Impresa e Startup

Startup e Spazio: al via la call ESA BIC Turin, 50mila euro per la New Space Economy

ESA BIC Turin supporterà nuove imprese basate su tecnologie spaziali, con applicazioni sia di tipo upstream (sistemi di comunicazione, satelliti, software per controllo di missioni spaziali), sia downstream (applicazione di dati e soluzioni tecnologiche spaziali in altri settori quali monitoraggio ambientale, mobilità, logistica, agricoltura di precisione).

Lo Spazio è la nuova frontiera aperta per le startup. Almeno, la pensano così gli organizzatori della call ESA BIC Turin, l’incubatore spaziale di Torino finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

L’Agenzia Spaziale Italiana ritiene fondamentali – per lo sviluppo della New Space Economy – tutte le iniziative tese a supportare l’evoluzione delle start-up e PMI innovative collegate allo spazio. Tra le varie iniziative, l’ASI finanzia incubatori della rete ESA BIC.

Dopo l’ESA BIC Lazio, l’ASI ha finanziato la nascita del nuovo Incubation Centre a Torino. ESA BIC Turin nasce grazie alla sinergia tra I3PPolitecnico di Torino e Fondazione LINKS, che insieme hanno vinto la selezione promossa dall’ASI e dall’ESA per la realizzazione e gestione del centro. Inaugurato a novembre 2021, ha tra i suoi obiettivi l’avvio e lo sviluppo tecnologico di business e di imprese innovative nella Space Economy.

ESA BIC Turin, lo Spazio aperto alle startup

ESA BIC Turin supporterà nuove imprese basate su tecnologie spaziali, con applicazioni sia di tipo upstream (sistemi di comunicazione, satelliti, software per controllo di missioni spaziali), sia downstream (applicazione di dati e soluzioni tecnologiche spaziali in altri settori quali monitoraggio ambientale, mobilità, logistica, agricoltura di precisione).

Le startup o i progetti imprenditoriali che si candideranno sul sito ufficiale e che verranno ammessi al programma di incubazione riceveranno un contributo finanziario pari a 50.000 euro; tale importo sarà destinato sia allo sviluppo del prodotto, che alla gestione della proprietà intellettuale, nonché servizi di business coaching e mentoring, supporto tecnologico, assistenza nelle attività di fundraising e accesso a un ampio network di partner, comprendente grandi imprese, fondi di investimento ed enti di ricerca di rilevanza internazionale.

Ma non solo. Per poter cogliere le opportunità offerte dall’ecosistema della Space Economy e allo stesso tempo contribuire alla crescita del sistema nazionale dell’innovazione, l’Agenzia Spaziale Italiana intende costituire una comunità nazionale di incubatori di start-up/acceleratori di impresa di eccellenza nazionale, sia a carattere consultivo, sia per creare un vero e proprio network collegato anche al settore spaziale.

“L’obiettivo dell’Agenzia in questo ambito – commenta Mauro Piermaria, Responsabile Unità Innovazione e Space Economy – è quello di costruire un ecosistema completo al servizio della New Space Economy nazionale integrando iniziative sia di ASI si di altri Istituzioni pubbliche o private, cooperando e collaborando con tutti gli stakeholder dell’innovazione”.

Per far questo l’Agenzia ha strutturato un breve questionario (cliccare qui) che mira a raccogliere le informazioni più rilevanti al fine di delineare una mappatura ed un profilo degli incubatori/acceleratori italiani da coinvolgere o già coinvolti nel settore Spazio.

La prima selezione delle startup si chiuderà il 25 febbraio 2022: sul sito di ESA BIC Turin sono disponibili tutte le informazioni relative alla call e ai servizi offerti.

Redazione

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