Bonus Mezzogiorno per le imprese, al via dall’8 giugno il credito d’imposta

Al via lo sportello per il Bonus Mezzogiorno, la misura che racchiude i crediti d'imposta Sud, Zes e ZLS

Finalmente si parte con il credito d’imposta per le imprese che hanno aderito al Bonus Mezzogiorno, investendo in beni strumentali nuovi dedicati alle strutture produttive del Sud Itala, Zes (Zone Economiche Speciali) e ZLS (Zone logistiche semplificate).

Nei giorni scorsi, l’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, nella figura del Presidente Matteo De Lise, avevano rivolto un accorato appello per velocizzare l’apertura dei termini di richiesta del Bonus Mezzogiorno, non ancora disponibile – per l’appunto – fino al prossimo 8 giugno.

Bonus Mezzogiorno, di che parliamo?

Quando parliamo di Bonus Mezzogiorno intendiamo un credito di imposta a favore delle imprese che acquistano beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Anche le aziende operanti nelle Zes (zone delle regioni individuate dalla normativa europea come “meno sviluppate e “in transizione” che includono aree portuali) e nelle Zls (analoghe zone delle regioni “più sviluppate”) beneficiano di speciali condizioni, tra cui, appunto, misure di agevolazione fiscale come il credito d’imposta.

In particolare, il Bonus Mezzogiorno si può ottenere in relazione agli investimenti realizzati a decorrere:

La finestra per ottenere il credito d’imposta sarà aperta dal prossimo giovedì 8 giugno 2023 e fino al 31 dicembre 2024: con le medesime modalità, secondo quanto comunica l’Agenzia delle Entrate, sarà inoltre possibile accedere al credito d’imposta per gli investimenti 2023 nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls).

Come richiedere il Bonus Mezzogiorno

Per ottenere il Bonus Mezzogiorno, che racchiude i crediti d’imposta Sud, Zes e ZLS, la comunicazione per le spese sostenute quest’anno potrà essere inviata, dal beneficiario o da un soggetto incaricato, tramite il software “Cim23”, che sarà disponibile sul sito internet dell’Agenzia a partire dall’8 giugno 2023.

Da questa stessa data e fino al 31 dicembre 2024 per gli investimenti effettuati nel 2023 dovrà quindi essere utilizzata la nuova versione del modello, che consentirà alle imprese interessate di inviare le comunicazioni relative ai soli acquisti di beni strumentali nuovi effettuati a partire dal 1° gennaio di quest’anno.

L’aggiornamento si è reso necessario per recepire le recenti novità contenute nella legge di Bilancio 2023 (L. n. 197/2022) e, con l’occasione, il modello è stato semplificato: al posto dei riquadri con le annualità dal 2016 al 2022, infatti, è presente un solo spazio per gli interventi effettuati nell’anno (che andrà indicato sul frontespizio). I soggetti che intendono beneficiare dei crediti d’imposta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022, invece, dovranno inviare la comunicazione entro il 31 dicembre 2023 utilizzando il vecchio schema di domanda.

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