La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Bergamo ha annunciato il lancio del bando sviluppo impresa 2023, attraverso il quale mette a disposizione un fondo di 600.000 euro per sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) della provincia.
L’obiettivo del bando, in particolare, è fornire assistenza e consulenza specializzata che non sia legata al settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, al fine di promuovere lo sviluppo, il consolidamento e l’accrescimento competitivo delle imprese locali.
Bando Sviluppo Impresa 2023: come partecipare
Le imprese beneficiarie del Bando Sviluppo Impresa promosso devono avere sede legale in Italia e almeno una sede (legale e/o operativa) nella provincia di Bergamo. La Camera di Commercio riconoscerà alle MPMI selezionate un contributo sotto forma di voucher, corrispondente al costo degli interventi ammessi.
Con questo bando, la Camera di Commercio di Bergamo vuole dimostrare il suo impegno nel sostenere lo sviluppo delle MPMI locali, offrendo loro l’opportunità di accedere a risorse finanziarie e consulenza specializzata. Infatti, nel bando Sviluppo Impresa 2023 le attività di consulenza riguarderanno in particolare:
- check-up finalizzati a valutare i fabbisogni consulenziali delle imprese progettazione degli interventi adeguati a rispondere ai fabbisogni aziendali emersi in fase di check-up;
- coordinamento e monitoraggio degli interventi consulenziali;
- affiancamento al consulente senior.
Le iniziative ammesse all’agevolazione del Bando Sviluppo Impresa 2023 dovranno mirare al sostegno dei processi di consolidamento, sviluppo e accrescimento competitivo delle MPMI con riguardo ad almeno uno dei seguenti ambiti:
- azioni volte a supportare nuovi approcci strategici ai modelli imprenditoriali, ai processi produttivi, all’organizzazione e alla definizione di piani di marketing orientati allo sviluppo commerciale;
- azioni a sostegno del trasferimento tecnologico, dello sfruttamento e della tutela e valorizzazione delle tecnologie anche attraverso i diritti di proprietà intellettuale;
- azioni volte a sostenere i processi di rinnovo e ampliamento della gamma di prodotti e servizi, nell’applicazione di nuovi metodi di progettazione, di produzione, di approvvigionamento e di distribuzione;
Ancora: - azioni orientate alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività economiche e al contenimento dei costi mediante un utilizzo più razionale delle risorse, con particolare riferimento ai temi dell’efficienza e del risparmio energetico, anche attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- azioni volte a migliorare la diffusione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione limitatamente alla progettazione di materiali di comunicazione (contenuti e testi), allo studio di fattibilità del commercio elettronico, allo sviluppo di procedure di digitalizzazione, ad esclusione della realizzazione di siti internet e piattaforme;
- azioni volte all’analisi della situazione finanziaria dell’impresa e alla realizzazione di check-up finanziari, mirati a favorire la patrimonializzazione aziendale, anche attraverso l’accesso al credito, per sostenere i programmi di sviluppo e/o investimento aziendale;
Oppure, - azioni volte a supportare le imprese durante le fasi di trasformazione, con particolare attenzione al passaggio generazionale;
- azioni volte ad erogare un servizio che possa essere di aiuto anche in termini di conciliazione tra vita lavorativa e vita privata, con particolare attenzione alle imprese a prevalente partecipazione femminile;
- azioni volte a garantire maggiore sicurezza sul lavoro e maggiore conoscenza degli adempimenti ambientali e/o igienico sanitari previsti dalla normativa;
- azioni volte alla verifica della fattibilità dell’introduzione di nuove certificazioni di qualità, e revisione e/o implementazione delle certificazioni di qualità già acquisite;
- azioni finalizzate a favorire processi di economia circolare, come leva di uno sviluppo sostenibile.
Per gli interventi di assistenza e consulenza, connessi invece al settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, a favore delle micro, piccole e medie imprese agricole con sede legale od operativa nella provincia di Bergamo, la Camera di Commercio ha istituito un altro Fondo.
Requisiti e modalità di partecipazione
Si può partecipare al Bando Sviluppo Impresa 2023 accedendo alla sezione “Servizi e-gov” e selezionando la voce “Contributi alle imprese” del sito dedicato: le domande ammesse sono solo telematiche e possono essere presentate dai soggetti attuatori delegati fino alle ore 12:00 del 30 novembre 2023, fino ad esaurimento fondi.
La Camera di commercio di Bergamo riconoscerà alle MPMI un contributo sotto forma di voucher pari al corrispettivo richiesto dai soggetti accreditati per gli interventi, ma entro determinati limiti, ossia:
- 70 euro per ogni ora di consulenza senior erogata;
- 35 euro per ogni ora di consulenza d’accompagnamento.
La consulenza d’accompagnamento potrà essere pari al massimo al 50% del monte ore di consulenza senior. Il singolo intervento a favore di ciascuna impresa sarà finanziabile per un massimo di 40 ore di consulenza senior e di 20 ore di consulenza d’accompagnamento.
Si ricorda che sono ammesse a partecipare al Bando Sviluppo Impresa 2023 le MPMI con sede legale in Italia e almeno una sede (legale e/o operativa) nella provincia di Bergamo, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese.
Per l’accesso ai voucher l’impresa dovrà dichiarare la sussistenza dei seguenti requisiti:
- di essere regolarmente iscritta al Registro delle Imprese, attiva e in regola con il pagamento del diritto annuale dovuto alla Camera di commercio di Bergamo;
- di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione (anche volontaria), di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente, e nei cui riguardi non è in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
- di essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;
- di non aver ottenuto nell’ultimo triennio (compreso l’anno in corso) aiuti in regime de minimis che, sommati all’agevolazione richiesta (max € 3.500);
- di non avere in corso forniture con la Camera di commercio di Bergamo.
I requisiti dovranno essere posseduti dal momento della domanda fino a quello della liquidazione del voucher del bando Sviluppo Impresa.