Economia

Manovra 2023, ecco cosa ci aspetta: taglio del costo del lavoro, del RDC e aumento pensioni e congedi

Presentati gli emendamenti della Manovra 2023: previsto il taglio del cuneo fiscale, l'aumento delle pensioni minime, la riduzione del tempo di fruizione del Reddito di Cittadinanza, l'aumento dei congedi parentali e la proroga del taglia-bollette

Continua il dibattito sulla Manovra 2023: nella serata di ieri sono stati depositati alcuni emendamenti in Commissione Bilancio della Camera, che vanno a completare quella che probabilmente sarà, in forma più o meno definita, la nuova Legge di Bilancio.

Sapevamo già che il neonato Governo Meloni nelle scorse settimane ha approvato la Manovra 2023, la quale vedrà necessariamente degli aggiustamenti (sia di tipo tecnico che politico): la linea, confermata dagli emendamenti presentati ieri, conferma il taglio del Reddito di Cittadinanza, l’aumento delle pensioni minime e dei congedi parentali, l’addio alla Legge Fornero. Vediamo quali sono le principali novità.

Manovra 2023, gli emendamenti: cosa cambierà

Fra i vari fascicoli presentati, le principali novità riguarderanno:

  • taglio del cuneo fiscale: il Governo rialza sino a 25.000 euro, anziché 20.000 euro, l’importo della retribuzione per il riconoscimento dell’ulteriore punto percentuale sull’esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal primo gennaio al 31 dicembre 2023;
  • una mensilità in meno per il Reddito di Cittadinanza e aumento bonus contributi per chi assume: la fruizione del Reddito passerà dagli attuali otto mesi ai futuri sette mesi. Inoltre, si registrerà un innalzamento da 6.000 a 8.000 euro della soglia massima per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro che assumono, tra il primo gennaio e il 31 dicembre 2023, con contratto a tempo indeterminato, beneficiari del reddito di cittadinanza;
  • aumento delle pensioni minime: verrà revisionato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023-2024 (modifica delle misure percentuali), al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Inoltre, vi sarà l’innalzamento a 600 euro delle pensioni per gli ultra 75enni, limitatamente all’anno 2023;
  • rinegoziazione mutui e prestiti: probabilmente per arginare l’aumento dell’Euribor, ma è prevista – non si sa ancora in quale forma – la rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario;
  • congedi genitoriali: anche nell’emendamento è previsto l’aumento all’80% dell’indennità del congedo parentale riconosciuta ai genitori, in via alternativa, per il periodo di un mese;
  • Assegno unico più alto per le famiglie numerose: è previsto l’incremento della maggiorazione della misura dell’Assegno unico e universale riconosciuta al nucleo familiare con quattro o più figli. A questo proposito si ricorda che il rinnovo non è automatico;
  • proroga delle detrazioni fiscali: continua lo “sconto” per gli interventi contro le barriere architettoniche attraverso le detrazioni fiscali per le spese per interventi diretti alla eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici unifamiliari e nei condomini;
  • concorsi e borse di studio: prevista l’estensione fino al 2027 del concorso statale al finanziamento delle attività istituzionali dei policlinici universitari gestiti direttamente da università non statali (35 milioni di euro annui). Nell’ambito del settore della università e della ricerca, istituzione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata. Un altro emendamento introduce misure volte ad escludere le borse di studio destinate agli studenti universitari con disabilità dal computo reddituale ai fini della percezione di altre misure assistenziali in favore degli invalidi;
  • università: dal governo arrivano anche interventi finanziari in favore del comparto universitario (Equiparazione fra università statali e istituti privati di alta formazione ai fini del riconoscimento delle risorse destinate a fini premiali);
  • Pubblica Amministrazione: gli emendamenti del governo per la PA, tra gli altri, prevedono in oltre: l’armonizzazione dell’indennità di amministrazione per il personale Anpal e dell’Inl(oneri a decorrere dal 2023: 20.542.346 euro annui per Inl 493.640 euro annui per Anpal); le disposizioni per l’attuazione del Pnrr in materia di processo civile e riduzione a 12 mesi della durata del tirocinio dei magistrati ordinari. Tra le proposte anche le assunzioni per il Masaf (300 unità di personale, area funzionari) per il contrasto alle frodi; C’è poi il rifinanziamento dell’incentivazione sperimentale del personale non appartenente al ruolo sanitario di livello dirigenziale del Ministero della sanità.
  • Misure contro il caro-bolletta: prorogato al primo trimestre dell’anno 2023 dell’applicazione dell’aliquota Iva ridotta al 5 per cento alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia; estensione al settore del teleriscaldamento della riduzione dell’aliquota Iva al 5 per cento, per il primo trimestre dell’anno 2023; sospensione fino al 31 gennaio 2023 dei procedimenti di interruzione della fornitura per i clienti finali direttamente allacciati alla rete di trasporto del gas naturale. Tra le modifiche anche la riduzione al 10 per cento dell’aliquota IVA applicata ai pellet, per l’anno 2023; il riconoscimento di un contributo straordinario per le IPAB in ragione dell’incremento dei costi dell’energia (Oneri: 5 mln di euro per il 2023); in materia di superbonus edilizio, estensione al 31 dicembre dei termini per la presentazione della cilas per i condomini.

Federica Colucci

Napoletana, classe 1990, Federica Colucci è giornalista, HR e communication specialist. Già responsabile della comunicazione dell'Assessorato al Lavoro e alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, ha come expertise i temi del lavoro, del welfare e del terzo settore. È l'anima e la coordinatrice di F-Mag.

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