Nel PNRR italiano vi sono ben 550 milioni di euro per sostenere le startup nella transizione ecologica e digitale: si tratta di fondi venture capital rivolti per l’appunto a startup e PMI e destinati alla realizzazione di progetti riguardanti le sfide del futuro in termini di innovazione e sostenibilità.
L’annuncio è stato dato questa mattina dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ricorda come “l’obiettivo” sia quello di “stimolare la crescita del Paese tramite investimenti di capitale di rischio (venture capital diretti e indiretti)”.
I finanziamenti per le startup e le PMI nel PNRR
Stando a quanto annuncia il Ministero, gli investimenti in startup e PMI sono finanziati con risorse europee ricomprese nel PNRR per un ammontare di 550 milioni.
In particolare, le risorse messe a disposizione attingono a due fondi, “Green Transition Fund” dotato di 250 milioni di euro e “Digital Transition Fund” a cui sono stati assegnati 300 milioni, gestiti da CDP Venture Capital SGR per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ricompresi nell’ambito degli interventi PNRR “Supporto di startup e venture capital attivi nella transizione ecologica” e “Finanziamento di startup”.
Nel dettaglio, i progetti riguardanti la transizione verde per startup e PMI potranno prevedere l’utilizzo di energia rinnovabile, mobilità sostenibile, efficienza energetica, economia circolare, dell’efficienza energetica, dello smaltimento dei rifiuti, dello stoccaggio di energia e affini.
Dopo l’emanazione del DM del 3 marzo 2022, pubblicato in G.U. il 6 maggio 2022, con cui viene istituito il Fondo, in data 27 giugno 2022 è stato stipulato un accordo tra il MiSE e CDP Venture Capital SGR S.p.A. per disciplinare i reciproci rapporti, gli obblighi delle parti e definire le modalità di utilizzo delle risorse destinate all’attuazione dell’Investimento.
La misura prevede una milestone e un target:
- M2C2-42: Notifica della firma dell’accordo finanziario al T2 2022;
- M2C2-43: Venture capital raccolto a sostegno della transizione ecologica 250 milioni al T2 2026.
Invece, i progetti quelli legati alla transizione digitale dovranno interessare gli ambiti come l’Intelligenza Artificiale, l’Industria 4.0, la cybersicurezza, fintech e blockchain, del cloud, dell’assistenza sanitaria, dell’industria 4.0 o di altri ambiti della transizione digitale. Il progetto è volto a stimolare la crescita dell’ecosistema innovativo italiano tramite investimenti di capitale di rischio (venture capital) diretti e indiretti.
Dopo l’emanazione del DM pubblicato in G.U. il 6 maggio 2022, con cui viene istituito il Fondo, in data 27 giugno 2022 è stato stipulato un accordo tra il MiSE e CDP Venture Capital SGR S.p.A. per disciplinare i reciproci rapporti, gli obblighi delle parti e definire le modalità di utilizzo delle risorse destinate all’attuazione dell’Investimento.
La misura prevede una milestone ed un target:
- M4C2-20: Firma dell’accordo fra il governo italiano e il partner esecutivo Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario al T2 2022;
- M4C2-21: Numero di imprese che hanno ricevuto il sostegno 250 al T2 2025.
L’ente gestore – conclude la nota del Ministero – selezionerà le proposte di investimento conformemente a quanto previsto dalla politica di investimento dei Fondi e in linea con le best practice di mercato. Il 40% delle risorse saranno riservate agli investimenti (diretti e indiretti) da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno.