature rock. Fresco.
ARTICOLO 31: Non uscivano con un brano inedito insieme dal 2005. Ci raccontano la loro storia, il loro viaggio. Lo sbaglio di separarsi. Le cattiverie e le meschinità. Il pentimento. E la gioia di ritornare insieme. Sentiamo il profumo della messa di vespiri, dello spaghetti funky (solo il profumo però), ci ricordiamo di “Solo per te”, di “Un’altra cosa che ho perso”, di “Domani” e “Non c’è rimedio”. Sono gli anni ’90 che ritornano. E non ci dispiacciono per niente.
LAZZA: Il cantante che ha venduto più dischi del 2022. Il pezzo è forte, prodotto bene e funzionerà benissimo.
GIORGIA: Si fece notare con “E poi” nel ‘94. Vinse con “Come saprei” nel ‘95, si classificò seconda nel 2001 con “Di sole e d’azzurro”. Torna a Sanremo ventidue anni dopo da Signora della musica. Lei bravissima. Pezzo forse più pieno di tecnicismi che di anima. Non ho mai capito perché dopo le prime canzoni melodiche abbia voluto invece insistere su un genere che non la valorizza. Ma il testo è toccante e sembra ricordare Alex Baroni.
COLAPESCE E DIMARTINO: Tornano insieme dopo il grande successo del 2021. Anche per pubblicizzare il loro film, nei cinema dal 20 febbraio. La canzone è forte e gli darà soddisfazione. Alla fine dell’esibizione si tuffano a terra. Splendidi!
SHARI: Era la voce dell’angelo caduto nel famoso brano di Salmo. Scrive questo pezzo con lui. Costruzione molto moderna che forse non ne valorizza a pieno le particolarità vocali.
MADAME: Il testo racconta di una prostituita che rincontra un cliente de quale si era innamorata. Sound e produzione molto internazionali. Brano non facile. Lei molto brava. Sarà un altro sicuro successo.
LEVANTE: Il brano racconta delle emozioni contrastanti del suo periodo post parto. Non mi fa strappare i capelli, ma non posso negare che abbia stile e talento.
TANANAI: Ha vissuto un anno d’oro, da ultimo a Sanremo al grande successo di pubblico. Ha ricevuto in regalo la maglia del suo amato Cambiasso. Ci racconta di un amore a distanza. Il pezzo è intimista e romantico. Funziona. Tananai (anche se ha il nome di un medicinale) è un ragazzo che vuole crescere. E che rimarrà.
ROSA CHEMICAL: Ex graffittaro e modello. Come nome d’arte sceglie quello della madre (Rosa). Il brano sembra mixare Achille Lauro con… Cristiano Malgioglio! Ma ci fa ballare con gioia. Anche se la signora che abita di sotto non è felicissima di questa cosa.
LDA: Racconta di una sua storia d’amore. Pezzo garbato e carino. Le ragazzine impazziranno.
PAOLA E CHIARA: Negli anni ’80 e ’90 ridevamo quando a Sanremo si esibivano cantanti che piacevano solo ai vecchi e che noi non capivamo. Ora i vecchi siamo noi… Ad ogni modo il brano andrà forte in radio chiuse venti anni fa.
La sala stampa proclama per i primi tre posti Colapesce-Dimartino, Madame e Tananai.
Il quintetto che comanda la classifica generale provvisoria è quindi così composto:
1) Mengoni
2) Colapesce-Dimartino
3) Madame
4) Tananai
5) Elodie
E’ l’una e trentotto minuti quando ha termine la puntata. Gli occhi si chiudono. Riappare Fiorello. O, forse, lo stiamo solo immaginando. Domani ascolteremo tutti i 28 artisti in gara. Tutti insieme. Ci sarà bisogno di Redbull e caffè. Ma resisteremo, forti come trottolini amorosi!!!
Ciao Ivan, personalmente nella gara non ho trovato nessuno spunto interessante, ma ammetto di aver fatto ascolti distratti. Se dovessi voterei per JAx. Giorgia “è piena più di tecnicismi che di anima”, ma lo si può dire per ogni suo brano e per l’intera carriera. La Fagnani, visto che lavora in TV, potrebbe permettersi un corso di dizione, perché non siamo a TeleTorBellamonaca. Sono un po’ infastidito dalla ricerca di nomi d’arte, dai troppi tatuaggi, dal cantare smielato (tipo Sangiovanni per capire) o eccessivamente aggressivo (ma non si sa per aggredire cosa), da abbigliamenti fintamente provocatori. Continuo ad apprezzare la conduzione baudiana di Amadeus, gli spazi revival (Pooh Albano, Ranieri e simili) e le ambientazioni esterne. Angelo Duro venne fatto cacciare dal palco di Claudio con Sandrone che lo prese per il colletto e non lo gonfiò solo per la leggendaria tolleranza ghandiana di Claudio. Lo avesse fatto, almeno finiva tutto.