In Italia esiste una startup che progetta barche… riciclabili

Nl Comp ha sostituito un composto di lino alla vetroresina, prima causa del difficilissimo smaltimento dei natanti. Ora chiama a raccolta i sostenitori per proseguire la ricerca

Nel 2011 circa 75.000 barche o imbarcazioni in vetroresina non erano più in circolazione nel mondo e il 54% di queste è stato abbandonato, con oltre 53.460 tonnellate di rifiuti da smaltire. Negli ultimi dieci anni, questo disastro ambientale non si è mai fermato”. I dati sopra citati vengono snocciolati da Andrea Paduano, che è CTO di Nl Comp (Northen Light Composites), startup innovativa con sede nel polo industriale e portuale di Monfalcone (in Friuli Venezia Giulia), che a partire da quella riflessione ha studiato il modo per creare delle barche riciclabili.

In meno di due anni di vita, Nl Comp ha già prototipato 3 imbarcazioni e per realizzarle ha coinvolto velisti di fama internazionale e progettisti navigati.

“Il dinghy Ecoprimus e la sport boat Ecoracer sono già pronte per la produzione. Si tratta delle prime imbarcazioni riciclabili sul mercato. Entrambe sono costruite con fibre di lino e anima in Pet riciclato o riciclabile, tenute insieme dalla nuova resina termoplastica Elium, che garantisce il riciclo a fine vita. Poi c’è la deriva volante Ecofoiler, ispirata ai monoscafi foil AC75 dell’America’s Cup. Saremo pronti a venderla nel 2022. La tecnologia produttiva di tutte le nostre imbarcazioni è l’infusione sottovuoto, che rende necessario un grosso lavoro di ricerca e sviluppo, perché rappresenta una novità assoluta nel settore”

Fabio Bignolini, COO Nl Comp
Il modello d’imbarcazione Nl Comp (foto dal sito ufficiale della startup)

Il lino per la vetroresina: le barche del futuro

Ma da dove nasce l’intuizione geniale che ha permesso a tre ragazzi con il sogno di salvare il mare di pensare alle prime imbarcazioni riciclabili? L’idea è quella di sostituire alla vetroresina un composto a base di lino.

“Abbiamo studiato, testato e messo a punto un materiale composito con fibre di origine vegetale, principalmente lino, realizzato grazie a tecnologie innovative e sostenibili, che permette il riciclo delle imbarcazioni. Lo abbiamo chiamato rComposite. È il seme per una nuova economia circolare nella nautica da diporto“.

Piernicola Paoletti, CFO Nl Comp

L’utilizzo di rComposite combinato alla resina termoplastica Elium, selezionata per realizzare il materiale composito degli scafi e facilmente separabile dalle fibre, permette di superare il problema dello smaltimento delle imbarcazioni che utilizzano vetroresina, il cui utilizzo a fine vita è notoriamente scarso.

Il crowdfunding

Nl Comp, nonostante la giovane età, si è già conquistata l’attenzione del pubblico, come dimostra la presenza al Salone Nautico di Genova. Ma non basta: i ragazzi necessitano di più fondi per allargare i loro orizzonti, fondi che proveranno a racimolare attraverso un equity crowdfunding che sarà ospitato su Activant.eu. “Quello che raccoglieremo – fanno sapere i fondatori – verrà investito principalmente proprio in R&D e prototipazione”.

“Activant nasce per supportare selezionati progetti imprenditoriali con la pregiudiziale della Esg compliance, caratterizzati da una forte componente innovativa, da ragionate e ragionevoli prospettive di crescita, e compatibili con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Abbiamo scelto Nl Comp come prima campagna perché è una startup innovativa, con un team giovane e un progetto dedicato all’ambiente. Una realtà come questa, con una forte presenza nell’ambiente sportivo e rappresentativo di un’industria dove è essenziale investire in innovazione e condividere l’evoluzione tecnologica, rappresenta perfettamente il nostro target per l’onboarding di progetti di equity crowdfunding”.

Luminita Naca, CEO Activant

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