Mutui, è tragedia: l’allarme Federcontribuenti
L'aumento del costo del denaro ricade su 3,5 milioni di famiglie che sciagurate sono state costrette ad accedere a mutui a tasso variabile, con cifre che superano i 1.000 euro. Intanto gli stipendi sono bloccati al costo della vita del 1992 e le manovre a livello centrale si sono rivelate inefficaci secondo Federcontribuenti a causa dell'ostruzionismo delle banche.
Forse ogni tanto qualche esercizio di realtà è indispensabile. Quello che, ad esempio, ci mette davanti agli occhi la Federcontribuenti tirando i numeri di una tragedia sottaciuta al quale il governo Meloni ha provato a rispondere in maniera assolutamente inefficace ne è un esempio: in Italia avere un mutuo in questo momento è insostenibile e chiederlo per comprare una casa un’utopia.
L’esecutivo di centrodestra ha risposto debolmente in manovra di bilancio 2022, imponendo l’obbligo di passaggio dal tasso variabile a quello fisso, ma trascurando il particolare della necessità di mettere dei limiti per non rendere l’operazione altrettanto svantaggiosa, ma a lungo termine.
Ma intanto cosa accade? Accade che, stando al report settimanale dell’associazione dei contribuenti, anche questa “agevolazione” sulla surroga che nei fatti non è tale è in qualche modo osteggiata da segnalate “difficoltà che ci sono dal passare dal variabile al fisso“. “In teoria – spiega Federcontribuenti – il costo dovrebbe essere caricato sul nuovo contratto di mutuo, ma spesso si lucra su ogni disgrazia e c’è chi arriva a chiedere oltre 1.000 euro”.
Mutui in Italia, i numeri del dramma
Ma cerchiamo di spiegare, anche a chi evidentemente è distratto da altro a livello centrale, cosa vuol dire realmente per la gran parte degli italiani cosa vuol dire vivere in Italia con un mutuo in questo momento storico, soprattutto gli sciagurati che hanno avuto il dispiacere o sono stati obbligati ad accettare un tasso variabile. Lo facciamo sempre attraverso i dati del report settimanale di Federcontribuenti.
Sono 6,8 milioni le famiglie italiane che hanno in corso un mutuo. Di queste sono 3,5 milioni le famiglie che hanno in essere un mutuo a tasso variabile. Con l’aumento – l’ennesimo – del costo del denaro (+3,5% per permettere alle economie globali di non collassare, ma evidentemente a scapito dei nuclei famigliari) Federcontribuenti stima una rata media di 1.056 euro per un mutuo di 25 anni di 100mila euro.
Chiunque abbia avuto modo di sfogliare gli annunci immobiliari in questi anni comprenderà che con 100mila euro spesso forse ti ci compri al massimo il garage. Ma prendiamo per buono l’acquisto di una casa a 100mila euro. Come si pagano 1.056 euro al mese quando “abbiamo gli stipendi fermi al costo della vita del 1992?“.
“Per chi ha un mutuo a tasso variabile – ricordano – la rata sale fino a più 43%” e “a chi chiede la surroga le banche fanno ostruzione”.
Passiamo ora a un più plausibile mutuo di 200mila euro. In questo caso, la rata mensile stimata è di circa 1.200 euro (milleduecento, più alta di un centinaio d’euro del salario minimo appena adottato dalla Spagna per intenderci). Ma il vero psicodramma si raggiunge sul tasso variabile, che vede le famiglie “trovarsi a metà mese con una rata che cresce di 250, 300 euro in più” che “rischia di mettere in pericolo l’economia delle famiglie stesse che di risparmio, in banca, non ne hanno praticamente più”.
“Basterebbero – dicono dall’associazione dei contribuenti – delle regole base e un reddito minimo garantito per tutti aggiornato al costo della vita 2023 e non 1980”.
Molti istituti di credito fanno ostruzionismo anche contro la legge non permettono il passaggio al fisso così come riportato sulla legge di bilancio
Va fatta luce su questi istituti
ciao Matteo, è esattamente questa la denuncia che porta avanti Federcontribuenti. Credo che sarebbe fondamentale che chi di dovere con ruoli di controllo intervenga.
Scelte.
io ho fatto 2 surroghe in 8 anni (quindi cambiato banca 3 volte), passando di fisso in fisso fino ad arrivare nel 2021 ad avere un mutuo fisso del 0,99 % (che a questo punto, mi porterò fino alla fine)
Se un capofamiglia è intelligente, non aprirebbe mai un variabile. O quantomeno quando era il momento, doveva surrogare (gratis) a un fisso basso (2020-2021).
Poi che le paghe non siano al passo coi tempi, è vero. Anche le spese delle famiglie però sono cresciute in frivolezze, vedi Iphone da 1500-2000 euro, vacanze a rate e abbonamenti per qualsiasi cosa online.
Ora arriva il conto (salato per i meno accorti) da pagare. Pagate.
Caro Dario,
la surroga è uno dei motivi con cui i consumatori si difendono.
Altresì, è vero che nel momento dell’acquisto di una casa – desiderio più che valido – spesso le condizioni di accesso al mutuo le stabiliscono le banche. E spesso si accettano malvolentieri iniquità o condizioni dettate dall’alto. Ad ogni modo, ci complimentiamo per la sua oculatezza.