Impresa e Startup

Cos’è il Codice degli Incentivi e perché ne sentiremo parlare: le novità

Il Consiglio dei Ministri, nella serata di ieri, ha dato il via libera alla strutturazione del Codice degli Incentivi: in un Paese che si potrebbe dire si regge su bonus e incentivi, il Governo ha intrapreso la volontà di “riorganizzarli” e di ristrutturarli, onde evitare sovrapposizioni fra bandi nazionali e regionali o misure similari.

In realtà, il Codice degli incentivi non è proprio una novità: si potrebbe considerare un’evoluzione di quello che già negli ultimi mesi del Governo Draghi l’allora Ministro allo Sviluppo Economico (attuale MEF) Giancarlo Giorgetti annunciò: a partire dal 2 giugno 2022, infatti, tutti gli incentivi sono confluiti in un unico portale, con la finalità di facilitare l’accesso alle misure, alla modulistica ed evitare la duplicazione di misure.

Codice degli Incentivi, cos’è

“Il provvedimento – commenta il ministro Urso – nasce dalla necessità di avere una riforma organica per fermare la giungla degli incentivi. L’obiettivo è semplificare e omogenizzare. Le sfide globali di oggi – continua il Ministro – hanno bisogno di risposte mirate e coerenti con un sistema degli incentivi compiuto e coordinato che possa rappresentare un corpus organico di regole che sia di riferimento tanto per i decisori pubblici che per le imprese”. 

Il Codice degli Incentivi ha l’obiettivo, quindi, di evitare la frammentazione e il moltiplicarsi di misure similari: è collegato alla Legge di Bilancio 2023-2025 in coerenza con le indicazioni del DEF e con il PNRR e prevede tra gli obiettivi anche la semplificazione delle norme in materie di investimenti e interventi nel Mezzogiorno.

La revisione degli incentivi costituisce infatti un passaggio necessario anche per la promozione della politica industriale italiana che richiede sul piano nazionale un maggiore efficientamento degli interventi per le imprese nonché di orientamento verso le sfide globali come la transizione green e digitale.

Nell’ultimo anno di rilevazione (il 2021), il sistema agevolativo nazionale ha fatto registrare un numero complessivo di 1.982 interventi agevolativi, di cui n. 229 delle amministrazioni centrali e n. 1.753 delle amministrazioni regionali. 

Il provvedimento, condiviso con le amministrazioni interessate opera su tre fonti principali: 

  • riordino e razionalizzazione delle misure di incentivo, alla luce delle valutazioni d’impatto che si effettueranno;
  • coordinamento tra le amministrazioni centrali e regionali in modo da prevenire sovrapposizioni e sprechi;
  • semplificazione, chiarezza e conoscibilità attraverso il codice dell’incentivazione che contiene le regole generali che dovranno essere uniformemente osservate. 

Il Ministero alle Imprese e al Made in Italy avrà ventiquattro mesi per adottare i provvedimenti relativi al Codice degli Incentivi.

Redazione

Questo è lo spazio dedicato ai contenuti redazionali generici di FMag.it.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button