Nasce ISCOOP, la piattaforma digitale di Legacoopsociali
Una nuova app per coordinare, gestire e realizzare il bilancio sociale per le cooperative del Terzo Settore
Legacoopsociali ha appena lanciato Iscoop, la piattaforma digitale nata per supportare l’elaborazione del bilancio sociale per le proprie associate. All’evento di oggi in videoconferenza zoom è arrivata una straordinaria partecipazione con 430 persone collegate da tutta Italia.
Sono intervenuti la presidente nazionale Eleonora Vanni, la responsabile Area progetti Maria Felicia Gemelli, il direttore generale Dg terzo settore e responsabilità impresa sociale del ministero del Lavoro Alessandro Lombardi, la responsabile Area Ricerca di Aiccon Sara Rago e il presidente di Fondazione Pico Giancarlo Ferrari.
“Abbiamo lavorato per mettere a disposizione della vasta platea delle cooperative aderenti un format comune – ha dichiarato la presidente nazionale Eleonora Vanni – con l’idea di cogliere l’opportunità per andare oltre l’adempimento normativo e farne un’occasione di rilevazione sistematica, di trasparenza, di coinvolgimento degli shareholder (soci, ma anche lavoratori) e degli stakeholder (utenti, committenti, comunità di riferimento). Abbiamo sviluppato la proposta attraverso un processo partecipato finalizzato alla co-produzione di uno strumento che evidenziasse il valore aggiunto cooperativo. Questo abbiamo inteso fare e questo mettiamo a disposizione della variegata platea di cooperative sociali aderenti che presentano bisogni anche fortemente differenziati, ma uniti dall’obiettivo comune di valorizzare il ruolo e la portata strategica di questo tipo di impresa e dell’economia sociale che genera in un momento anche così particolare come quello che stiamo vivendo”.
La responsabile Area Progetti Legacoopsociali Maria Felicia Gemelli ha illustrato la piattaforma Iscoop, realizzata in collaborazione con Mediagroup e Eticae, a cui si accede da bilanciosociale.pico.coop e dal sito www.legacoopsociali.it: “è stato un percorso partecipato, strutturato con una serie di incontri con le cooperative capaci di costruire le direttrici del progetto. Ci siamo interrogati su come elaborare questo strumento che permette di stare in linea con la normativa e dagli incontri sono arrivati stimoli molto utili”.
Nel dibattito moderato dal coordinatore nazionale Legacoopsociali Diego Dutto è intervenuto il direttore generale terzo settore Alessandro Lombardi: “vedendo questi numeri così rilevanti di partecipanti si ha la possibilità di toccare con mano l’attenzione sul tema. Ci sono parole chiave come trasparenza, adattabilità e coordinamento. Apprezzo le parole della presidente che inquadra il lavoro nello spirito delle linee guida e il fatto che la predisposizione del bilancio sociale non è solo adempiere ad un obbligo normativo ma deve essere vista come uno strumento che rafforza il grado di conoscenza negli enti del terzo settore dei suoi associati: siamo pienamente in tema di trasparenza. Serve ribadire la relazione di fiducia tra gli enti di terzo settore e i cittadini che possono poi fare le loro scelte consapevoli a sostegno di determinati soggetti”.
Per Sara Rago dell’Area Ricerca di Aiccon bisogna “ripensare il ruolo delle organizzazioni di terzo settore e delle coop sociali, un ruolo che non viene meno a quello di supporto alle istituzioni ma che ha una sua identità specifica di produrre valore sociale, economico e culturale. Questo valore non può essere sostituito e questo riconoscimento lo ha stabilito la riforma. Il bilancio sociale è uno strumento, ma soprattutto un processo che, dalla produzione alla condivisione, afferma il valore trasformativo delle imprese sociali cooperative”.
Infine il presidente di Fondazione Pico Giancarlo Ferrari ha sottolineato: “dentro questa iniziativa ci sono due concetti: la nostra idea di innovazione, qualificata e utile senza sacrificare il lavoro, e trasformare il digitale come mezzo per una nuova cultura imprenditoriale. Saremo vicini alle nostre imprese se sappiamo generare un ecosistema di opportunità per loro e usare la tecnologia per aiutare le persone, le comunità e le imprese. Iscoop può essere uno strumento potentissimo in questo senso”.