Economia

Ecco come dare in affitto un appartamento e guadagnare

Se vi state chiedendo come dare in affitto un appartamento che non utilizzate come vostra abitazione principale siete nel posto giusto.

Sono molti gli italiani che decidono di diventare locatari e dare in affitto un immobile.

Le ragioni per farlo sono diverse: si potrebbe aver cambiato luogo in cui vivere, si potrebbe aver ereditato un immobile o magari si decide di affittare semplicemente per avere un’entrata extra.

Un’altra ottima ragione per scoprire come dare in affitto un appartamento è senza dubbio quella per cui una casa disabitata non solo si deteriora velocemente, ma perde di valore a mano a mano che passa il tempo di abbandono.

Nonostante i diversi bonus casa che il Governo ha attivato in questi anni, per molti italiani l’affitto rimane ancora la soluzione abitativa più conveniente.

Ma come dare in affitto un appartamento ed essere sicuri di riuscire a guadagnare?

Scopriamolo insieme.

Come dare in affitto un appartamento: i requisiti dell’immobile

Prima di tutto è necessario affidarsi a professionisti del settore immobiliare che potranno dare un supporto operativo concreto alla stesura di un contratto che sia in regola a tutti gli effetti.

Mettere casa in affitto quindi è certamente vantaggioso ma serve affrontare questo momento con serietà, per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese con il passare del tempo.

Come dare in affitto un appartamento e poter affrontare serenamente un contratto di locazione?

Prima di tutto è importante verificare che l’immobile che si intende dare in locazione abbia i seguenti requisiti:

  • assicurarsi che tutti i locali siano puliti
  • avere tutti gli impianti della casa che si intende affittare a norma
  • assicurarsi che, se inclusi ed indicati nel contratto d’affitto, nella casa siano presenti elettrodomestici funzionanti
  • proporre un immobile in affitto che risulti libero da ipoteche, pendenze o cartelle Equitalia

Come dare in affitto un appartamento e partire con il piede giusto?

Oltre ad esservi assicurati di possedere tutti i requisiti sopra citati, è fondamentale dotarsi di certificazione APE.

Si tratta della cosiddetta “certificazione energetica” ed è un documento che attesta la classe energetica dell’appartamento.

La prestazione energetica influisce in modo anche significativo sul canone d’affitto.

Se ti stai chiedendo come dare in affitto un appartamento riuscendo a guadagnare con l’APE devi sapere che un immobile con classe energetica alta (B o superiore) varrà molto di più rispetto ad una casa con bassa efficienza.

E’ fondamentale assicurarsi che il locatario, nel momento in cui firmerà il contratto d’affitto, firmi un documento in cui si certifica che lo stesso abbia ricevuto copia della certificazione energetica (APE).

Se non si possiede l’APE al momento della registrazione del contratto, si potrà andare incontro a sanzioni anche molto pesanti, che oscillano tra i 1.000 ed i 4.000 euro.

Come dare in affitto un appartamento: il contratto

Prima di tutto è fondamentale, se si decide di scoprire come dare in affitto un appartamento per più di un mese, registrare il contratto di locazione a proprio nome.

La registrazione dell’immobile infatti deve avvenire a nome del proprietario, presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dalla firma se il contratto ha durata superiore ai 30 giorni.

Nel caso in cui questa scadenza non venisse rispettata, il contratto è da intendersi nullo.

Come dare in affitto un appartamento  e capire quali tipologie di contratti esistono?

Eccone alcuni esempi classici.

I principali contratti di locazione si distinguono in:

  • contratti di affitto 4+4 a canone libero
  • contratti di affitto 3+2 a canone concordato o fisso, che prevedano o meno la cedolare secca
  • contratti di affitto transitori, tipicamente stipulati con studenti o lavoratori di passaggio
  • contratti di locazione a uso foresteria

Per capire come dare in affitto un appartamento ed iniziare a guadagnare, è importante essere consapevoli anche delle spese di registrazione necessarie.

Il proprietario dell’immobile dato in affitto infatti dovrà pagare:

  • un’imposta di bollo pari a 16€ per ogni 100 righe di contratto (o per 4 facciate)
  • l’imposta di registro, calcolata come il 2% del canone annuo

Come dare in affitto un appartamento..è tutto finito?

Non ancora.

Per essere certi della regolarità del contratto è necessario anche comunicare l’avvenuta registrazione dello stesso sia al conduttore (la persona o le persone a cui si è affittato l’immobile) sia all’amministratore del condominio entro 60 giorni.

Per essere certi ed avere prova tangibile dell’avvenuta comunicazione della registrazione del contratto a conduttore ed amministratore è bene che questa venga fatta pervenire tramite raccomandata A/R oppure tramite posta elettronica ma via PEC (Posta Elettronica Certificata).

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