Fondo Nuove Competenze, si riparte il 13 dicembre: le novità
II progetti formativi dovranno prevedere per ciascun lavoratore coinvolto una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore. Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere i 10 milioni di euro, dato che il plafond massimo del Fondo Nuove Competenze rifinanziato è di un miliardo di euro.
Lo abbiamo aspettato a lungo, finalmente è arrivato: parliamo del nuovo avviso del Fondo Nuove Competenze, la misura rivolta ai datori di lavoro che vogliono impegnare i dipendenti in attività formative di reskilling e upskilling e prepararli al meglio alle mutate condizioni socioeconomiche oltre che tecniche.
Con il Fondo Nuove Competenze, infatti, è possibile far seguire ai dipendenti corsi di formazioni per un upgrade su materie tecniche-digitali, ma anche migliorare le competenze in termini di sostenibilità ambientale, economia circolare e riqualificazione.
Fondo Nuove Competenze: il nuovo avviso
Il Fondo Nuove Competenze, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dai contributi dello Stato, è utile alle aziende in quanto permette di pagare le ore di stipendio del personale in formazione purché per questi vi sia un aggiornamento delle competenze o l’acquisizione di nuove qualifiche in linea con il contesto lavorativo in cui operano.
Come avevamo anticipato, il nuovo avviso del Fondo Nuove Competenze presenta due principali novità: la prima è che gli interventi saranno rivolti quasi integralmente a sostenere le imprese e i lavoratori ad affrontare i cambiamenti connessi alla doppia transizione digitale ed ecologica. La seconda riguarda il pieno coinvolgimento dei Fondi interprofessionali, a garanzia dell’efficacia e della qualità dei percorsi formativi. I Fondi devono manifestare il proprio interesse a partecipare, finanziando i progetti formativi dei datori di lavoro aderenti, entro il 3 dicembre.
Per quel che riguarda i tempi, gli accordi con le rappresentanze sindacali devono essere sottoscritti entro il 31 dicembre 2022, mentre le domande contenenti i progetti formativi devono essere presentate entro il 28 febbraio 2023 sull’apposita piattaforma informatica. La gestione e l’istruttoria delle istanze sarà effettuata a cura all’Anpal, con il supporto di Anpal Servizi e con la collaborazione dell’Inps per le verifiche e le erogazioni finanziarie.
II progetti formativi dovranno prevedere per ciascun lavoratore coinvolto una durata minima di 40 ore e massima di 200 ore. Il contributo massimo complessivo riconoscibile per ciascuna istanza non potrà eccedere i 10 milioni di euro, dato che il plafond massimo del Fondo Nuove Competenze rifinanziato è di un miliardo di euro. Ad ogni modo, come la scorsa edizione, il datore di lavoro ammesso a contributo potrà richiedere un’anticipazione nel limite del 40% del contributo concesso, previa presentazione di una fidejussione.
Ma quali competenze?
Al fine della presentazione dell’istanza di accesso al Fondo Nuove Competenze, i datori di lavoro identificano la necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica in funzione di uno dei seguenti processi:
a) innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
b) innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
c) innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
oppure
d) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
e) innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
f) promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.
Il quadro di riferimento per le competenze digitali sarà il Dig comp EdU mentre per le competenze utili alla transizione ecologica si fa riferimento alla classificazione Esco.
Cosa finanzia il Fondo Nuove Competenze?
Secondo le istruzioni, la parte dell’orario di lavoro che è finalizzata a percorsi formativi è finanziata dalle risorse del Fondo Nuove Competenze secondo le modalità:
a) la retribuzione oraria è finanziata dal Fondo per un ammontare pari al 60 per cento del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di
lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard;
b) gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria di cui alla lettera a);
c) la quota di retribuzione finanziata dal Fondo di cui alla lettera a) è pari al 100% in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell’orario finalizzata a percorsi formativi, una riduzione dell’orario normale di lavoro a parità di retribuzione complessiva, anche di natura sperimentale che operi per almeno un triennio in favore di tutti i lavoratori dell’azienda.