Rinnovabili e batterie, dal 28 novembre riapre lo sportello per le agevolazioni
Dalle ore 12.00 del 28 novembre 2022 è di nuovo possibile chiedere le agevolazioni del contratto di sviluppo per lo sportello “Rinnovabili e batterie”, nell’ambito del PNRR, per il sostegno di progetti coerenti con le finalità dell’Investimento 5.1, sub-investimento 5.1.1 “Tecnologia PV”, 5.1.2 “Industria eolica”, e 5.1.3 “Settore batterie”.
Sportello Rinnovabili e batterie, come funziona
Lo sportello Rinnovabili e batterie resterà aperto fino al 28 febbraio 2023, come disposto dal Decreto del 16 novembre 2022. La dotazione complessiva della misura è di circa 358 milioni di euro così suddivisa:
- 142 milioni per il sub-investimento 5.1.1 “Tecnologia PV”
- 58 milioni per il sub-investimento 5.1.2 “Industria eolica”
- 157 milioni euro per il sub-investimento 5.1.3 “Settore batterie”
Nella valutazione, verrà riconosciuta priorità all’idoneità dei progetti a sviluppare le catene del valore nazionali nel settore delle rinnovabili e delle batterie, come meglio dettagliato dal decreto 25 marzo 2022 ossia:
Le domande di agevolazioni dovranno avere ad oggetto la realizzazione di programmi di sviluppo concernenti settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento a moduli fotovoltaici (PV – PhotoVoltaics) innovativi e aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande, e per l’accumulo elettrochimico.
Su richiesta dell’impresa e per programmi di sviluppo da realizzare sull’intero territorio nazionale, sarà possibile richiedere le agevolazioni previste dal regime di aiuto SA.102702 (2022/N) “Investimenti in favore di una ripresa sostenibile”, autorizzato nell’ambito della sezione 3.13 del Quadro temporaneo di aiuti nell’emergenza Covid.
In caso di progetti di investimento presentati da grandi imprese con spese pari o superiori a 10 milioni di euro occorre compilare anche la relazione di sostenibilità ambientale.
Inoltre, in sede di presentazione dell’istanza di accesso, le imprese proponenti e aderenti assumono l’impegno a garantire il rispetto degli orientamenti tecnici citati sull’applicazione del principio di “non arrecare un danno significativo” agli obiettivi ambientali (DNSH, “Do no significant harm”) (2021/C58/01), nonché, nel caso in cui a seguito della realizzazione del programma di sviluppo sia previsto un incremento occupazionale, a procedere prioritariamente, nell’ambito del rispettivo fabbisogno di addetti, e previa verifica della sussistenza dei requisiti professionali, all’assunzione dei lavoratori che risultino percettori di interventi a sostegno del reddito, ovvero risultino disoccupati a seguito di procedure di licenziamento collettivo, ovvero dei lavoratori delle aziende del territorio di riferimento coinvolte da tavoli di crisi attivi presso il Ministero dello sviluppo economico (oggi MiMIT).