Il Fondo 394 di Simest cambia: apre alle imprese di media capitalizzazione ma anticipa chiusura
Cambia ancora una volta il Fondo 394 di Simest, allargando le agevolazioni su "Transizione Digitale ed Ecologica" alle imprese di media capitalizzazione ma anticipando la chiusura. Restano disponibili oltre 200 milioni di euro.
Il Fondo 394 di Simest, dedicato al supporto dell’innovazione tecnologica e alla spinta all’internazionalizzazione delle aziende, cambia a partire dal 27 aprile prossimo: secondo quanto comunica la società, si allarga la platea dei beneficiari, introducendo alle possibilità del Fondo 394 anche le imprese a media capitalizzazione, e aumentando il tetto massimo richiedibile del finanziamento agevolativo per alcune categorie.
Come cambia il Fondo 394
Il Fondo 394 è lo strumento pubblico a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEu, attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con l’obiettivo di favorire la transizione digitale ed ecologica delle PMI italiane a vocazione internazionale.
Già nello scorso dicembre fu prorogato per la seconda volta in pochi mesi: all’apertura di giugno 2021, infatti, in meno di 48 ore i fondi disponibili andarono in esaurimento. Per questo motivo, a partire da dicembre dello scorso anno Simest ha deciso di prorogare fino al 31 maggio 2022 la possibilità di accedere al Fondo 394. Attenzione: non sarà più così, la nuova chiusura è fissata al 10 maggio.
Non è stata l’unica novità introdotta a dicembre del 2021. I “nuovi” finanziamenti, infatti, hanno introdotto tre nuove linee di credito specifiche: Transizione digitale e verde delle PMI a vocazione internazionale; Partecipazione delle PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema e Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (e-commerce).
In queste ore, inoltre, è stato comunicato che dal prossimo 27 aprile lo strumento “Transizione Digitale ed Ecologica”, inizialmente finalizzato a sostenere gli investimenti in tecnologia e in sostenibilità delle sole Pmi sarà esteso anche alle imprese a media capitalizzazione (ossia quelle non qualificabili come Pmi e con un numero di dipendenti fino a 1.500 unità).
Le risorse ottenute dovranno essere destinate per una quota almeno pari al 50% a investimenti per la transizione digitale e per la restante quota a investimenti per la transizione ecologica e la competitività internazionale. Lo strumento ha una durata di 6 anni, con 2 di pre-ammortamento, e un importo massimo finanziabile di 1 milione di euro che non può comunque superare il 25% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati.
Parallelamente all’allargamento della platea dei beneficiari del finanziamento “Transizione Digitale ed Ecologica”, ne viene alzato il tetto dell’ammontare complessivo massimo richiedibile che passa da 300 mila euro a 1 milione di euro: pertanto, chi nei mesi scorsi ha già fatto domanda per importi inferiori avrà la possibilità a di integrare il finanziamento fino alla nuova soglia.
Restano invece dedicati in esclusiva alle imprese di piccola e media dimensione gli altri due finanziamenti previsti dal PNRR: “Fiere e Mostre” e “E-Commerce”. Per la prima, dedicata alle sole PMI, copre le spese per la partecipazione a un singolo evento di carattere internazionale, anche virtuale, tra: fiera, mostra, missione imprenditoriale e missione di sistema, per promuovere l’attività d’impresa sui mercati esteri o in Italia.
Almeno il 30% del finanziamento deve essere destinato a spese digitali connesse all’evento, a meno che l’evento stesso non sia a tema digital o ecologico. L’importo massimo del finanziamento è pari a 150mila euro e non può comunque superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. Il periodo di rimborso è di 4 anni, con 1 anno di pre-ammortamento.
Per la seconda, anche questa dedicata alle sole PMI costituite in forma di società di capitali, finanzia la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce o l’accesso a una piattaforma di terzi (market place) per la commercializzazione di beni o servizi prodotti in Italia o con marchio italiano. L’importo finanziabile va da 10 mila euro fino a un massimo di 300 mila per una piattaforma propria e fino a un massimo di 200 mila per market place, senza comunque superare il 15% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci approvati e depositati. La durata del finanziamento è di 4 anni con 1 anno di pre-ammortamento.
Come funziona il Fondo 394 di Simest
Anche questa volta, per l’accesso al Fondo 394 di Simest viene riproposto il meccanismo della pre-apertura del Portale Operativo Simest, già sperimentato lo scorso ottobre.
Per cui, a partire dal 27 aprile e fino al 2 maggio sarà possibile pre-caricare le domande di finanziamento. L’invio delle domande potrà avvenire dal 3 maggio e terminerà il 10 maggio, ultimo giorno – anche per le altre tipologie di finanziamento Pnrr – di operatività della Piattaforma, che chiude quindi in anticipo rispetto al 31 maggio precedentemente previsto.
Lo scorso anno il PNRR ha assegnato al Fondo 394 di Simest 1,2 miliardi di euro da distribuire attraverso finanziamenti che vengono concessi a condizioni estremamente vantaggiose: tasso agevolato (attualmente lo 0,051%), nessuna garanzia richiesta e quota a fondo perduto fino al 25% nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework (subordinatamente alla preventiva autorizzazione da parte della Commissione europea), e senza necessità di presentare garanzie.
Non solo. Proprio perché intervengono le risorse del PNRR, se la PMI ha sede operativa da almeno sei mesi nel Sud Italia (nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) con il Fondo 394 si può ottenere e richiedere una quota di co-finanziamento a fondo perduto più elevata, fino a un massimo del 40%, nel limite di agevolazioni pubbliche complessive concesse in regime di Temporary Framework.
Alle PMI del Sud Italia è inoltre riservato il 40% della dotazione complessiva del Fondo 394 (Riserva Sud), ossia 480 milioni di euro iniziali.
Considerando le domande ricevute da fine ottobre 2021 ad oggi, il fondo ha ricevuto richieste complessive per circa 1 miliardo di euro, pertanto la dotazione residua minima attuale a disposizione delle imprese fino al 10 maggio è ancora ampia: circa 200 milioni di euro cui vanno aggiunti gli importi richiesti attraverso le istanze già pervenute che però non soddisfano i requisiti richiesti.