Lavoro e benessere mentale, Stimulus: “Oltre 8mila consulenze a collaboratori di aziende medio-grandi”
Resta però residuale il numero di persone che si rivolgono ai consulenti Stimulus per problemi direttamente connessi al lavoro: solo il 23 percento.
Il 10 ottobre cade la Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day), istituita dall’OMS per aumentare la consapevolezza e promuovere la comprensione della salute mentale a livello globale. Stimulus Italia, un’azienda specializzata nella consulenza per il benessere psicologico nei contesti lavorativi, ha presentato in anteprima il suo rapporto del 2023, focalizzato sullo stress, il disagio e il malessere tra professionisti e impiegati in Italia. Il “Quick Report 2023 – Dati di Utilizzo” ha analizzato i primi sei mesi dell’anno e ha rivelato che gli psicologi di Stimulus hanno fornito 8040 consulenze a collaboratori di aziende di medie e grandi dimensioni.
I dati raccolti indicano un aumento significativo nella richiesta di servizi relativi alla salute mentale, che spaziano dai problemi di sovraccarico all’ansia, dalla depressione all’insonnia. Nel 2023, il 56,4% delle consulenze è stato effettuato tramite telefono, il 28,4% attraverso videochiamate, il 13,7% in presenza e solo l’1,4% tramite chat o moduli di contatto. Nel 77% dei casi, le persone si sono rivolte a Stimulus Italia per questioni legate al loro benessere personale, il 6,5% ha evidenziato difficoltà di natura professionale, mentre il 16,4% ha affrontato problemi che coinvolgevano entrambe le sfere.
Questo aumento del malessere sta avendo un impatto negativo sulla qualità del lavoro dei professionisti e sulla loro percezione dei loro ambienti di lavoro. Marisabel Iacopino, Service Coordinator di Stimulus Italia, ha commentato questa tendenza dicendo: “Notiamo come il malessere percepito individualmente stia sempre più influenzando l’ambiente di lavoro. È fondamentale concentrarsi, nelle nostre consulenze, sulla comprensione delle radici di questo malessere per aiutare le persone a stabilire confini più chiari tra la sfera personale e quella lavorativa.”
Analizzando ulteriormente le sfide personali, il 57% dei professionisti ha riferito problemi di benessere individuale, mentre il 30,06% ha menzionato difficoltà nelle relazioni di coppia e il 10,10% ha affrontato questioni legate ai figli. Sul fronte lavorativo, il 5,54% ha evidenziato problemi nelle relazioni con i superiori, il 5,44% ha segnalato il carico mentale come preoccupazione principale, e il 4,59% ha indicato problemi di benessere nel loro ruolo lavorativo.
Iacopino ha continuato dicendo: “Molte persone non sono consapevoli delle radici del loro malessere, ma sanno che si sentono male e cercano aiuto. In una società che favorisce la corsa all’iperproduttività, è difficile trovare spazi per l’auto-riflessione. Spesso, le persone somatizzano questi disagi senza riconoscerli come problemi psico-emotivi.”
Andrea Bertoletti, Country Manager di Stimulus Italia, ha sottolineato l’importanza di prendersi cura del benessere psicologico tutto l’anno, non solo in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale. Ha dichiarato: “Il benessere psicologico delle persone in azienda è oggi un tema che non può essere trascurato. La continua sensibilizzazione permette alle aziende di dimostrare che il cambiamento culturale è in atto e che la Salute Mentale e la cura della persona sono elementi prioritari per l’organizzazione.”
In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, Stimulus Italia ha lanciato “Leading wellbeing: meet the challenge – La Settimana della Salute Mentale,” un ciclo di eventi formativi dedicato principalmente ai professionisti. L’obiettivo di questa iniziativa è di sensibilizzare sull’importanza del benessere psicologico nelle organizzazioni e di fornire supporto ai responsabili HR nell’affrontare queste sfide cruciali.