Società

Natale 2021, un dono su 4 (o su 5) viene rivenduto

Differiscono di 5 punti percentuale le stime del riciclo dei regali "non graditi" di Codacons e Coldiretti, e il web è complice

Due sondaggi, due entità commissionanti, un risultato più o meno simile. E se tre indizi fanno una prova, in questo caso due possono bastare per sottolineare un trend che in realtà è più che altro un’abitudine: gli italiani sono fuoriclasse in tema di riutilizzo dei regali non graditi.

E se il 2020 del Natale in semi-lockdown aveva fatto registrare un’inversione di tendenza, quest’anno con una ritrovata (sebbene smorzata dall’acuirsi dei contagi) convivialità torna di moda trovare nuova collocazione a quel libro già letto o quel vestitino che proprio non piace ma che sono finiti comunque sotto l’albero.

Che fine fanno i regali di Natale?

Secondo Codacons un dono su quattro viene riciclato e questo dono nella metà dei casi viene riciclato come regalo ai parenti. Praticamente, è come ricevere da una zia il 24 dicembre un set di tazzine e regalarlo a un cugino il 25. Nei restanti casi viene reso in negozio per sostituzione o buono (17 percento dei regali riciclati) o, con un boom del 33 percento, piazzato online in cerca di un acquirente. Sempre Codacons, infatti, parla di una vera e propria esplosione per app e siti sul modello del web marketplace.

Fa eco a Codacons Coldiretti che – sempre in sinergia con Ixé come abbiamo già raccontato – snocciola un’altra serie di dati sul Natale degli italiani. Previsionali, a questo punto, ma in linea con quanto dichiarato da Codacons. Secondo la Coldiretti un regalo su cinque finisce nel circolo del riciclo. Più generosa, per la confederazione dei coltivatori diretti, la percentuale di pacchetti smistati ad amici o parenti: non uno su due ma due su tre. Differisce notevolmente, rispetto alla stima di Codacons, la percentuale di doni sgraditi che finisce in vendita sul web: appena il 12 percento dei regali non voluti rispetto al 33 percento snocciolato dall’associazione dei consumatori.

Il report Coldiretti / Ixé traccia anche alcuni profili che hanno la valenza della curiosità: gli uomini sono più propensi a sostituire i regali al negozio rispetto alle donne (30 contro 11 percento) ma le donne sono di gran lunga più “generose” nel donare (76 contro i 55 dei maschietti). Così come, stando ai numeri, al nord-est della penisola ci sono gli italiani meno ricicloni mentre i meridionali sono i più propensi a tornare in negozio per le sostituzioni.

Chiaramente, secondo Coldiretti, i regali che tendono a restare nelle case sono quelli alimentari mentre abbigliamento e tecnologia sono quelli maggiormente riciclati.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button