Giovani donne e Neet: arrivano i bandi Futura e OnLife su lavoro e competenze digitali

Per le giovani donne e i neet – i not in Education, Employment or Training, ossia coloro che non studiano, non lavorano o seguono percorsi di formazione – sono aperti due bandi del Fondo della Repubblica digitale per l’ampliamento delle competenze digitali e per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Parliamo di Futura e OnLife, i progetti hanno l’obiettivo di sostenere progetti di formazione innovativi per accrescere le competenze digitali delle donne (18-50 anni) e dei NEET (tra i 15 e i 34 anni).

Il contesto in cui si inseriscono Futura e OnLife

La trasformazione digitale è un fenomeno in continua evoluzione e interessa ogni aspetto della vita. Le
competenze digitali sono importanti perché sono ormai alla base del nostro modo di interagire e di lavorare e, pertanto, le aziende e le istituzioni si aspettano che la maggior parte dei loro lavoratori possieda competenze digitali di base e/o avanzate, così da stare al passo con l’innovazione tecnologica, restare competitivi sul mercato e favorire migliori condizioni economiche e sociali per le comunità.

La transizione digitale è diventata una priorità per l’Unione Europea e gli Stati membri: entro il 2030, l’UE intende dotare almeno l’80% delle persone di competenze digitali di base e aumentare il numero di specialisti in ICT a 20 milioni (circa il 10% dell’occupazione totale), con una convergenza tra uomini e donne entro il 2030. L’Unione Europea misura i progressi compiuti dagli Stati membri verso un’economia e una società digitali tramite il Digital Economy and Society Index (DESI).

Il DESI, calcolato utilizzando dati Eurostat, è composto da 4 sottodimensioni (Capitale umano, Connettività, Integrazione delle tecnologie digitali, Servizi pubblici digitali). Le competenze digitali sono ricomprese dalla dimensione Human Capital, la quale distingue fra Internet user skills e Advanced skills and development. Secondo il DESI 2022, l’Italia si colloca al 18° posto fra i 27 Stati membri, con un forte ritardo complessivo rispetto alla media UE, soprattutto nella componente Human Capital.

Nel 2021, in Italia solo il 45,60% dei cittadini, nella fascia di età 16-74 anni, possiede competenze digitali
almeno di base in questo ambito contro il 54% in UE. Inoltre, la percentuale degli specialisti ICT nella forza lavoro italiana è inferiore alla media UE (3,80% IT – UE 4,50%), con deboli prospettive di miglioramento futuro, visto che il tasso di laureati ICT è abbastanza basso (IT 1,40% – UE 3,90% nel 2020).

Insomma, se siamo un popolo di creduloni e di analfabeti digitali sul web non è solo colpa nostra. In all’interno del ritardo dell’Italia in termini di competenze digitali, vi è un forte problema di genere: solo il
43,10% delle donne possiede competenze digitali di base (48,20% di uomini), rispetto al dato UE pari al
52,30%. Questo dato contribuisce a delineare il quadro poco confortante in termini di divario di genere in Italia.

Per questo motivo, nei mesi scorsi, in Italia è nato il Fondo Repubblica Digitale, una partnership tra il pubblico e il privato sociale: tra il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze da una parte e dall’Acri, l’associazione delle Fondazioni di origine bancaria dall’altra.

L’iniziativa nasce nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Fondo Nazionale Complementare, con il fine di accrescere le competenze digitali dei cittadini, sostenendo progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale. Sostiene, quindi, progetti di reskilling e di upskilling digitale con un particolare focus su NEET, donne, disoccupati ed inattivi.

Il bando OnLife

Il bando OnLife ha l’obiettivo di finanziare progetti di formazione innovativi che accrescono le competenze digitali dei NEET e che contestualmente possano garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro.

OnLife dispone di 8 milioni di euro per finanziare progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro ed enti del terzo settore, in forma singola o in partnership costituite da massimo tre soggetti. Gli enti for profit possono essere coinvolti come partner sostenitori (senza quota di budget) o come fornitori per l’apporto di know how e competenze in ambito digitale.

Le proposte dovranno tendere allo sviluppo di competenze digitali di base o avanzate, al coinvolgimento e accompagnamento del target durante il percorso formativo, al potenziamento delle competenze non cognitive (life skills), alla creazione di opportunità di inserimento nel mondo del lavoro.

Il contributo è compreso tra 250 mila e 1 milione di euro e non è richiesta alcuna quota di cofinanziamento. La liquidazione del contributo è basata sul principio pay for performance, in base al quale i diversi pagamenti saranno effettuati alla verifica dei risultati ottenuti, con un focus particolare sulla creazione di nuova occupazione. La durata massima dei progetti è 15 mesi, la durata di ciascun percorso formativo non può superare i 9 mesi.

Il bando Futura

Il bando Futura ha gli stessi obiettivi e finalità del progetto ‘Onlife’ ovvero il finanziamento di progetti di formazione indirizzati ad accrescere le competenze digitali di donne dai 18 ai 50 anni per migliorare opportunità e di ingresso nel mondo del lavoro.

Il bando mette a disposizione 5 milioni di euro. I progetti agevolabili devono rientrare in una griglia tra 250 e 750 mila euro. Le proposte potranno avere una durata massima di 15 mesi, ma la durata di ciascun percorso formativo non potrà superare i 9 mesi.

Entrambe le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente online, corredate di tutta la documentazione richiesta, attraverso la piattaforma Re@dy (portaleready.it) entro le ore 13.00 del 16 dicembre 2022.

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