Innovazione

I nuovi materiali? Nascono dai batteri: la sfida dell’Industria 5.0

“Un nuovo modo di concepire i processi di produzione dei materiali, non più estraendoli dalla natura come l’uomo fa da secoli, ma istruendo entità biologiche come batteri, cellule e lieviti per farli crescere e dargli nuove proprietà e funzioni”

Nella credenza comune, spesso i batteri vengono identificati come qualcosa di negativo, da contrastare. Invece, sono i protagonisti della sfida verso l’Industria 5.0 che parte da Villa Literno (CE) per arrivare al Mezzogiorno e nel resto d’Italia. Più precisamente, parliamo del nuovo progetto del laboratorio BIOlogic, fondato e gestito dalla Knowledge for Business in collaborazione con la startup innovativa TecUp.

Ma cosa sono i batteri?

Ma cosa intendiamo quando parliamo di batteri? Facciamo un passo indietro: i batteri sono organismi unicellulari che appartengono al regno dei procarioti. Possono vivere in ambienti molto diversi, come l’acqua, il suolo, il corpo umano e gli alimenti.

Quello che nella conoscenza comune non si sa è che la maggior parte dei batteri sono innocui o addirittura utili per l’ecosistema e per l’uomo, mentre alcuni possono causare malattie. I batteri, infatti, hanno molti ruoli importanti nell’ecosistema e per l’uomo, come ad esempio:

  • La fermentazione: molti batteri sono utilizzati nella produzione di alimenti e bevande come il formaggio, il pane, il vino e la birra.
  • La digestione: batteri presenti nell’intestino umano aiutano a digerire i cibi e a sintetizzare vitamine come la vitamina K e la vitamina B12.
  • La decomposizione: i batteri sono fondamentali per la decomposizione della materia organica e il ciclo dell’azoto e del carbonio.
  • La produzione di antibiotici: alcuni batteri producono sostanze che possono uccidere altri batteri, come gli antibiotici naturali.
  • La bioremediazione: i batteri possono essere utilizzati per rimuovere sostanze inquinanti dall’acqua e dal suolo.
  • L’impiego nella medicina: batteri, virus e funghi sono usati in medicina per la produzione di vaccini, enzimi, proteine terapeutiche, per la diagnostica e per la terapia microbica.

Questi sono solo alcuni esempi, in realtà i batteri hanno un ruolo importante e ancora poco conosciuto in molti processi biologici. Ed è su questo che ha iniziato a lavorare BIOlogic: in un territorio che offre poche possibilità ai giovani e che vuole sottrarsi alla morsa della criminalità organizzata, c’è un luogo dove dal nulla nascono nuovi materiali, a partire dai batteri.

BIOlogic e i batteri per i nuovi materiali

Parliamo, dunque, di batteri selezionati e cresciuti in laboratorio: “Un nuovo modo di concepire i processi di produzione dei materiali, non più estraendoli dalla natura come l’uomo fa da secoli, ma istruendo entità biologiche come batteri, cellule e lieviti per farli crescere e dargli nuove proprietà e funzioni”, spiega Paolo Netti, direttore del Centro di ricerca per Biomateriali Avanzati (Crib) e docente dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

“L’orizzonte è arrivare a generare direttamente gli oggetti – ad esempio tavoli e sedie, ma più in generale di qualunque tipo – con un processo che implica un basso consumo energetico e molto sostenibile perché rientra nei cicli naturali. Una natura istruita a fini buoni, per una biologizzazione del processo industriale, finalmente adeguato alle nostre esigenze”, illustra Netti.

Ad esempio, per contrastare la carenza di materie prime che riguarda da vicino anche il settore alimentare: “Generare cibo istruendo cellule muscolari a riprodurre carne che troviamo nei supermercati è possibile: a Singapore si vendono già alette di pollo ingegnerizzate in laboratorio. Dobbiamo avvicinare questo futuro alle nostre imprese, introducendo entità biologiche all’interno dei processi industriali. Investire in questi materiali conviene forse non ancora economicamente, ma di certo dal punto di vista dell’impatto sulla natura”.

Massimo Bracale, amministratore delegato TecUp, sottolinea: “Il lavoro è concentrato su due applicazioni: sull’utilizzo di nanocellulosa per l’impresa tessile in sostituzione della pelle animale, perché il prodotto essiccato ha caratteristiche molto simili alla pelle; e sulla parte della cosmetica, perché trattando in maniera diversa il prodotto, questo può diventare una base per patch cosmetici assolutamente naturale. Oggi BioLogic è un solido punto di connessione tra competenze scientifiche e impresa, facendo rete con altre startup innovative e con una serie di centri di ricerca universitari e del CNR con cui ha strutturato collaborazioni di sistema”.

Valeria Fascione, assessore Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania, sottolinea come “un laboratorio come BIOlogic rappresenta l’industria del futuro e si colloca al meglio in una regione come laCampania, terza italiana per numero di startup e prima come numero di imprenditori under 30, nella quale l’agritech rappresenta una base forte per le esportazioni. Tra l’altro può già contare sulle collaborazioni in essere voluta da KforB e TecUp con centri di ricerca, Università e imprese, oltre al nostro sostegno istituzionale. L’obiettivo è diventare insieme un punto di riferimento del settore, anche a livello nazionale”. 

Per Valerio Di Fraia, sindaco di Villa Literno, “BioLogic è un’unicità. Villa Literno è un territorio molto vasto, prettamente a vocazione agricola. Avere una realtà del genere di innovazione biotecnologica è motivo di grande orgoglio e ci sarà un impegno diretto ad una disponibilità nei confronti di Biologic anche a livello logistico”. Villa Literno è anche uno dei cinque comuni consorziati in AgroRinasce: “C’è un impegno da parte mia per trovare la giusta location a BIOLogic in un polo che sarà agricolo e votato all’innovazione tecnologica e biotecnologica. Auspico in futuro anche altri investimenti (Pnrr e fondi regionali), che possano consentire alle startup di invertire per portare finalmente un’immagine positiva del territorio e lavoro per i più giovani”.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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