Economia

Bonus 1000 euro per le Startup, ecco chi e come può riceverlo

Il DL Sostegni, nella sua riconversione in legge, ha previsto il bonus 1000 euro alle startup. Mentre nel Decreto per ottenere il bonus 1000 euro doveva sussistere la perdita di fatturato pari almeno al 30%, con la riconversione in legge l’art. 1 include anche i contribuenti che hanno aperto la partita Iva nel 2018 ma che hanno iniziato l’attività nel 2019. 

Tali soggetti, infatti, non avevano diritto al contributo a fondo perduto ordinario in quanto non rispettavano il requisito della perdita di fatturato.

Il presente decreto reca le disposizioni attuative dell’art. 1-ter del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con
modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, concernente il riconoscimento di un contributo a fondo perduto dell’importo massimo di 1.000 euro a favore dei soggetti titolari di reddito d’impresa residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che abbiano attivato la partita IVA nel corso dell’anno 2018 ma la cui attività economica abbia avuto inizio effettivo nel corso dell’anno 2019, in base alle risultanze del registro delle imprese tenuto presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e che siano in possesso degli altri requisiti previsti dal predetto art. 1-ter.

Dalla Gazzetta Ufficiale

Pertanto, in attesa delle istruzioni che saranno pubblicate a breve sul sito dell’Agenzia delle Entrate, è opportuno essere a conoscenza che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che rende operativo l’accesso al bonus di 1000 euro previsto all’articolo 1-ter del decreto “Sostegni” in favore delle startup, misura poi ripresa e aggiornata con il successivo Decreto Sostegni Bis.

Bonus 1000 euro startup, a chi spetta

Le startup che possono ottenere il bonus 1000 euro come contributo a fondo perduto devono rispettare i seguenti requisiti: essere titolari di reddito d’impresa con una partita Iva nel 2018 ma, da riscontri con il Registro delle imprese presso la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, hanno iniziato l’attività nel 2019; non avere diritto all’indennizzo previsto per la generalità degli operatori in quanto non rispettano il requisito della perdita di fatturato.

In attesa di ulteriori e dettagliate istruzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate circa i tempi e le modalità, le startup che potrebbero aver diritto al bonus 1000 euro dovranno presentare un’istanza all’Agenzia stessa.

Per ottenere il contributo a fondo perduto di cui all’art. 1 e ai fini del rispetto del limite di spesa di 20 milioni di euro di cui all’art. 1-ter, comma 3, del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, i soggetti interessati presentano un’istanza all’Agenzia delle entrate secondo le modalita’ definite con provvedimento del direttore della medesima Agenzia, da emanarsi entro sessanta giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Con il medesimo provvedimento sono disciplinati, altresi’, il contenuto informativo dell’istanza, i termini di
presentazione della stessa e ogni altro elemento necessario ai fini del riconoscimento del contributo.

Dalla Gazzetta Ufficiale

Se le risorse stanziate non saranno sufficienti, l’ammontare riconosciuto sarà ridotto in base al rapporto tra le risorse disponibili, 20 milioni di euro, e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti.

Aggiornamento: sono state pubblicate le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate

Nella medesima giornata in cui scriviamo, sono state pubblicate le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento del bonus 1000 euro destinato alle startup: l’istanza, disponibile sul sito, deve essere trasmessa direttamente dal richiedente esclusivamente tramite procedura informatica a partire dal giorno 9 novembre 2021 e non oltre il 9 dicembre 2021.

L’Agenzia delle entrate determina l’importo complessivo dei contributi richiesti con le istanze che hanno superato i controlli e, tenuto conto dell’importo di finanziamento, definisce la percentuale di riparto, rapportando il limite di spesa predetto all’ammontare complessivo dei contributi richiesti con le istanze validamente presentate.

Nel caso in cui l’ammontare complessivo dei contributi relativi alle istanze accolte risulti inferiore al limite di spesa, la
percentuale è pari al 100 per cento. La percentuale di riparto è resa nota con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.

L’erogazione dei contributi è effettuata mediante accredito sul conto corrente identificato dall’IBAN indicato nell’Istanza, intestato al codice fiscale del soggetto, persona fisica ovvero persona diversa dalla persona fisica, che ha richiesto il contributo.

Redazione

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