Economia

Commercio al dettaglio, in arrivo 200 milioni di sostegni economici a fondo perduto

Duecento milioni di euro a fondo perduto per il commercio al dettaglio – negozianti, benzinai, ambulanti e non solo – per arginare (almeno in parte) le difficoltà vissute a causa della congiuntura pandemica: è quanto prevede l’ultima misura annunciata dal Ministero dello Sviluppo Economico con il Fondo per il rilancio delle attività di commercio al dettaglio.

A partire dal 3 maggio al 24 maggio i commercianti potranno presentare domanda per richiedere i contributi a sostegno, previsti nel Decreto Sostegni Ter, per le attività che sono state maggiormente colpite durante l’emergenza Covid e che hanno conseguito ricavi non superiori a 2 milioni di euro nel 2019 e aver subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

Commercio al dettaglio, cosa prevede il Fondo

L’obiettivo del Fondo per il commercio al dettaglio, istituito dal decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4 (articolo 2), è quello di

  • contenere gli effetti negativi derivanti dall’emergenza Covid;
  • prevedere specifiche misure di sostegno per i soggetti maggiormente incisi.

Possono accedere al contributo le imprese che svolgono in via prevalente un’attività di commercio al dettaglio, identificate dai codici della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 previsti  (indicati nel pdf) dall’articolo 2, comma 1, del decreto-legge 27 gennaio 2022, n. 4, che, come anticipato nel paragrafo precedente, presentano un ammontare di ricavi, riferito al 2019, non superiore a 2 milioni di euro e che hanno subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019.

Le medesime imprese, inoltre, devono possedere i seguenti requisiti alla data di presentazione dell’istanza:

  • avere sede legale od operativa nel territorio dello Stato e risultare regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel Registro delle imprese;
  • non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019, come da definizione stabilita dall’articolo 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, fatte salve le eccezioni previste dalla disciplina europea di riferimento in materia di aiuti Stato;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

Agevolazioni e modalità di invio della domanda

Le agevolazioni del Fondo per il Commercio al dettaglio prevedono la ripartizione fra i soggetti aventi diritto, riconoscendo a ciascuno un importo determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2021 e l’ammontare medio mensile dei medesimi ricavi riferiti al periodo d’imposta 2019.

In particolare:

  • 60%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 non superiori a euro 400.000,00;
  • 50%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 400.000,00 e fino a euro 1.000.000,00;
  • 40%, per i soggetti con ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 superiori a euro 1.000.000,00 e fino a euro 2.000.000,00.

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 3 maggio 2022 e sino alle ore 12:00 del 24 maggio 2022, esclusivamente tramite la procedura informatica, sulla piattaforma informatica che verrà indicata dal MISE in un successivo momento temporale (ma prima dell’apertura della procedura).

E’ però fondamentale compilare in ogni parte i moduli da allegare già messi a disposizione dal Ministero online.

Redazione

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