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ITsART, è presto per parlare di successo

É nato ITsART, un vero e proprio “palcoscenico virtuale”. È la piattaforma realizzata su iniziativa del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per supportare il patrimonio artistico-culturale italiano e, in particolare, le realtà delle performing e visual arts che, negli ultimi mesi, sono state colpite dalla crisi economica in seguito all’emergenza Coronavirus.

Su ITsART c’è l’arte in tutte le sue forme e le sue declinazioni. I contenuti – esclusivi, gratuiti, e a pagamento – sono fruibili da pc, smartphone e tablet. Quelli a pagamento sono acquistabili singolarmente. La piattaforma propone nuovi format per teatro, musica, opera, danza, cinema e ogni forma d’arte. I contenuti di ITsART, sia live che on demand, sono disponibili in più lingue.

Come funziona ITsART

ITsART propone una selezione che va dagli artisti più affermati ai nuovi talenti. E poi un viaggio nei luoghi iconici, dai grandi musei e di tutte le eccellenze artistiche e culturali del nostro Paese. Tra i 700 contenuti già disponibili ci sono quelli sviluppati e prodotti dalle principali istituzioni culturali italiane, quali aree archeologiche, musei, fondazioni, accademie e teatri. Tra questi il Parco Archeologico di Pompei che permette di immergersi in uno dei siti archeologici più prestigiosi del nostro paese, quello di Oplontis, dov’è stato realizzato in esclusiva per ITsART un cortometraggio d’autore. Non mancano film e documentari.

Tre le macrosezioni: palco (omaggio alle arti performative), luoghi (il paesaggio italiano, la sua varietà e la sua storia) e storie (dedicata alla settima arte, tra film premiati, documentari e nuovi talenti). Dai concerti del San Carlo o del Maggio musicale fiorentino all’archeologia del MANN di Napoli e i capolavori La Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma fino alle scoperte del Museo nazionale Scienza e tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Ci sono il teatro contemporaneo di Carrozzeria Orfeo e Le olimpiadi del 1936 raccontate da Federico Buffa. Non mancano il cinema da Rossellini a Scola e tantissima Opera. Si valorizza anche la lingua con “Italiana”, il portale della Farnesina per la promozione della lingua, della cultura e della creatività italiana nel mondo.

Il progetto di ITsART è stato promosso con particolare vigore. La ITsART spa è partecipata al 51% da Cassa Depositi e Prestiti e al 49% da CHILI, società selezionata per il suo know how industriale e tecnologico. Gli italiani sono disponibili a vivere l’esperienza del “palcoscenico virtuale“? Insomma, a pagare un biglietto per vivere “a distanza”, sulla propria smart tv, la musica, il teatro, il cinema, la danza e ogni forma d’arte? È vero che con la pandemia sono cambiate le modalità di fruizione dei contenuti ma è necessario analizzare bene il panorama. ITsART punta proprio alla maggiore consuetudine del pubblico alla fruizione a distanza.

La prima sfida della piattaforma è quella di mettere insieme i momenti della produzione, distribuzione e monetizzazione per assicurare il sostentamento di intere filiere produttive legate al mercato culturale. Inoltre, dovranno essere analizzate le scelte pubblico a casa per capire se esso è disposto ad acquistare on demand e, inoltre, lavorare per attirare gli utenti che solitamente non hanno mai l’abitudine di frequentare dal vivo i luoghi della cultura.

La piattaforma si pone l’importante obiettivo di creare per il pubblico un’esperienza unica e immersiva mentre l’utente medio lungo lo Stivale fa ancora i conti con una connessione internet troppo debole e costi per gli abbonamenti non sempre accessibili. Ulteriore grande sfida è quella di attirare la vasta platea dei giovani e dei giovanissimi che sono quelli più avvezzi alle tecnologie digitali. Come portarli su una piattaforma che punta, almeno per ora, su Claudio Baglioni e su registrazioni di opere liriche? Di giovanile appare soltanto l’evento su Emma Marrone in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera.

Alessandro Bottone

Giornalista e copywriter freelance, con Laurea magistrale in 'Comunicazione pubblica, sociale e politica' presso l'Università Federico II di Napoli. Segue la cronaca collaborando con Il Mattino di Napoli e altre testate. Si occupa di comunicazione multimediale, di social network e uffici stampa per conto di associazioni, professionisti e imprese.

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