Tredicesime più “leggere”, colpa di mutui e bollette
Le stime di Codacons vestono da Grinch le bollette delle utenze e le rate dei mutui, che assorbiranno buona parte della tredicesima mensilità dei lavoratori dipendenti. Gli italiani hanno approfittato del Black Friday per i regali di Natale ma i tagli sono comunque previsti.
Se negli scorsi anni i lavoratori dipendenti italiani hanno aspettato con ansia la tredicesima per fare (e farsi) un regalo di Natale, quest’anno sembra proprio che vi rinunceranno. La mensilità aggiuntiva sarà impiegata soprattutto per far fronte al caro bollette, alle tasse e per il mutuo (per chi ne ha uno), soprattutto visto il recente aumento dei tassi imposto a livello centrale europeo.
Insomma, anche in questo caso il sostegno l’italiano se lo fa in casa, e a dirlo è Codacons che stima il valore complessivo della trecidesima mensilità in 47 miliardi di euro che andranno nelle tasche di 34 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati, per una quota netta, tolte le trattenute Irpef, di circa 35 miliardi di euro.
Le previsioni di impiego della tredicesima
“Leggera”, quindi, perché investita immediatamente dagli italiani per far fronte a spese che l’anno scorso non erano così pesanti. Il 25% delle tredicesime, informa Codacons, sarà destinato quest’anno a pagare rate di mutui, affitti e prestiti, “anche in considerazione della forte accelerazione dei mutui a tasso variabile come effetto delle recenti decisioni della Banca Centrale Europea“, che hanno reso più pesanti le rate mensili. Il 33% delle tredicesime verrà invece assorbito dalle bollette per utenze varie, percentuale in forte salita rispetto al passato (era il 22% nel 2021) come conseguenza del caro-energia che ha portato ad una impennata delle tariffe per luce e gas. Il 20% circa sarà invece utilizzato per pagare tasse, imposte e tributi vari. Quel che resta, quindi, finirà sotto l’albero. O quasi.
Sempre secondo le stime Codacons, il 22% del totale delle tredicesime verrà utilizzato dalle famiglie per le voci “consumi” e “risparmio”, ma sul fronte della spesa di Natale c’è grande incertezza da parte dei consumatori.
Se da un lato molti italiani hanno approfittato del Black Friday di novembre per anticipare i regali di Natale, dall’altro le famiglie fanno i conti con un caro-prezzi imperante (+11,8% l’inflazione a novembre) e col perdurare della crisi energetica. Proprio per questo 1 famiglia su 3 è pronta a tagliare i consumi durante le prossime festività, riducendo soprattutto la spesa destinata ai regali, addobbi e servizi, mentre più contenuta dovrebbe essere la flessione per gli alimentari.
Niente quindi da aggiungere: la crisi economica si sta prendendo anche un bel po’ del Natale.