Grandi imprese, 200 milioni nel DL Sostegni: requisiti e condizioni
Il DL Sostegni prevede un prestito aggiuntivo per le grandi imprese pari a 200 milioni di euro: ecco i requisiti per accedere alla misura
Il DL Sostegni rappresenta un’iniezione di positività anche per le grandi imprese: la manovra economica prevista dal Governo Draghi prevede “un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno delle grandi imprese temporaneamente in crisi a causa dell’emergenza Covid, che consente di intervenire attraverso la diretta concessione di prestiti, quale strumento di sostegno ulteriore rispetto a quelli già vigenti, che prevedono la concessione di garanzie pubbliche“.
Cosa prevede il prestito per le grandi imprese
L’obiettivo della misura come concepita è quello di garantire la continuità economica e produttiva alle grandi aziende con un numero di dipendenti pari o superiore alle 250 risorse umane, che abbiano un fatturato di almeno 50 milioni di euro o, in alternativa, un bilancio superiore ai 43 milioni.
Il prestito prevede la concessione di finanziamenti agevolati da restituire entro cinque anni al massimo e rientra nel Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del Covid-19 che è stato rafforzato lo scorso 19 marzo 2021 dalla Commissione Europea.
Si può parlare, dunque, di un nuovo Fondo grandi imprese MISE, ossia uno strumento aggiuntivo per il sostegno finanziario alle aziende in difficoltà. Deve essere chiaro, però, che il dossier sul Decreto Sostegni redatto dal Senato chiarisce che:
“Per imprese in temporanea difficoltà si intendono le imprese che presentano flussi di cassa prospettici inadeguati a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate o che si trovano in situazione di “difficoltà” come definita all’articolo 2, punto 18, del Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2015, ma che presentano prospettive di ripresa di ripresa dell’attività (cd. Regolamento GBER)”.
Dossier Senato su DL Sostegni
I requisiti per accedere al prestito
Per accedere al prestito riservato alle grandi imprese, i requisiti principali sono:
- essere una grande impresa secondo le caratteristiche previste dalla normativa comunitaria (250 dipendenti, un fatturato di almeno 50 milioni di euro o un bilancio superiore ai 43 milioni di euro);
- essere in temporanea difficoltà finanziaria, che non può essere precedente al 31 dicembre 2019.
Sono escluse da questo computo le imprese del settore bancario finanziario e assicurativo.
Secondo quanto stabilito dal regolamento n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2015, per determinare lo stato di difficoltà dell’impresa può bastare anche una condizione fra quelle previste, ossia:
- nel caso di società a responsabilità limitata, riduzione di più della metà del capitale sociale sottoscritto a causa di perdite cumulate;
- nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, calo di più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, a causa di perdite cumulate;
- nel caso in cui l’impresa sia oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o ci siano le condizioni per l’apertura di una procedura di questo tipo su richiesta dei suoi creditori;
- nel caso in cui l’impresa abbia ricevuto un aiuto per il salvataggio e non abbia ancora rimborsato il prestito o revocato la garanzia, o abbia ricevuto un aiuto per la ristrutturazione e sia ancora soggetta a un piano di ristrutturazione;
- se negli ultimi due anni il rapporto debito/patrimonio netto contabile dell’impresa è stato superiore a 7,5 e il quoziente di copertura degli interessi dell’impresa è stato inferiore a 1,0.
Il finanziamento è concesso a patto che si possa “ragionevolmente presumere” il rimborso integrale nel termine dei 5 anni.
In ogni caso, le grandi imprese interessate a richiedere i prestiti previsti dal DL Sostegni devono comunque attendere l’approvazione della Commissione Europea e il decreto di attuazione del MISE che chiarirà criteri, modalità e condizioni per l’accesso.