Innovazione

Domicilio digitale, da luglio multe e cartelle esattoriali a portata di PEC

Il domicilio digitale semplificherà le comunicazioni, le procedure e gli inoltri di istanze, ivi comprese multe e cartelle esattoriali. Ecco come ottenerlo:

Il Domicilio Digitale fra poco più di due settimane sarà realtà. Ma di cosa parliamo? Come vi avevamo anticipato, il servizio INAD – acronimo che si riferisce all’Indice Nazionale dei Domicili Digitali – permette con pochi clic di ricevere tutte le comunicazioni della Pubblica Amministrazione con valore legale direttamente nella casella di posta elettronica certificata indicata dal cittadino, che può così gestire in autonomia il proprio domicilio digitale.

Come ottenere il domicilio digitale

La creazione del domicilio digitale è il risultato di una collaborazione tra il Dipartimento per la Trasformazione Digitale di Palazzo Chigi, l’Agenzia per l’Italia Digitale e Infocamere: l’obiettivo principale è semplificare le comunicazioni, le procedure e gli inoltri di istanze, ivi comprese multe e cartelle esattoriali.

A partire dal prossimo sei luglio i cittadini potranno quindi ottenere il proprio domicilio digitale semplicemente collegandosi al portale ufficiale e accedere tramite credenziali digitali come lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), la Carta di Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi, inserendo il proprio indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata).

La procedura di registrazione sarà gratuita e richiederà solo pochi minuti. L’attivazione del domicilio digitale avverrà entro l’una di notte del giorno successivo alla richiesta e i cittadini avranno la possibilità di cambiare il proprio indirizzo PEC o cancellare il domicilio in qualsiasi momento senza costi aggiuntivi.

Inizialmente, saranno già presenti nell’Indice i domicili digitali di 2,3 milioni di professionisti, che dovranno solo confermare la propria residenza digitale. Il servizio sarà disponibile per le persone fisiche maggiorenni, i professionisti iscritti in ordini, albi o collegi e gli enti di diritto privato non tenuti all’iscrizione nell’Ini-PEC.

Ma quali sono i vantaggi di questo servizio? In primo luogo, con il domicilio digitale si eviteranno ritardi e disguidi derivanti da documentazione importante inviata a recapiti errati. Ciò permetterà di abbattere i costi associati all’uso di carta e semplificherà il lavoro delle Pubbliche Amministrazioni, riducendo il carico di attività burocratiche. Tutto questo si inserisce nell’ambito della digitalizzazione del nostro Paese, obiettivo fondamentale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e mira a semplificare la comunicazione tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

In altre parole, con il domicilio digitale il cittadino avrà immediatamente a disposizione la documentazione, senza l’incombenza di spostarsi fisicamente per recuperarla, mentre la Pubblica Amministrazione avrà un sistema di comunicazione centralizzato più efficiente, automatizzato e sicuro.

Romolo Napolitano

Giornalista professionista dal 2011 è stato, non ancora trentenne, caporedattore dell’agenzia di informazione videogiornalistica Sicomunicazione. Ha lavorato 3 anni negli Stati Uniti in MSC. Al suo ritorno in Italia si è occupato principalmente di uffici stampa e comunicazione d'impresa. Attualmente è giornalista, copywriter e videomaker freelance. Si occupa, tra le altre cose, di tecnologie, nautica e sociale.

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