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Marche, bando da 1 mln per startup innovative

La Regione Marche ha messo a disposizione un bando da un milione di euro rivolto alle startup innovative del territorio: segnate sul calendario la data del 15 giugno, alle ore 10:00, giorno in cui si aprirà lo sportello per richiedere l’agevolazione. La finestra resterà aperta fino alle ore 13:00 del 10 settembre 2021.

Il bando finanzia programmi di investimento finalizzati all’avvio e alla realizzazione dei primi investimenti (materiali e immateriali) necessari alle fasi di prima operatività delle nuove imprese innovative oppure destinati a stimolare la crescita dimensionale delle startup con lo sviluppo dei mercati di sbocco, sia domestici che internazionali, con il supporto di competenze specialistiche.

Il bando della Regione Marche si rivolge a startup, micro e piccole imprese iscritte nell’elenco speciale delle start up innovative presso la Camera di Commercio e costituisce il primo intervento attuato dopo l’approvazione della legge regionale n. 6/21. Prevede un contributo a fondo perduto pari al 60% delle spese ammesse, nel limite massimo di 100 mila euro a progetto.

La presentazione al bando Regione Marche è esclusivamente online sul portale dedicato.

Interventi ammessi al bando Regione Marche

I progetti agevolabili dal bando per startup della Regione Marche devono riguardare la realizzazione dei primi investimenti necessari all’avvio dell’impresa e alla messa sul mercato dei prodotti/servizi oggetto di precedente attività di ricerca e possono prevedere l’inserimento in azienda di una o più unità di personale con profilo specialistico con contratto di lavoro subordinato.

Il progetto di investimento dovrà essere corredato da un accurato Business Plan che dovrà principalmente evidenziare:
– la specificazione puntuale del prodotto o del servizio pronto per essere sviluppato;
– la denominazione e la forma giuridica, nonché il modello di business che si intende realizzare;
– il target di mercato;
– l’entità e le caratteristiche dei concorrenti attuali e potenziali;
– i prezzi applicabili e le strategie di penetrazione del mercato, dalle quali si evinca tra l’altro il fabbisogno del profilo professionale individuato;
– le condizioni tecnico-economiche ed organizzative per la produzione e la commercializzazione;
– la conseguente sostenibilità economica e redditività dell’attività attesa;
– se del caso, una descrizione analitica del profilo professionale individuato che si intende assumere per l’implementazione della strategia di marketing; la descrizione dovrà tra l’altro evidenziare il percorso di formazione, le esperienze professionali e ogni altro elemento del curriculum vitae rilevante per la valutazione della coerenza e dell’adeguatezza del profilo individuato.

Le spese ammissibili sono quelle effettuate (fa fede la data di fatturazione) a partire dalla data di avvio del progetto ed entro la data di conclusione dello stesso, fermo restando che dette spese possono essere quietanzate entro i successivi 60 giorni.

I progetti dovranno essere avviati solo successivamente alla data di presentazione della domanda di partecipazione e non oltre 90 giorni dalla data in cui le imprese ricevono la comunicazione di concessione delle agevolazioni.
Per “avvio dei lavori” si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento. La data di avvio è quella indicata dall’impresa nella comunicazione di accettazione degli esiti istruttori.

I progetti hanno la durata massima di 12 mesi a partire dalla data di avvio del progetto, salvo proroghe debitamente concesse. Per “data di chiusura” si intende quella dell’ultimo titolo di spesa. Il progetto si intende realizzato e concluso quando le attività sono state svolte come da progetto approvato e le relative spese sono state fatturate.
Il pagamento e la rendicontazione delle spese sulla piattaforma informatizzata SIGEF devono essere effettuati entro 60 giorni dalla data di chiusura.

Spese ammissibili

Nel bando per startup della Regione Marche sono ammissibili le spese relative a:

A. Spese per l’acquisizione di strumenti, attrezzature, macchinari, hardware, software e servizi erogati in modalità cloud computing e saas (software as a service), nonché di system integration applicativa e connettività dedicata;
B. Spese per l’acquisizione, ottenimento di brevetti, licenze, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, inclusi i costi per la ricerca di anteriorità, la convalida e la difesa degli attivi immateriali (indipendentemente dalla loro capitalizzazione come investimenti immateriali); costi legati alla concessione e all’estensione dei propri brevetti nazionali e internazionali.
C. Spese di affitto e noleggio laboratori e attrezzature scientifiche per esigenze produttive;
D. Spese per l’effettuazione di prove/test per la verifica delle caratteristiche del prodotto e per l’ottenimento di certificazioni di prodotto e di processo;
E. Consulenze esterne specialistiche non relative all’ordinaria amministrazione e strettamente necessarie per la crescita ed il consolidamento sul mercato, inclusi studi di mercato, analisi dei clienti, dei fornitori e dei potenziali competitors, definizione della strategia promozionale e di marketing, inclusa la partecipazione a fiere ed eventi, progettazione e pianificazione organizzativa e gestionale, sviluppo digitale (max 50% del costo complessivo ammissibile del progetto);
F. Spese per il personale specialistico inserito in azienda con contratto di lavoro subordinato per attività di digital marketing finalizzate alla penetrazione commerciale; rientrano in tali attività, a titolo esemplificativo, investimenti in sviluppo di nuove piattaforme E-commerce, siti web o App, il posizionamento sui motori di ricerca (SEO), campagne pubblicitarie su Google Adwords e i Social Media, nonché tutto ciò che riguarda la comunicazione online e attività ad essa correlate (l’importo è riconosciuto forfettariamente nella percentuale del 20% dei costi diretti dell’operazione);
G. Spese generali direttamente imputabili alla realizzazione del business plan (l’importo è riconosciuto forfettariamente nella percentuale del 15% dei costi diretti per il personale). 

Redazione

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