Approvato il DL Infrastrutture, ecco come cambierà il Paese
Nella mattinata odierna è stato approvato il DL Infrastrutture che renderà operativi molti degli interventi in materia previsti dal PNRR. Nel dettaglio, si tratta del decreto-legge su disposizioni urgenti in materia di investimenti e sicurezza delle infrastrutture, dei trasporti e della circolazione stradale, per la funzionalità del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, del consiglio superiore dei lavori pubblici e dell’agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali.
Ma non solo: il DL Infrastrutture, secondo il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna, contribuirà anche a superare il divario fra Meridione e Mezzogiorno, contribuendo a migliorare quest’ultimo, con interventi programmati atti a superare l’attuale inaccessibilità e deficienza delle infrastrutture dei territori del Sud.
DL Infrastrutture, come cambierà l’Italia
L’immediata novità del DL Infrastrutture, afferma il Ministro alle Infrastrutture e Mobilità Enrico Giovannini, riguarda nuove procedure semplificate per gli investimenti, migliora la sicurezza e il funzionamento dei trasporti, tutelando maggiormente i diritti alla mobilità delle persone con disabilità e delle donne in gravidanza. Inoltre, afferma il Ministro, che
”Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, in considerazione dell’andamento della crisi pandemica e della ripresa delle attività lavorative e didattiche, si prevede che le Regioni possano utilizzare una quota delle risorse assegnate dal Governo per erogare servizi aggiuntivi anche per potenziare i controlli sulla corretta applicazione delle linee guida recentemente emanate”
Per quanto riguarda il settore marittimo, il DL appena approvato prevede misure per rafforzare la sicurezza sulle navi e nelle operazioni in porto; l’inclusione dei Porti di Arbatax e di Gela nelle circoscrizioni di competenza delle rispettive Autorità di sistema portuale; la realizzazione di infrastrutture per aumentare la capacità di accosto dei traghetti nello Stretto di Messina nell’ambito del piano straordinario introdotto dal Governo per migliorare i servizi di trasbordo.
Per aumentare l’efficienza delle infrastrutture idriche e migliorare i servizi a favore dei cittadini e delle attività economiche, ancora, il DL Infrastrutture prevede la semplificazione delle operazioni di manutenzione delle grandi dighe e degli invasi, alle quali il Pnrr destina risorse consistenti.
“Per sostenere l’attuazione del Pnrr alla luce dei processi di innovazione in atto nei settori di nostra competenza viene istituito all’interno del Mims un Centro di ricerca e di sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, con conseguente immissione di un nucleo di ricercatori e tecnologi che contribuiranno ad aumentare la qualità delle politiche di competenza del Ministero” ha affermato in una nota il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini
Il DL Infrastrutture prevede anche il rinnovo dell’incarico commissariale fino al 31 dicembre 2024 del Commissario Straordinario nominato in relazione al crollo del viadotto Polcevera “al fine di consentire il completamento degli interventi di competenza”.
Per il trasporto aereo è prevista la prosecuzione fino a ottobre 2022 dei collegamenti tra Milano Linate e il Regno Unito effettuati dai vettori comunitari e britannici in condizione di reciprocità.
Per il miglioramento della rete ferroviaria il dl Infrastrutture prevede un’accelerazione dell’attuazione del «Piano nazionale di implementazione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, European Rail Traffic Management System (Ertms)» al quale il Pnrr dedica investimenti ingenti nell’ambito del potenziamento degli interventi per la digitalizzazione, così da aumentare la sicurezza delle ferrovie, rinnovando o ristrutturando i veicoli, e a potenziare il traffico senza ricorrere alla costruzione di nuove opere.
Il decreto rafforza poi il ruolo dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) per migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema dei controlli sulle diverse infrastrutture di trasporto: in particolare, vengono trasferite all’Agenzia le funzioni esercitate dagli Uffici speciali trasporti a impianti fissi (Ustif) del Mims, con conseguente trasferimento di circa cento unità di personale.
Inoltre, nell’ambito delle misure di sostegno necessarie a fronte della crisi pandemica, vengono prorogate per due anni le concessioni dei servizi di distribuzione di carburante e di ristoro sulla rete autostradale.
E al Sud?
Novità consistenti anche per il Mezzogiorno d’Italia: in un comunicato stampa il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna spiega che
“Il capitolo Sud del Dl Infrastrutture è una svolta nel superamento delle diseguaglianze tra Nord e Sud e nel riscatto delle regioni meridionali: con le misure approvate oggi cominciamo a demolire il Muro invisibile che divide il Mezzogiorno dal resto del Paese in materia di infrastrutture, edilizia scolastica, progettazione territoriale”.
Quattro i punti di interesse per il Sud nel il DL Infrastrutture. La nuova norma sulla perequazione, concordata in sede di Conferenza Stato Regioni, consentirà finalmente di sbloccare il Fondo perequativo infrastrutturale con una dotazione di 4,6 miliardi di euro per gli anni 2022-33, al fine di assicurare il recupero del divario tra le diverse aree geografiche del territorio nazionale.
L’inserimento del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale nella cabina di regia per l’edilizia scolastica garantirà un riparto di risorse più equo sul piano territoriale per la costruzione di scuole dell’infanzia e asili nido. Le nuove disposizioni sulla progettazione territoriale, con la dotazione di 120 milioni di euro, consentiranno a 4600 Comuni italiani (tutti quelli sotto i 30mila abitanti nel Sud e nelle aree interne) di dotarsi di un “parco progetti” adeguato alle tante opportunità che ai Comuni stessi vengono offerte in questi anni, con il Pnrr, con il Fsc, con i fondi strutturali. Inoltre la misura agevolativa ‘Resto al Sud’ è estesa ai territori insulari dei comuni localizzati nelle isole minori (Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Ponza, Porto Azzurro, Portoferraio, Portovenere, Rio e Ventotene)”.
“Troppo spesso in passato – dice ancora il ministro Carfagna – abbiamo visto destinare al Sud dotazioni solo “di facciata”, che in realtà venivano assorbite altrove: ringrazio il premier Mario Draghi e tutti i colleghi per la sensibilità con cui hanno preso atto di questo problema e per la determinazione con cui hanno deciso di affrontarlo senza ulteriori rinvii”.