Il dato è sicuramente da leggersi come positivo: circa un italiano su quattro in questa Pasqua 2022 (approfittando anche del vicino 25 aprile che cade di lunedì) torna a viaggiare, stando ai dati di Coldiretti e Ixè. La ripartenza del settore turismo da un lato è evidente da prenotazioni e traffico aereo, dall’altro è accompagnata da qualche timore (del resto, il tira e molla di aperture e chiusure è ancora fresco nella memoria degli operatori del settore). In questo senso va interpretato anche l’allarme lanciato da Confcommercio che prevede comunque una flessione delle ferie estive. I livelli non sono quelli pre-pandemia e la spesa media individuale per il turismo non è alta, ma per il momento si respira un cauto ottimismo.
A Napoli, che si conferma una delle città più ricercate dai turisti sul territorio italiano, lavora Maurizio Firenze che da anni con la sua Dedalus Viaggi nel centro storico della città è da considerarsi un po’ un decano del settore. Con lui proviamo a capire come si vive questa ripartenza.
Maurizio Firenze, allora è vero? I napoletani finalmente fanno la valigia?
“Sì, i napoletani tornano a fare i bagagli e partono”.
Quanto hanno speso mediamente i suoi clienti per viaggiare in questo periodo?
“La cifra media che hanno destinato i napoletani a queste ferie si aggira intorno ai 250 / 300 euro a persona. Escludendo da questo conto, però, quelle chiare eccezioni dove la spesa è molto più alta: parliamo di chi ad esempio è partito per Dubai o Maldive”.
Quali sono le mete più cercate per questo ponte di Primavera?
“Le mete in assoluto più gettonate, nonostante non siamo ancora in estate, sono quelle di Spagna e Grecia. C’è anche molta richiesta in agenzia per viaggi turistici all’interno della stessa Italia, in quel caso le mete più cercate sono le isole”.
Ci sono anche parecchi arrivi. Quali sono i problemi ancora aperti per la città di Napoli?
“Vero che ci sono parecchi arrivi in città, vero anche che i problemi aperti sono sempre gli stessi sul tavolo da tempo immemore. La mancanza di servizi, la qualità pessima dei trasporti pubblici sono questioni ataviche per questa città che comunque cattura l’attenzione dei turisti. Ma solo di un certo turismo“.
In che senso?
“Parliamo di un viaggiatore che mediamente preferisce i B&B agli alberghi, che spende in maniera ridotta e soprattutto risparmia sui servizi direttamente connessi alla filiera turistica, anche perché la città per molti versi è incapace di offrirne. Diciamo che Napoli non riesce ad attrarre il turista ricco, quello con un potere di spesa elevato di cui pure avrebbe bisogno e che potrebbe generare un importante ritorno economico, a scapito di un sempre più consolidato appeal da low cost“.
Quanto conta nei flussi turistici e di prenotazioni campani la nomina di Procida Capitale della Cultura?
“Al momento la nomina di Procida capitale della Cultura non incide in maniera determinante sulle prenotazioni di cui abbiamo contezza, anche per i motivi di cui sopra: qui un turismo di alto livello alberghiero non si fa”.
Qual è l’appello per il futuro, soprattutto in funzione del Covid?
“Speriamo si creino le condizioni per eliminare le (poche) restrizioni ancora in atto per far sì che si torni nel nostro Paese e nelle nostre città con maggiore semplicità e tranquillità, dopo mesi farraginosi”.
Cosa si aspetta per la stagione estiva? Alcune stime non sembrano ancora positive…
“Mi auguro che l’estate si traduca in ripresa totale. Capisco che le intenzioni degli italiani al momento, su carta, possano smentire la voglia di viaggiare ma la nostra esperienza ci insegna anche che le valutazioni sulle vacanze estive arrivano (spesso in ritardo) dopo le vacanze di Pasqua. Certo, saremo comunque lontani dai numeri pre-Covid, ma contiamo che sia come incoming che come outgoing la ripresa si concretizzi nella sua interezza”.
L’agente di viaggio ai nostri lettori cosa suggerirebbe di vedere oggi, in totale sicurezza, approfittando delle misure anti covid che si allentano?
“Andate in Portogallo, dove il rapporto qualità – prezzo è ottimo. Poi la Spagna, e la Grecia che non delude mai gli amanti del mare. Per i giovani invece, Malta e le isole croate sono ottimi compromessi tra divertimento, natura e cultura e abbordabili da un punto di vista economico”.