Milleproroghe verso fiducia: le novità verso il voto del 27 febbraio

In attesa del voto di fiducia alla Camera, il Milleproroghe rinnova smartworking, stralcio cartelle esattoriali, ricetta elettronica, bonus Imprese 4.0 e tanto altro ancora. Non trovano spazio, invece, il bonus psicologo e il superbonus 110% sulle villette.

Era poco prima di Natale quando il neonato Governo Meloni si apprestava ad approvare il Milleproroghe, quello che in realtà è un decreto-legge “volto a risolvere disposizioni urgenti entro la fine dell’anno in corso, ad esempio posticipando l’entrata in vigore di disposizioni normative o prorogando l’efficacia di leggi in scadenza”.

Infatti, come abbiamo anticipato, il decreto Milleproroghe riguarda una miscellanea di provvedimenti: ecco cosa potremmo trovare nel testo che, licenziato dal Senato, dovrà ricevere il voto di fiducia della Camera entro il prossimo 27 febbraio (pena la decadenza del provvedimento).

DL Milleproroghe, cosa introduce nel 2023

Fra le misure previste dal DL Milleproroghe, che potrebbe ancora cambiare in sede di approvazione alla Camera a fine mese, vi è senz’altro da segnalare:

Non trovano, invece, spazio nel Milleproroghe: il rinnovo del bonus psicologo, il superbonus 110% sulle villette e vengono stoppate le proroghe per le norme più stringenti sulle plusvalenze fittizie delle società sportive e quelle per l’attribuzione a pensionati di incarichi apicali nella pubblica amministrazione, norma quest’ultima che tuttavia potrebbe ricomparire nel nuovo dl sulla governance del Pnrr. Stop anche alla possibilità di proroga di ulteriori due anni delle concessioni dei diritti televisivi sportivi.

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