Donne, disabili e PNRR: ANAC vigilerà su pari opportunità e inclusione nei bandi pubblici

Sarà l'Autorità Nazionale Anticorruzione a monitorare il rispetto delle pari opportunità, generazionali e di genere, e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti pubblici finanziati con le risorse del PNRR.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dovrebbe rappresentare per l’Italia il momento della ripartenza: economica, sicuramente, ma soprattutto un’evoluzione culturale sensibile sui temi delle pari opportunità e dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

A vigilare sull’applicazione di queste due direttive promesse a più riprese dai vari rappresentanti del Governo ci sarà l’ANAC, Autorità nazionale anticorruzione: attraverso la banca dati nazionale dei contratti pubblici dell’Anac sarà possibile, infatti, monitorare il rispetto delle pari opportunità, generazionali e di genere, e l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti pubblici finanziati con le risorse del PNRR.

“Il PNRR rappresenta una occasione unica per l’Italia per diventare un Paese moderno e innovativo. Un Paese sostenibile, inclusivo, efficiente e digitale che possa offrire prosperità ed equità a tutti i suoi cittadini. Le tecnologie sono il cuore della transizione digitale che sta ridefinendo il futuro del Pianeta. Alla costruzione di questo futuro manca però un tassello fondamentale: una adeguata presenza e valorizzazione delle donne, una miniera di talenti su cui investire per accelerare il cambiamento e per azzerare il digital gender gap” 

spiegarono qualche mese fa le organizzatrici dell’Osservatorio sulla corretta valorizzazione femminile nel PNRR.

Il monitoraggio dell’ANAC: come funziona

I dati e le informazioni che le stazioni appaltanti e gli enti aggiudicatori dei bandi finanziati con i fondi del PNRR devono fornire alla banca dati sono stati stabiliti dalla stessa ANAC con la delibera N.122 del 16 marzo 2022.

Il primo dato da comunicare, attraverso il sistema SIMOG (sistema informativo monitoraggio gare), è la previsione nel bando di gara dell’obbligo di assicurare, in caso di aggiudicazione del contratto, una quota pari ad almeno il 30% delle assunzioni necessarie per l’esecuzione del contratto sia all’occupazione giovanile (under 36) sia all’occupazione femminile.

L’obbligo è previsto dal Decreto semplificazioni e governance del PNRR (il decreto 77 del 31 maggio 2021) e dalle successive Linee guida per favorire le pari opportunità di genere e generazionali adottate con Dpcm il 7 dicembre 2021 e prevede alcune deroghe motivate che vanno comunicate alla banca dati Anac.

Una ulteriore informazione da trasmettere riguarda il richiamo nel bando della necessità da parte del concorrente di aver assolto, al momento della presentazione dell’offerta, agli obblighi in materia di lavoro delle persone con disabilità.

Ancora, le stazioni appaltanti dovranno comunicare all’ANAC la previsione nel bando di ulteriori misure premiali che attribuiscono un punteggio aggiuntivo al candidato: ad esempio se vengono utilizzati strumenti di conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro per i propri dipendenti o modalità innovative di organizzazione del lavoro; o se si impegni ad assumere, oltre alla soglia minima percentuale prevista come requisito di partecipazione, donne, giovani under 36 e persone con disabilità per l’esecuzione del contratto; o abbia, nell’ultimo triennio, rispettato i principi della parità di genere.

Tra i dati e le informazioni sui contratti finanziati con le risorse del PNRR ve ne sono alcuni utili, oltre che al monitoraggio sulle pari opportunità, anche all’inserimento nel casellario informatico dei contratti pubblici gestito dall’Autorità. Si tratta, in particolare, delle ipotesi di esclusione dalle procedure di affidamento e di applicazione delle penali per inadempimento degli obblighi assunti dagli operatori economici aggiudicatari.

Qualche esempio: sono esclusi dalla gara gli operatori economici che al momento della presentazione dell’offerta non assumono l’obbligo del rispetto, in caso di aggiudicazione del contratto, della quota del 30% relativa all’assunzione di donne e giovani o degli obblighi della legge sul lavoro delle persone con disabilità. L’esclusione tuttavia non pregiudica la partecipazione dell’operatore economico a future procedure se regolarizza la propria posizione.

Se gli operatori economici che occupano tra i 15 e i 50 dipendenti non consegnano alla stazione appaltante entro sei mesi dalla conclusione del contratto una relazione sulla situazione del personale maschile e femminile vengono interdetti dalla partecipazione agli appalti del PNRR per un anno.

Un buon auspicio per migliorare la condizione dell’occupazione femminile nel Paese e per dare una spinta all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

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