Migliora il tuo e-commerce e vendi di più con la realtà aumentata: l’esempio della startup milanese
Utilizzare la fotocamera dello smartphone per "posizionare in casa" l'arredo da acquistare non è solo una nuova frontiera della tecnologia, ma punta a migliorare il processo di vendita online
Quante volte, prima di acquistare un prodotto online di un determinato tipo (mobili, arredamento etc.), vi siete fermati perché – nonostante il metro di casa e la vostra fervida immaginazione – non riuscivate proprio ad immaginarvelo nella vostra stanza? I digital marketer sanno bene che, per quanto complesso sia acquisire un lead, la luce in fondo al funnel (perdonateci il gioco di parole) sta tutta in quel tasto “procedi al pagamento” che finalizza l’acquisto, dove l’acquirente inizia a manifestare ogni dubbio e perplessità del mondo.
Gli utenti Amazon saranno già incappati, qualche volta, nella possibilità di utilizzare la realtà aumentata attraverso smartphone per poter “sistemare virtualmente” in casa un prodotto che volevano acquistare. IKEA propone qualcosa di simile, permettendo agli utenti orfani delle passeggiate domenicali tutte arredo e polpettine svedesi di posizionare in casa gran parte degli oggetti del suo catalogo acquistabili online. La soluzione vince e convince e in tal senso molti si sono cominciati a muovere.
La Octo_net, startup innovativa con sede a Milano, ha recentemente lanciato il suo Octo-Max. Rivolto ai portali e-commerce, Octo-Max permette appunto di sfruttare la videocamera dello smartphone per poter ricreare nell’ambiente circostante, in realtà aumentata, l’oggetto in vendita. A suscitare interesse, però, è il fatto che la soluzione Octo-Max è browser-based: attualmente compatibile con Safari, Chrome e Firefox, non necessita di app ad-hoc. Stando ad Octo_net, basta uno smartphone iOS o Android non troppo vetusto e un browser mainstream per poter usufruire della realtà aumentata sul proprio e-commerce.
Vien da sé che il potenziale è enorme: per sfruttare la feature non c’è bisogno di allontanarsi dal percorso di acquisto sul sito web né tantomeno di scaricare app, evitando quindi che il possibile acquirente si distragga (cosa che – gli studi dimostrano – con uno smartphone in mano è davvero molto semplice).