Gli scali marittimi italiani diventano terreno fertile per l’incremento dei profitti dei gruppi criminali e la crescita delle collusioni. I porti, spiega il Rapporto “Diario di Bordo” presentato nelle scorse ore a Roma da Libera, sono punti chiave di arrivo, transito, scambio e intersezione, dove l’attività criminale prospera, sfruttando la movimentazione di persone e merci. Il report, basato su dati provenienti da diverse fonti, tra cui Assoporti, la Commissione Parlamentare Antimafia, la DIA, la DNAA, l’Agenzia delle Dogane e la Guardia di Finanza, rivela un quadro inquietante dell’attività criminale nei porti italiani.
Criminalità in Aumento: 140 Casi nel 2022 in 29 Porti
Nel corso del 2022, all’interno dei porti italiani, sono stati registrati 140 casi di criminalità, corrispondenti a quasi un episodio ogni 3 giorni, distribuiti in 29 porti. I porti più colpiti sono quelli di Ancona (15 casi), Genova (14 casi), Napoli e Palermo (11 casi ciascuno), con la Campania che registra complessivamente 17 casi.
Traffico di Droghe e Merce Contraffatta: Napoli in Prima Linea
Il Porto di Napoli emerge come un punto critico, con 11 episodi criminali, di cui 7 riguardano l’importazione di merci contraffatte dalla Cina, India ed Emirati Arabi. In particolare, sono stati segnalati due casi di traffico illecito di stupefacenti, tra cui un notevole recupero di 88 kg di cocaina all’interno di una nave in manutenzione.
Porti sotto il Radar delle Mafie: 54 Bersagli in 16 Anni
Analizzando le relazioni della Direzione Nazionale Antimafia e della Direzione Investigativa Antimafia, il rapporto rivela che più di un porto italiano su sette è stato oggetto di proiezioni criminali in 16 anni, coinvolgendo almeno 66 clan, tra cui ‘ndrangheta, camorra e cosa nostra. In Campania, Napoli, Salerno e Portici sono i porti sotto il radar della criminalità organizzata.
Chiamata all’Azione: Coordinamento e Consapevolezza Necessari
Libera sottolinea la necessità di un coordinamento più forte tra autorità giudiziarie, forze dell’ordine e imprese private per contrastare la criminalità nei porti. Il rapporto chiama all’azione, evidenziando la centralità degli scali per le attività criminali e proponendo una maggiore consapevolezza degli attori portuali riguardo ai rischi criminali e corruttivi.
Traffici Internazionali di Cocaina: Dati Allarmanti dalla DCSA
La relazione della DCSA del 2023 evidenzia che nel 2020 sono stati realizzati 520 sequestri di cocaina, segnalati da 15 paesi, con 282 tonnellate rinvenute in 75 porti diversi. L’80% della cocaina intercettata in Europa è stata sequestrata nei principali porti container dell’Unione Europea.