Impresa e Startup

Made in Italy Circolare e Sostenibile: possibile con 18 mln di euro. I bandi

MICS – Made in Italy Circolare e Sostenibile, il partenariato esteso finanziato dal MUR (Ministero dell’Università e della Ricerca) ha aperto ufficialmente due nuovi bandi a cascata, destinati rispettivamente a Organismi di Ricerca e Imprese.

“I risultati ottenuti quest’anno da MICS seguono principalmente quattro direzioni trasversali nei settori di Abbigliamento, Arredamento e Automazione-Meccanica: la ricerca sui nuovi materiali dal recupero degli scarti della lavorazione delle pelli, agli smart material per i tessuti sportivi, lo sviluppo di soluzioni e piattaforme per aiutare le imprese di settori diversi a fare cross-fertilization, la trasformazione del modello di business verso un Made in Italy di servizi per vendere, oltre ai prodotti, anche le funzioni d’uso e know-how e, infine, le nuove forme di collaborazione che possano abilitare la fabbrica del futuro, per esempio fra produttori di macchinari standard e non.” commenta Marco Taisch, Presidente di MICS.

“L’investimento in MICS è duplice: da un lato vengono inventati materiali e processi che le nostre imprese potranno utilizzare in futuro, dall’altro si formano persone con competenze necessarie per progredire tecnologicamente. Abbiamo infatti creato un gruppo di stakeholder con circa 250 soggetti tra imprese, associazioni di categoria, federazioni e cluster con i quali abbiamo creato una rete di comunicazione attiva e costante con la quale condividere i nostri risultati. L’utente finale è il tessuto industriale italiano.”

Il plafond complessivo è di 18 milioni di euro, destinati rispettivamente a organismi di ricerca, università pubbliche e private e alle micro, piccole, medie e grandi imprese italiane. Vediamo di cosa si tratta.

Made in Italy circolare e sostenibile: i bandi

Made in Italy Circolare e Sostenibile fa parte del fa parte dei progetti relativi alla Missione 4 “Istruzione e Ricerca” del PNRR e, con un totale di 125 milioni di euro ricevuti (114 milioni da fondi PNRR e 11 milioni da privati), ammontare di fondi più alto mai erogato per progetti di ricerca di base in ambito economia circolare e sostenibile, ha l’obiettivo, mediante i suoi bandi di rendere il Made in Italy circolare, autosufficiente, auto-rigenerativo, affidabile, sicuro e sostenibile dalla progettazione alla produzione.

Di questi, il 40% dei fondi pubblici è destinato al Mezzogiorno, territorio soggetto a un recente e importante sviluppo tecnologico e industriale.

Per quanto riguarda i bandi, il primo – dal valore di 3 milioni di euro – sarà interamente dedicato agli organismi di ricerca e università pubbliche e private. I progetti, dal valore minimo di 150 mila euro e massimo di 500 mila euro, saranno finanziati interamente e copriranno tutte le spese relative al personale già esistente, alle assunzioni, ai costi di consulenza esterne e all’acquisto di attrezzature, parte integrante del progetto di ricerca.

Il bando avrà durata di circa un mese e, dopo l’invio delle domande di adesione, una commissione di valutazione composta dai rappresentanti delle 8 aree tematiche (Spoke), valuterà l’inserimento delle proposte attraverso una griglia di valutazione che terrà conto delle seguenti premialità: coinvolgimento di donne nel personale che condurrà la ricerca, impatto atteso della ricerca sulla sostenibilità sociale e proposta che sarà svolta nel Mezzogiorno e/o Isole. I partecipanti avranno 18 mesi di tempo per poter presentare i risultati del progetto.

Dopo la fase di verifica dei parametri, il Politecnico di Milano, che è soggetto capofila del Partenariato, comunicherà la vincita o meno del bando e, da quel momento, inizia la fase di ricerca che deve essere rendicontata entro la fine del 2025, pena la perdita dei finanziamenti.

Invece, per quanto concerne il secondo bando dal valore complessivo di 15 milioni di euro prevede come beneficiari le micro, piccole, medie e grandi imprese. Possono partecipare al bando singolarmente oppure creando un’associazione temporanea con organismi di ricerca (dove il massimo budget per questi ultimi all’interno del progetto presentato è il 20%).

I progetti di ricerca presentati devono avere un valore a partire da 150 mila euro fino a 1 milione di euro per ogni singolo progetto di ricerca in ambito industriale e le spese relative al personale esistente, alle nuove assunzioni e alle attrezzature verranno coperte per un massimo pari al 70% in proporzione alle dimensioni delle aziende. Le imprese avranno 12 mesi di tempo per poter completare il progetto.

Nei progetti, oltre a rispettare le linee relative ai settori del partenariato (Moda, Arredamento e Automazione), verranno premiate l’originalità e la trasferibilità dei risultati verso altri settori industriali, la rilevanza del settore e del mercato target della proposta progettuale e l’impatto che i risultati del progetto potrebbero avere concretamente sui temi di circolarità e sostenibilità ambientale e sociale.

Al termine dei due bandi a cascata, se i risultati saranno positivi, ci sarà la possibilità di ulteriori integrazioni con altre risorse.

Redazione

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