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Fintech, sperimentazione più semplice nel nuovo Decreto del Governo

"L’obiettivo del regime pilota è consentire agli operatori di mercato di sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie in un ambiente controllato a registro distribuito assicurando un livello di affidabilità delle trasmissioni finanziarie a tutela dei risparmiatori".

Firmato nella serata di ieri il così detto Decreto Fintech: il Consiglio dei Ministri ha dato il suo ok alle norme per le trasmissioni affidabili, con la finalità di tutelare i risparmiatori.

In altre parole, il provvedimento proposto dal MEF punta a regolare l’emissione e la circolazione in forma digitale di strumenti finanziari e introduce nuove misure di semplificazione della sperimentazione fintech.

Il Decreto Fintech: un passo avanti per gli investimenti digitali

Secondo le parole del Ministro Giancarlo Giorgetti, reggente del Dicastero all’Economia e alle Finanze, il Decreto Fintech

“rappresenta un tassello fondamentale per la realizzazione degli investimenti in digitalizzazione e senza oneri per la finanza pubblica adeguando l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento Ue 2022/858 relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato”.

“L’obiettivo del regime pilota è consentire agli operatori di mercato di sperimentare l’utilizzo di nuove tecnologie in un ambiente controllato a registro distribuito assicurando un livello di affidabilità delle trasmissioni finanziarie a tutela dei risparmiatori”, si aggiunge.

Inoltre, occorre sapere che il Decreto Fintech “introduce anche una misura di semplificazione della sperimentazione Fintech volta al perseguimento dell’innovazione di servizi e di prodotti nei settori finanziario, creditizio, assicurativo e dei mercati regolamentati“.

Il testo, si legge nella nota di Palazzo Chigi al termine del Cdm, “introduce norme necessarie per dare attuazione al regolamento (Ue) 2022/858, relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla «tecnologia a registro distribuito» o DLT pilot regime, cioè su un archivio di informazioni in cui sono registrate le operazioni relative a strumenti finanziari e digitali e che è condiviso da dispositivi o applicazioni informatiche in rete e sincronizzato tra di essi”.

Il regolamento sul Fintech, infine, prevede una disciplina comune delle forme di circolazione degli strumenti finanziari digitali basate su soluzioni tecnologicamente avanzate. Inoltre, si introducono misure di semplificazione della sperimentazione relativa alle attività di tecno-finanza (FinTech), di cui al decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, con la quale è stato introdotto nell’ordinamento un regime semplificato e transitorio (c.d. regulatory sandbox) per la sperimentazione delle attività di innovazione tecnologica digitale nei settori bancario, finanziario e assicurativo, al fine di consentire agli operatori FinTech di testare soluzioni innovative dal punto di vista digitale, con un costante dialogo con le autorità di vigilanza.

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

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