Nelle scorse ore è arrivato, finalmente, il via libera da parte del Senato per la Manovra 2023: la nuova Legge di Bilancio che accompagnerà l’Italia nell’anno venturo è stata approvata, con un budget di 35 miliardi di euro.
Ecco quali saranno le principali azioni che ricadranno nei mesi a venire.
Manovra 2023, le novità: cosa ci sarà il prossimo anno (e cosa no)
Nella Manovra 2023 la maggior parte del budget (circa 21 miliardi) sarà destinato al contrasto del caro-energia e del caro-bollette: sul punto, infatti, la Legge di Bilancio proroga fino al 31 marzo i decreti Aiuti precedenti. Pertanto viene
- rinnovato il bonus sociale per le bollette di gas e luce per chi è più in difficoltà alzando il limite Isee a 15 mila euro;
- azzerati gli oneri di sistema in bolletta;
- rifinanziato il credito d’imposta sulle bollette elettriche e alle utenze gas: per le imprese salirà dal 30 al 35%, per le energivore e gasivore dal 40 al 45%. Passa inoltre dal 22% al 5% l’aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023.
- la tassa sugli extra-profitti delle imprese energetiche prevede un contributo del 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10% sui quattro anni precedenti (2018-2021);
- viene esteso a 8 mila euro il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di determinate classi energetiche.
Dal punto di vista del piano fiscale, la Manovra 2023 prevede una
- flat tax più ampia: si allarga la platea di professionisti e partite Iva beneficiari del regime forfettario al 15%: sale infatti da 65 mila a 85 mila euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all’agevolazione. Inoltre fino a 100 mila euro viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio;
- taglio contributivo: si conferma nella Manovra 2023 il taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35mila euro e allarga la platea per il taglio del cuneo fiscale al 3% estendendola ai redditi fino a 25mila euro dai precedenti 20mila;
- Sud Italia: viene prolungato il credito d’imposta per il Mezzogiorno, il rifinanziamento e la proroga per l’ultimazione degli investimenti della Nuova Sabatini.
In materia di politiche per il lavoro, ulteriori novità della Manovra 2023 riguardano:
- nel pacchetto lavoro anche l’estensione da 6mila a 8mila euro del tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori di Rdc e delle donne fragili;
- lo smartworking fino al 31 marzo 2023 è prorogato per i lavoratori fragili, sia nel settore pubblico che in quello privato. Esclusi i genitori di figli sotto i 14 anni.
Sul reddito di cittadinanza, come anticipato, arrivano le restrizioni: la manovra stabilisce che perderà il beneficio se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata ‘congrua’. Con la modifica, pertanto, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza.
Un’altra novità sul Reddito di Cittadinanza nella Manovra 2023 è che a decorrere dal 1 gennaio 2023 l’erogazione ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo.
Ulteriore punto focale della Manovra 2023 riguarda le pensioni:
- per l’anticipo pensionistico scatta lo schema quota 103;
- le pensioni minime vengono rialzate a 600 euro nel 2023 per gli over 75;
- viene rivista invece per due anni la rivalutazione automatica che sale dall’80 all’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, mentre per gli assegni più alti ci sarà una riduzione della percentuale dello scaglione.
- Nel dettaglio, l’indicizzazione passa dal 55 al 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo, dal 50 al 47% tra 6 e 8 volte il minimo, da 40 a 37% da 8 a 10, da 35 a 32% negli assegni superiori a 10 volte il minimo.
- Opzione Donna: le lavoratrici potranno quindi andare in pensione anticipatamente a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti di caregiver, invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto.
Sempre in tema di welfare e famiglia, il congedo parentale sale dal 30 all’80% e potranno beneficiarne anche i padri, per i figli fino a 6 anni. Novità per l’assegno unico nella Manovra 2023: sarà più alto per il primo figlio entro un anno d’età e per le famiglie da 3 figli in su con età fino a 3 anni; dal quarto figlio è prevista una nuova maggiorazione. Ridotta al 5% l’Iva sui prodotti per la prima infanzia, scende al 5% anche quella sugli assorbenti femminili.
Sul tema casa, superbonus, Iva e Mutui, è stato
- esteso al 31 dicembre il termine per presentare la Cilas e poter fruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie;
- la manovra introduce anche una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B;
- sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200mila euro con Isee non superiore a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti.
Infine, gli ultimi punti della Manovra 2023 riguardano:
- viene introdotto il reddito alimentare: per chi è in povertà assoluta la Manovra 2023 stanzia un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con i prodotti invenduti;
- la questione del POS: restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. E’ stato infatti soppresso il comma dell’articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe;
- multe e tasse: non ci sarà più la cancellazione automatica per le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 inferiori ai 1.000 euro: saranno cancellati solo gli interessi ma la decisione se stralciare o meno l’imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali e sarebbe operativa dal 31 marzo 2023.
- per i 18enni arriva il nuovo bonus Cultura fino a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100;
- il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50mila euro.