Innovazione

Bando Swich Piemonte 2024, sostegno a ricerca, sviluppo e innovazione con 80mln di euro

Nelle scorse ore è stato pubblicato dalla Regione Piemonte il nuovo bando Swich 2024, che ha l’obiettivo di supportare le attività di ricerca, sviluppo e valorizzazione dell’innovazione (RSI), attraverso l’erogazione di contributi alla spesa, per un plafond totale di 80 milioni di euro dedicati alla nuova annualità.

In particolare, il bando Swich “premia” lo sviluppo e/o l’avanzamento di risultati scientifici e tecnologici di rilievo negli ambiti di ricerca individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente 2021 -2027 della Regione Piemonte e, altresì, nel caso di progetti ad uno stadio più avanzato, la relativa validazione e incorporazione nei processi produttivi/nell’offerta delle imprese in corrispondenza di un dimostrabile vantaggio competitivo e di concrete opportunità di business a livello singolo o di filiera. Ma vediamo il dettaglio.

Bando Swich, di cosa si tratta?

Il bando Swich, analogamente all’edizione del 2023, ha l’obiettivo di sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione anche con l’introduzione di tecnologie avanzate e, come per l’edizione precedente, poggia su una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr 21-27).

Lo sportello dedicato aprirà il prossimo 30 settembre e chiuderà il 31 gennaio 2025 e, rispetto alla scorsa annualità, vi sono alcune novità sostanziali, fra cui: i soggetti proponenti potranno presentare due domande di partecipazione; potranno altresì beneficiare delle agevolazioni del Bando le attività svolte da soggetti al di fuori del territorio piemontese che non saranno obbligati ad insediarsi in Piemonte e sono ammissibili nel limite massimo del 15% riferito alla quota di investimento cumulativa; è stata introdotta una maggiorazione di intensità di aiuto del 15% collegata alla diffusione dei risultati della ricerca per i soli progetti proposti in forma singola sulle categorie 1.a e 2.b (spiegate nel prossimo paragrafo).

“Mai come in questo periodo è fondamentale avviare o, come in questo caso, continuare nel percorso di affiancamento e supporto alle imprese, con particolare riguardo alle micro, piccole e medie imprese che sono la parte preponderante del sistema economico della nostra regione – ha sottolineato l’assessore regionale alla Ricerca, innovazione, intelligenza artificiale Matteo Marnati -. Fondamentale è puntare sulla ricerca e sull’innovazione per aumentare la competitività del sistema imprenditoriale piemontese. Si tratta di una misura, messa in campo dalla Regione, che nella prima edizione ha riscosso un notevole successo”.

“Con questo bando – aggiunge Marnati – la Regione continua, dunque, a supportare gli investimenti in progetti di ricerca e sviluppo fondamentali per affrontare la transizione green, digitale e sociale, promuovendo anche lo sviluppo di tecnologie abilitanti molto importanti come quelle basate sull’intelligenza artificiale”.

Come funziona il bando Swich Piemonte 2024

Come nell’edizione del 2023, il bando Swich è articolato su due linee: Linea 1 – Supporto alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale; Linea 2 – Supporto alle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in fase avanzata configuranti un piano definito di valorizzazione industriale/commerciale dei risultati.

Nel dettaglio, l’articolazione delle due Linee di intervento si esplica in due ulteriori tipologie di intervento in base alla tipologia di beneficiario ammesso, all’ampiezza del partenariato, alla dimensione dell’investimento, al livello di complessità delle sfide/degli obiettivi alla base della proposta e della maturità tecnologica di partenza e di arrivo. Allo stesso modo, la forma del sostegno, consistente in contributi a fondo perduto alla spesa, diversi per modalità di erogazione ed entità per ciascuna Linea di intervento e relativa categoria progettuale, nei termini stabiliti dal bando stesso; infine, le categorie di beneficiari, ovvero PMI, startup innovative, Grandi Imprese (solo in collaborazione con PMI e organismi di ricerca (esclusivamente in collaborazione con le imprese).

In particolare, sulla Linea 1 risultano ammissibili le seguenti due categorie progettuali:

– Categoria progettuale 1.a – “Small-mid challenges”, che prevede un contributo massimo concedibile per progetto di € 1.0000.000, per progetti:

  • con un taglio di investimento medio – basso in corrispondenza di sfide od obiettivi /complessità circoscritti, ossia maggiore di € 500.000 nel caso di progettualità in collaborazione, o maggiore di € 300.000 nel caso di progetti presentati in forma singola;
  • presentati da imprese in forma collaborativa o in forma singola e da eventuali organismi di ricerca ed end user (questi ultimi entrambi solo in forma collaborativa) nell’ambito di partenariati numericamente circoscritti (tra 2 e 5 partner). Gli Odr operanti con profilo istituzionale non vengono considerati ai fini del suddetto limite numerico;
  • di minore o maggiore prossimità al mercato, nell’ambito di un range di TRL (3-6) in funzione dello specifico progetto;
  • con una durata fino a 24 mesi. La durata sarà estendibile di 6 mesi, esclusivamente per i progetti presentati in forma singola che prevedano di richiedere la maggiorazione di intensità di aiuto del 15% per diffusione dei risultati (ai sensi dell’art. 25, comma 6, punto b.ii) del Reg. (UE) 651/2014) prevista dal par. 2.9 e solo con riferimento alle attività contenute nel Piano di disseminazione e divulgazione.

– Categoria progettuale 1. b – “Big-challenges strategiche”, che prevede un contributo massimo concedibile per progetto di € 5.0000.000, per progetti:

  • con un taglio di investimento medio – alto , in corrispondenza di sfide od obiettivi di complessità elevata/di respiro strategico e con potenziali ricadute rilevanti per il territorio, ossia di importo maggiore di € 1.500.000;
  • presentati da imprese ed eventuali organismi di ricerca ed end user esclusivamente in forma collaborativa nell’ambito di partenariati estesi (con un numero di partner comunque non superiore a 10). Gli Odr operanti con profilo istituzionale non vengono considerati ai fini del suddetto limite numerico;
  • di minore o maggiore prossimità al mercato, nell’ambito di un range di TRL (3-6) in funzione dello specifico progetto;
  • con una durata fino a 30 mesi.

Sulla Linea 2 risultano ammissibili le seguenti due categorie progettuali:

– Categoria 2.a – Supporto alle attività avanzate di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ingegnerizzazione/ industrializzazione, validazione e valorizzazione economica dell’innovazione in forma collaborativa, funzionali alla costruzione e/o al rafforzamento di FILIERE, che prevede un contributo massimo concedibile per progetto di € 3.000.000, per progetti:

  • presentati da imprese ed eventuali organismi di ricerca ed end user esclusivamente in forma collaborativa nell’ambito di partenariati numericamente più o meno estesi (comunque non superiori a 10 partner). Gli Odr operanti con profilo istituzionale non vengono considerati ai fini del suddetto limite numerico;
  • realizzati da partenariati di soggetti caratterizzati dall’appartenenza ad una medesima filiera/dominio produttivo/catena del valore nei sistemi prioritari individuati dalla S3 stessa, legati da relazioni cooperative e sinergiche e composti quindi da un’impresa e i relativi partner di filiera con ruolo di attori chiave che partecipino congiuntamente al sistema di co-produzione e generazione del valore dell’intera filiera tecnologico-produttiva;
  • con taglio di investimento superiore a € 500.000 nel caso di raggruppamenti di sole PMI e superiore a € 1.000.000 nel caso di raggruppamenti che coinvolgano Grandi Imprese;
  • relativi a tecnologie/soluzioni/prodotti/processi/servizi che, in ingresso, abbiano già conseguito un TRL almeno pari a 5 e che producano documentata evidenza circa l’effettivo possesso di un solido presupposto di R&D in grado di dimostrare la già acquisita validazione dei fondamentali della soluzione (es. un dimostratore tecnologico, un prototipo, un software, etc.);
  • con un piano di valorizzazione a valle documentato e definito e che preveda uno sfruttamento e una valorizzazione dei risultati che coinvolga tutti i partner del progetto di RSI;
  • con una durata fino a 30 mesi.

– Categoria 2.b – Supporto alle attività avanzate di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, ingegnerizzazione/ industrializzazione, validazione e valorizzazione economica dell’innovazione funzionali a un piano di valorizzazione dei risultati in forma SINGOLA, che prevede un contributo massimo concedibile per progetto di € 2.000.000, per progetti:

  • con una durata fino a 24 mesi. La durata sarà estendibile di 6 mesi, esclusivamente per i progetti presentati in forma singola che prevedano di richiedere la maggiorazione di intensità di aiuto del 15% per diffusione dei risultati (ai sensi dell’art. 25, comma 6, punto b.ii) del Reg. (UE) 651/2014) prevista dal par. 2.9 e solo con riferimento alle attività contenute nel Piano di disseminazione e divulgazione.
  • presentati da una singola PMI e con l’eventuale collaborazione degli organismi di ricerca con solo ruolo istituzionale;
  • con un taglio di investimento a partire da € 300.000;
  • relativi a tecnologie/soluzioni/prodotti/processi/servizi che, in ingresso, abbiano già conseguito un TRL almeno pari a 5 e che producano documentata evidenza circa l’effettivo possesso di un solido presupposto di R&S in grado di dimostrare la già acquisita validazione dei fondamentali della soluzione (es. un dimostratore tecnologico, un prototipo, un software, etc., vedi Categoria 2.a);
  • con un piano di valorizzazione a valle documentato e definito e che preveda uno sfruttamento e una valorizzazione dei risultati.

Per maggiori informazioni, si consiglia di visionare il sito ufficiale.

Redazione

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