Interviste

Saldi 2023, Rienzi (Codacons): “E-commerce equiparati a negozi fisici, ruolo consumatori fondamentale”

L'avvocato alla guida dell'associazione dei consumatori: "Non si capisce perché un consumatore debba godere di tutele in un negozio fisico ma non debba avere le stesse protezioni online".

Gli e-commerce giocavano già in passato una partita diversa rispetto ai negozi fisici: in alcuni casi più complessa (la protezione degli acquisti da parte dei gestori di pagamento digitali e i diritti di recesso obbligati), dall’altra più facile (si veda la dislocazione geografica che permette di aggirare determinate condizioni comuni ad altri Paesi). Quello che è accaduto però con il decreto legislativo che recepisce la direttiva comunitaria 2019/2016 e che è in vigore dal 1 luglio 2023 è diverso: si tratta di un tentativo a tutti gli effetti di equiparare le tutele di acquisto come quelle in saldi tra negozio online e negozio fisico. Ma è davvero possibile arrivare a un trattamento paritetico sia se si acquista sul web che alla cassa? Ne abbiamo parlato con il presidente di Codacons Carlo Rienzi, tra i primi ad aver sottolineato l’importante novità di queste ore.

Presidente, Codacons è stata tra le prime associazioni a ricordare che i saldi estivi 2023 saranno regolati dal decreto che recepisce la direttiva comunitaria 2019/2161. Può ricordarci in sintesi cosa vuol dire?
La direttiva introduce maggiore trasparenza sul fronte dell’indicazione dei prezzi durante i saldi. Troppo spesso i consumatori denunciavano la pratica dei commercianti di alzare il prezzo di un prodotto prima di applicare la percentuale di sconto. Una scorrettezza che ora non potrà più avvenire: con le nuove disposizioni, il negoziante dovrà indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l’avvio dei saldi, pensa una sanzione che può superare i 3.000 euro“.

Uno dei punti fondamentali di tale direttiva è estendere la tutela dei consumatori così come per i negozi fisici anche per i negozi online. Anche in questo caso, in cosa si traduce tale regola?
Il decreto, nella parte che riguarda gli annunci di riduzione dei prezzi, si applica alla vendita di qualsiasi prodotto con le sole eccezioni dei prodotti agricoli, dei prodotti deperibili ed esclude i cosiddetti “prezzi di lancio” e le “vendite sottocosto”. Quindi anche l’e-commerce è coinvolto dalle nuove misure. Tutto ciò risponde all’esigenza di garantire stesse regole nello stesso mercato, in un contesto di vendita online e offline“.

Non è ostico garantire che gli e-commerce seguano le stesse regole dei negozi fisici?
Non si capisce perché un consumatore debba godere di tutele, dalle informazioni alla trasparenza sui prezzi, se compra in un negozio fisico, ma non debba avere le stesse protezioni se acquista online. Molti negozi fisici e oramai tutte le catene commerciali hanno anche store online, quindi sulla carta non ci sono ostacoli ad indicare chiaramente i prezzi praticati prima dell’avvio dei saldi“.

Chi controllerà e come lo farà?
I controlli spettano alle autorità preposte, ossia Polizia Municipale e Guardia di Finanza, ma i consumatori hanno un ruolo fondamentale, perché possono segnalare abusi e irregolarità riscontrate sul territorio durante il periodo dei saldi“.

Non ritiene che sia in pratica impossibile far sì che gli e-commerce seguano tali regole?
In realtà la norma sui saldi è la più semplice che i negozi online possano seguire. In tema di e-commerce, infatti, la direttiva europea prevede altre misure specifiche, come quella sulle recensioni dei prodotti: gli operatori devono cioè adottare per legge procedure atte a garantire l’autenticità delle recensioni pubblicate sul web e relative ai loro prodotti e servizi, comunicando in modo trasparente agli utenti le misure intraprese in tale direzione“.

Che ruolo giocano le associazioni come Codacons in questa partita?
Come Codacons ci battiamo da anni affinché i diritti dei consumatori che acquistano un bene o un servizio siano pienamente tutelati, indipendentemente dal luogo dove avviene la vendita. Come sempre, vigileremo sul rispetto della nuova normativa, denunciando qualsiasi violazione o scorrettezza ai danni degli utenti“.

Enrico Parolisi

Giornalista, addetto stampa ed esperto di comunicazione digitale, si occupa di strategie integrate di comunicazione. Insegna giornalismo e nuovi media alla Scuola di Giornalismo dell'Università Suor Orsola Benincasa. Aspirante re dei pirati nel tempo libero.

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