Bando programma Montalcini, cinque milioni di euro per fare ricerca in Italia: come partecipare
Cinque milioni di euro destinati per attrarre e soprattutto far rientrare giovani ricercatori in Italia: una cifra importante quella stanziata per il programma Montalcini, promosso dal Ministero dell’Università.
L’Italia è tristemente nota per l’esodo dei suoi ricercatori altamente specializzati. Una perdita da tutti i punti di vista, sia sociale che economica. Il programma Montalcini vuole invertire questa tendenza: non solo riportare a casa i nostri ricercatori più brillanti ma anche attrarre quelli che al momento sono all’estero.
A chi è rivolto il bando?
Il bando è aperto a studiosi ed esperti di ogni nazionalità in possesso di un dottorato di ricerca impegnati stabilmente all’estero in attività di ricerca o didattica.
Il bando prevede ventiquattro posti da ricercatore a tempo determinato in regime di tempo pieno.
Requisiti
Possono presentare domanda quelli che:
- abbiano conseguito il titolo di dottore di ricerca, o equivalente, successivamente al 31 ottobre 2013 ed entro il 31 ottobre 2016;
- risultino stabilmente impegnati all’estero da almeno un triennio in attività didattica o di ricerca presso qualificate istituzioni universitarie o di ricerca (i servizi prestati all’estero in ragione di borse di studio o di finanziamenti ottenuti in Italia non sono computabili ai fini della maturazione del triennio di attività).
Gli studiosi, nel corso del triennio precedente alla presentazione della domanda, non devono aver ricoperto alcuna posizione (ricercatori a tempo determinato, assegnisti, contrattisti, dottorandi anche iscritti a corsi di dottorato in co-tutela con università e centri di ricerca stranieri, titolari di borse di studio) in enti / istituzioni universitarie e non nel territorio italiano.
I vincitori
La selezione delle proposte è affidata a un comitato composto dal Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e da quattro studiosi di alta qualificazione scientifica in ambito internazionale,
che avranno il compito di esprimere motivati pareri sulla qualificazione scientifica dei candidati e sulla valenza scientifica dei progetti
di ricerca.
Info e candidature
I candidati devono inviare la domanda in via esclusivamente telematica con riferimento alle Università che hanno dichiarato la disponibilità a partecipare al bando, utilizzando l’apposito sito web MUR-CINECA
entro e non oltre il 17 marzo 2021.
Alla domanda vanno allegati:
- curriculum vitae;
- l’elenco delle pubblicazioni scientifiche;
- una pubblicazione realizzata nell’ultimo triennio;
- l’autocertificazione, ovvero la certificazione, ai sensi dell’art. 3 del d.P.R. n. 445/2000, di stabile permanenza all’estero, con impegno in attività didattiche o di ricerca, da almeno un triennio al momento di presentazione della domanda e con interruzioni massime complessive di non oltre sei mesi, unitamente alla dichiarazione di non aver ricoperto alcuna posizione presso enti/istituzioni universitarie e non, nel territorio dello Stato Italiano come previsto dall’art. 2, comma 2;
- il programma di ricerca, che deve specificare: il contesto in cui la ricerca si inserisce, la metodologia prevista, i risultati che si intendono conseguire e l’articolazione in fasi, i costi della ricerca che devono essere direttamente correlati all’attività dello studioso nella sede di svolgimento del contratto;
- il nominativo, l’Istituzione di appartenenza e l’indirizzo di posta elettronica di due esperti stranieri, o italiani in ruolo presso istituzioni estere, ai quali verranno richieste lettere di presentazione confidenziali;
- l’indicazione, in ordine di preferenza, di cinque università statali – con eccezione di quelle che hanno dichiarato la propria indisponibilità ad accogliere ricercatori del presente bando – ivi compresi gli istituti ad ordinamento speciale, presso le quali il candidato intende svolgere l’attività di ricerca. L’elenco delle sedi è portato a conoscenza del Comitato di cui all’articolo 5 una volta completata la graduatoria finale di merito;
- l’autocertificazione, ovvero la certificazione, ai sensi dell’art. 3, del d.P.R. n. 445/2000, degli eventuali periodi di sospensione del dottorato di cui all’art. 2, comma 2, del presente decreto;
- la copia del titolo di dottore di ricerca in caso di dottorato conseguito all’estero, corredata dalla documentazione attestante l’equipollenza o l’equivalenza con il predetto titolo ai sensi della normativa vigente. Nel caso di non disponibilità al momento della presentazione della domanda, tale documentazione dovrà essere prodotta al momento dell’accettazione da parte del candidato vincitore.
Ulteriori informazioni sono consultabili al seguente link: Rita Levi
Montalcini.