Illustrare il modello di rinascita sostenibile di New York e immaginare insieme le possibilità per applicarlo a Napoli e alle città del Mezzogiorno. Questi i temi che lunedì 13 novembre, a partire dalle ore 20:30 all’Hotel Excelsior di Napoli, il super consigliere italiano di Bill De Blasio, Gianluca Galletto, proporrà ai i soci e agli ospiti del Rotary Club Napoli Nord, presieduto da Francesco Tavassi. L’incontro, che sarà moderato dall’editorialista de Il Mattino Nando Santonastaso è una delle tappe del programma “Sostegno ai giovani: il futuro delle opportunità”, voluto da Tavassi, che è anche presidente di Temi Spa-Gls Napoli.
La riflessione di Gianluca Galletto, economista, manager ed esperto di sviluppo e innovazione urbana, muove dai contenuti del suo volume “Viva New York. Rinasce la Grande Mela, un’occasione anche per l’Italia” (Paesi Edizioni, 2023), con la prefazione dell’ex sindaco di NY, De Blasio.
Quella descritta nel saggio di Galletto è una New York con più donne ai vertici dei centri decisionali, con regolamentazioni d’avanguardia, e la seconda capitale mondiale dell’innovazione e di investimenti venture, che ha, in alcuni settori, superato la Silicon Valley.
“Le iniziative del modello New York costituiscono un circolo virtuoso, perché economicamente sostenibile. – spiega Gianluca Galletto – La trasformazione urbana della Grande Mela passa per la gestione del patrimonio edilizio della città. Penso alla costruzione o ammodernamento, orientati all’efficientamento energetico, di immobili per dare casa a chi è in difficoltà. La Cosa Pubblica chiede alle start up di sviluppare soluzioni innovative di sostenibilità ambientale. La PA crea così la domanda, e convoca e facilita l’offerta, esercitando una solida leadership, che si esprime attraverso la promozione della relazione pubblico-privato, e dell’alleanza con Accademia e comunità locali. A New York si dice che il miglior investitore sia il cliente, e l’Amministrazione dà il buon esempio”
«Il Mezzogiorno d’Italia, con le sue grandi differenze con la metropoli USA, può trarre ispirazione per alcuni temi urgenti dello sviluppo, urbano e di sistema. – osserva Francesco Tavassi – Penso all’edilizia sociale, con il duplice risultato di combattere il degrado e favorire la transizione. Ma pure allo sviluppo delle start up, con particolare riferimento a quelle innovative, sostenute tanto dai big della tecnologia quanto dall’Amministrazione. In entrambi i casi, e in altri come questi – conclude Tavassi – a New York risultano vincenti le sinergie tra pubblico e privato, che consentono di superare l’assistenzialismo e lo sperpero di denaro pubblico, e di garantire un autentico sostegno al tessuto produttivo».