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APRE: “L’Europa punti di più su ricerca e innovazione, fulcro delle nuove sfide”

"​L’Europa è da secoli la patria del progresso scientifico e tecnologico globale: oggi più che mai gli europei dovrebbero svolgere un ruolo attivo per fare della Ricerca e dell’Innovazione la base per costruire l’Europa del futuro".

L’APRE – Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea – ha consegnato nella giornata di ieri il Manifesto “Research and Innovation for the Future of Europe” ai membri della sessione plenaria della Conferenza sul futuro dell’Europa.

“Invitiamo la Conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire nei prossimi mesi le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre la ricerca e innovazione al centro del dibattito sulle future sfide e priorità dell’Unione europea”.

L’appello dell’APRE

L’APRE aveva già lanciato l’appello lo scorso novembre, firmato da 94 organizzazioni e associazioni dell’intera comunità europea di ricerca e innovazione. I firmatari rappresentano oltre 600 università, più di 400 centri di ricerca e Rto, 140 associazioni di categoria del mondo industriale e della piccola e media impresa, oltre 150 organizzazioni regionali e locali.

Tra gli aderenti italiani figurano Apre, Confindustria, Crui, Unioncamere, Confartigianato, Cnr, Enea, Infn, Ingv e altri maggiori centri di ricerca, oltre alle principali università. Il testo integrale del Manifesto e la lista completa degli aderenti sono disponibili sul sito researchforeurope.eu

Secondo le procedure previste dalla Conferenza sul futuro dell’Europa, la Sessione plenaria infatti il compito di discutere le raccomandazioni formulate dai panel dei cittadini «senza un esito prestabilito» e di presentare, su base consensuale, le proprie proposte al Comitato Esecutivo della Conferenza sul futuro dell’Europa, a cui spetterà l’elaborazione della relazione finale “in piena collaborazione e trasparenza con la plenaria”. La Conferenza sul futuro dell’Europa, che ha preso il via la scorsa primavera ed entra ora nella sua fase decisiva, è stata presentata come un’opportunità unica per i cittadini europei di riflettere e dibattere sulle sfide e le priorità dell’Unione.

“Non c’è dubbio che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini sarà in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione”.

Il Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe è pubblico e Apre sottolinea che ed è ancora possibile aderirvi sia come organizzazione che a titolo individuale. L’Agenzia per la promozione della ricerca europea invita “nuovamente tutte e tutti a sottoscrivere il Manifesto e a darne diffusione attraverso i propri canali, così da contribuire ad ampliare al massimo il numero dei destinatari, siano essi organizzazioni complesse, ricercatori, innovatori o semplici cittadini”.

La ricerca e l’innovazione hanno dimostrato di essere fattori chiave per affrontare tali sfide e pertanto le questioni relative alla ricerca e all’innovazione sono diventate sempre più importanti nell’agenda politica dell’UE.

Il piano di ripresa per l’Europa NextGenerationEU mobiliterà risorse significative per sostenere le attività di ricerca e innovazione. Il 2021 ha anche segnato il lancio di Orizzonte Europa, il programma di ricerca e innovazione dell’UE più ambizioso di sempre con un budget di 95,5 miliardi di euro in sette anni. Nonostante il suo ruolo centrale, la ricerca e l’innovazione non figurano tra i temi prioritari selezionati della Conferenza sul futuro dell’Europa.

​L’Europa è da secoli la patria del progresso scientifico e tecnologico globale: oggi più che mai gli europei dovrebbero svolgere un ruolo attivo per fare della Ricerca e dell’Innovazione la base per costruire l’Europa del futuro.

Redazione

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